DE BERARDINIS, Leo
Laura Mariani
Leone De Berardinis (poi sostituì la D maiuscola con la minuscola) nacque a Gioi, in provincia di Salerno, il 29 dicembre del 1939 (ma fu dichiarato all’anagrafe il [...] (1971), i due artisti si interessarono della sceneggiata napoletana, per coglierne l’aspetto potenzialmente esplosivo e farla tragico
Nel maggio 2001 Leo fu laureato ad honorem dall’Università di Bologna, con la laudatio di Meldolesi. Dopo poco ...
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VERGA, Giovanni
Carla Riccardi
– Nacque a Catania il 2 settembre 1840, da Giovanni Battista, proprietario terriero di Vizzini con ascendenze nobiliari e tradizioni liberali (il padre era stato carbonaro [...] del padre, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Catania, ma la letteratura rimase il vero centro dei e di amore nell’alta società, che ora è quella napoletana degli ufficiali di marina, che anticipa la complessa realtà ...
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BUSSI, Giovanni Andrea
Massimo Miglio
Nacque a Vigevano il 14 luglio 1417 da famiglia di una certa importanza locale: il padre Antonio ricoprì diversi incarichi comunali. Si conoscono i nomi di tre [...] poter informare Giacomo Bracelli sul funzionamento di quella università. Con una lettera di presentazione del Bracelli all nel Vat. Barber. lat.169(cfr. T. De Marinis, La Biblioteca napoletana dei re d'Aragona, Supplemento, I, Verona 1969, pp. 53-54 ...
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CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] le lezioni del geometra Jacob Hermann, giunto in quell'università da Basilea, e di approfondire sui testi del De l Napoli e Venezia: Doria, Vico e C. in Fico a Venezia, Firenze 1982, il C. è studiato nei suoi rapporti con la cultura napoletana. ...
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Formoso
Jean-Marie Sansterre
Figlio di Leone, nacque intorno all'816 probabilmente a Roma, dove venne educato. Nell'864 il pontefice Niccolò I lo nominò vescovo di Porto in luogo di Rodoaldo, condannato [...] di Spoleto, "Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Napoli", 1, 1951, pp. 85-104;
J. Gnocchi, Ausilio e Vulgario. L'eco della "questione formosiana" in area napoletana, "Melanges de l'École Française de Rome", 107, 1995, 1, ...
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GRAZIOSI, Franco
Francesco Cassata
(Domenico Pio)
Nacque a Roma il 10 giugno 1923, secondogenito di Elpidio, capodivisione delle Poste di orientamento socialista, nato a Ospedaletto di Romagna, e Irma [...] intensi rapporti di Graziosi con la neonata sezione napoletana dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Giulio della vita (1968), 10 miliardi di anni fa (1970) e L’universo invisibile (1972). Su Radio3, dal 1969 al 1975, tenne una rubrica ...
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CAPECELATRO, Giuseppe
Pietro Stella
Nacque a Napoli il 23 sett. 1744 da Tommaso dei duchi di Morrone e da Maddalena Perrelli dei duchi di Montestarace. Fece i suoi primi studi nel collegio di famiglia [...] nobili tenuto dai gesuiti; quindi frequentò l'università, dove ebbe a maestri Antonio Genovesi, Giuseppe i suoi rapporti con la corte pontificia, in Arch. stor. per le provv. napoletane, LII (1927), pp. 390-395; A. C. Jemolo, Il giansenismo in Italia ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] /-ɛ-/, e /-ɔ-/ dittongano (dittonganento metafonetico o metafonia ‘napoletana’: [ˈtjɛmpi] «tempi», [ˈbːwɔnu] «buono»), mentre cura di P. Caratù & P. Piemontese, Bari, Università degli studi. Istituto di filologia romanza, Facoltà di lettere, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Luca Cagnazzi de Samuele
Francesco Di Battista
Questo economista pone un problema storico rilevante: in che senso possiamo considerarlo un economista di transizione? E dunque più in generale: con quali [...] 1787 una cattedra di matematica da ricoprire nella episodica Università di Altamura. Dove sarà nominato nel 1794 professore di i Principes di Canard del 1801 (che ebbe una traduzione napoletana nel 1809), il Traité di Say soprattutto e la Richesse ...
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COLAJANNI, Napoleone
Massimo Ganci
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) il 28 apr. 1847 da Luigi, piccolo industriale dello zolfo, e da Concetta Falautano, proprietaria di solfatare, in una famiglia [...] allorché la campagna dell'Agro romano si era già conclusa.
Lasciata l'università di Genova, si iscrisse a quella di Napoli. Qui nel 1869, repubblicana, faceva anche capo non solo alla sezione napoletana della I Internazionale, fondata proprio in quei ...
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ecofiction (eco-fiction) s. f. Ramo della letteratura che comprende le opere di narrativa incentrate sulla natura e sull'ecosistema, intesi come elementi costitutivi del racconto, o del punto di vista, o del messaggio; in senso concreto, opera...
citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...