L’aferesi (lat. aphaeresis, dal gr. aphairéo «sottrarre») è un fenomeno fonetico che consiste nella caduta di uno o più foni all’inizio di parola (Del Popolo 20042).
L’aferesi è diffusa soprattutto nel [...] , Monica (1994), Il parlato italiano contemporaneo, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone (1993-1994 Glottologia e Linguistica Dipartimento di Studi Medievali e Moderni Università degli Studi ‘G. D’Annunzio’ di Chieti ...
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Scevà (adattamento italiano di Schwa, trascrizione tedesca del termine grammaticale ebraico shĕvā /ʃəˈwa/, che può essere tradotto con «insignificante», «zero» o «nulla») è il nome di un simbolo grafico [...] V. Galatà & R. Lio (a cura di), La fonetica sperimentale: metodo e applicazioni. Atti del IV convegno nazionale dell’Associazione italiana di scienze della voce (Università della Calabria, 3-5 dicembre 2007), Torriana, EDK, vol. 4º, pp. 423-437. ...
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Secondo la definizione tradizionale, i nomi concreti sono quelli indicanti «oggetti di natura fisicamente percettibile» (Sabatini & Coletti 2007: ad vocem, «nome»), come cane, mela, albero, casa, acqua, [...] e pragmatici delle strutture nominali, Milano, I.S.U. Università cattolica.
Dardano, Maurizio & Trifone, Pietro (1997), La nuova grammatica della lingua italiana, Bologna, Zanichelli.
Sabatini Francesco & Coletti, Vittorio (2008), Il ...
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ANDREOZZI, Alfonso
Anna Buiatti
Nato a Firenze nel 1821, studiò legge a Pisa, dove si fece notare per il suo atteggiamento ribelle d'ispirazione democratica. Subì, infatti, varie persecuzioni e, nel [...] (1937), p. 58; E. Michel, Maestri e scolari dell'Università di Pisa nel Risorgimento Nazionale, (1815-1870), Firenze 1949, pp. 137, 147, 151, 157; L. Lanciotti, Il diritto cinese ed i suoi interpreti italiani nel 1800, in Cina, IV(1958), pp. 65-69. ...
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MAIUSCOLE, USO DELLE
L’uso delle maiuscole è obbligatorio in una serie di casi.
• All’inizio di testo o di una sua parte (capitolo, paragrafo ecc.)
Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno [...] di sostantivo, sia di aggettivo, si usa la minuscola
gli italiani, i tedeschi, i triestini
anche se con i nomi di popolazioni , organizzazioni
Banca del lavoro, Mercato comune europeo, Università degli studi di Perugia
• Con i nomi ufficiali ...
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Orientalista italiano (Venezia 1886 - Roma 1967). Professore in diverse università, è stato uno dei maggiori cultori degli studi islamici e semitici in Italia. Di famiglia ebraica, antifascista, fu destituito [...] (1920-31, 1944-56); collaboratore (1925-38) dell'Enciclopedia Italiana per le Letterature e civiltà orientali. A Roma il L. al suo ritorno definitivo in Italia riprese le lezioni presso l'Università di Roma, dove tenne, fino al 1956, la cattedra ...
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Linguista italiano (n. Venezia 1935). Prof. di italiano all'Università di Reading dal 1975, fellow della British Academy, socio dell'Accademia della Crusca dal 1991, si è occupato di linguistica teorica, [...] importanti contributi a questioni di carattere grammaticale, fonologico e dialettologico relative alla lingua italiana (Saggi di linguistica italiana, 1978; Nuovi saggi di linguistica italiana, 1989). Insieme con A. L. Lepschy ha pubblicato La lingua ...
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Filologo (Verona 1885 - Berkeley, California, 1961), figlio di Leo Samuele; prof. a Heidelberg (1909-32), a Roma (1932-38) e in varie università americane (1939-50); socio straniero dei Lincei (1957). [...] , inglese e francese, tra i quali riguardano più particolarmente l'Italia gli importanti studî su B. Guarini (1908), sulla prosa scientifica italiana (1919, 1922) e su Galilei (1927). Vanno ricordati inoltre i voll. Giordano Bruno (1927); La poesia ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] di Salerno. Il Mezzogiorno prese parte alla vita intellettuale italiana ed europea con nomi di spicco come Gioacchino da presso gli umanisti, sia soprattutto e più a lungo nelle università, nelle accademie, nella Chiesa, nelle relazioni diplomatiche. ...
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Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] ragioni familiari dové lasciare Parigi per la allora periferica università di Ginevra, dove fu professore di lingue indoeuropee e altre lingue, spesso (dopo il 1967) col commento all'ed. italiana. Ciò che si affermò in Europa e in America tra gli ...
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universita telematica
università telematica loc. s.le f. Università che mette a disposizione dei propri studenti corsi di formazione attraverso la rete telematica. ◆ In una società che ha cancellato la vecchia idea del posto fisso e dove il...
universita
università s. f. [dal lat. universĭtas -atis, propr. «totalità, universalità», der. di universus (v. universo1); dal sign. mediev. di «corporazione, insieme di persone associate» derivò il sign. 2, dopo che a Bologna, nell’ultimo...