Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] quell’epoca erano cadute in desuetudine le forme di coordinamento locale che saranno ristabilite, con le «regioni conciliari», solo sull’argomento. Lo scioglimento delle facoltà teologiche delle università, deciso nel 1873, pose quindi il suggello su ...
Leggi Tutto
Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] Età moderna erano stati gli Indici della facoltà di teologia dell'Università parigina della Sorbona (del 1544, 1545, 1547, 1549, 1551 1554 a Venezia e a Milano a cura dagli inquisitori locali. Già l'Indice dellacasiano, anche per la fama letteraria ...
Leggi Tutto
Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] e con il concorso massiccio dei teologi delle più importanti università pontificie di Roma. Dei 130 componenti della commissione centrale, di una frattura generazionale, soprattutto a livello locale, dove spesso le vecchie dirigenze, ancora legate ...
Leggi Tutto
Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] di Cesena. Completò i suoi studi di giurisprudenza all'Università di Ferrara, sotto la guida dello zio materno Giovanni Carlo i primi mesi del 1797 si verificarono in ben sessanta località dello Stato, ebbe una grande efficacia anche sul piano ...
Leggi Tutto
Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] dell'individuo (come è detto nel documento di fondazione dell'Università napoletana). È del resto da un ceto del genere non sono biasimati, nemmeno perché in contrasto con gli usi locali; è possibile anzi che siano apprezzati, perché il cronista ha ...
Leggi Tutto
Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] certo complicate in Italia dall’intersecarsi di dimensioni locali e dimensioni che chiamavano in causa i rapporti amministrazione autonoma (i borghi, le contee e le università, identificati come Commons, Comuni).
Questa distinzione storica si ...
Leggi Tutto
La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] a Roma ma a Milano ebbe infine sede l’Università dei cattolici italiani. Tra le tante congregazioni religiose italiane nascita di nuove congregazioni religiose35 molto legate ai bisogni locali (e prevalentemente di diritto diocesano); l’attenzione in ...
Leggi Tutto
Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] dalla Restaurazione. Stimato intellettuale e cultore di storia locale, egli fu deputato e poi senatore del Regno dal 1890, oltre che direttore della biblioteca comunale e rettore dell’università di Macerata, superstite, dopo l’unificazione, della ...
Leggi Tutto
I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] il ricordo del suo gesto si è tramandato attraverso la memorialistica locale e grazie a una quartina del suo carme In morte del come Saffi è spia di un sentimento diffuso nell’universo democratico. Mazzini cerca di contrastarlo ricordando che il mezzo ...
Leggi Tutto
Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] Occidente non derivarono unicamente dalla ripresa di «una tradizione locale ed ereditaria di dominio universale, che sarebbe passata dall’ Labanca sulla cattedra di Storia del cristianesimo dell’Università di Roma, che fu poi vinta da Buonaiuti ...
Leggi Tutto
archeologia ambientale (Archeologia Ambientale) loc. s.le f. 1. Lo studio, tramite tecniche derivate dalle scienze naturali, delle caratteristiche e dell'evoluzione dell'ambiente naturale nell'antichità e della loro relazione con le attività...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...