(o Neandertal) Valle della Germania (Renania Settentrionale-Vestfalia), dove nel 1856 fu trovata, insieme ai resti di altre ossa dello scheletro di adulto, la calotta di un cranio maschile (fig. 1), che [...] fronte sfuggente e ossa pneumatizzate, faccia grande e prognata, mento assente; denti spesso taurodonti; arti corti a livello di avambraccio e gamba, espansi nei segmenti distali; ramo pubico superiore piatto e allungato. Praticava la raccolta e la ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione diuomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: [...] piuttosto improvviso, in Europa centrale si è verificata una transizione più graduale da forme di tipo neandertaliano a forme più moderne.
L'uomodiNeandertal è essenzialmente limitato al periodo tra la fine del Pleistocene medio e il Pleistocene ...
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Disciplina nata nella seconda metà del 19° sec., come branca autonoma dell’antropologia, per studiare l’origine e l’evoluzione dell’uomo partendo dai reperti scheletrici degli Ominini fossili, al fine [...] Darwin 3 anni dopo espose la sua teoria dell’evoluzione si cominciò a valutare l’uomodiNeandertal in una nuova luce abbandonando poco alla volta il catastrofismo di G.-L. Cuvier, secondo il quale le specie una volta create erano immutabili nei loro ...
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Famiglia zoologica dell’ordine dei Primati che comprende la specie umana attuale, le specie umane estinte, note attraverso resti fossili, e le grandi scimmie. Il complesso di processi evolutivi che per [...] nei segmenti distali, una costituzione brevilinea che è vantaggiosa nelle regioni fredde per ostacolare la perdita di calore. L’uomodiNeandertal era un valente cacciatore e un abile artigiano; l’industria musteriana (Modo III) è rappresentata da ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] ’a. fisica, l’antropometria, basandosi sul concetto di ‘uomo medio’ introdotto da L.-A.-J. Quételet (1870). La scoperta della calotta cranica diNeandertal (1856) rappresentò il punto di avvio di un settore specifico che avrebbe assunto straordinario ...
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Evoluzione del genere Homo
Daniel E. Lieberman
(Department of Anthropology Rutgers University New Brunswick, New Jersey, USA)
Steven E. Churchill
(Department of Biological Anthropology and Anatomy Duke [...] da quelle dei moderni africani. l primissimi umani moderni del Vicino Oriente e d'Europa, a differenza dell'UomodiNeandertaldi queste regioni, avevano proporzioni del corpo più simili a quelle delle popolazioni tropicali adattate al caldo e quindi ...
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SERGI, Sergio
Claudia MASSARI
Antropologo, figlio di Giuseppe (XXXI, p. 432), nato a Messina il 13 marzo 1878. Garibaldino a Domokos (1897). Medico primario nel manicomio di Roma, succedette al padre [...] antropologica dei Garamanti della Libia. A lui si deve la prima conoscenza dell'UomodiNeandertal in Italia, con la scoperta del primo cranio di Saccopastore (1929) e gli studî ulteriori su tutti i paleoantropi italiani trovati successivamente ...
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L'ominazione
Giacomo Giacobini
Phillip V. Tobias
Bernard Wood
Silvana Condemi
Il concetto diuomo negli studi sull'evoluzione umana
di Giacomo Giacobini
La pubblicazione del saggio di T.H. Huxley [...] londinese G.E. Smith, che la definì "un quadro ben definito del rozzo e repellente uomodiNeandertal". Anche il riconoscimento di pratiche di sepoltura nel corso del Paleolitico, dimostrate per quanto riguarda il Paleolitico superiore già nel 1868 ...
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Origini dell'uomo
Emiliano Bruner
Rispetto alle altre discipline scientifiche, l'antropologia presenta una rara anomalia, ovvero la completa circolarità tra osservato e osservatore. L'uomo è al tempo [...] forme, inizialmente chiamate Pitecantropi (uomodi Giava) e Sinantropi (uomodi Pechino), furono poi riunite 797-804.
Krings 2000: Krings, Matthias e altri, A view of Neandertal genetic diversity, "Nature genetics", 26, 2000, pp. 144-146.
McBrearty, ...
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(ebr. Gālīl) Nome storico con il quale si designa la parte settentrionale dell’altopiano della Palestina limitato a N dalle pendici meridionali del Libano, a S dalla vasta piana di Esdrelon, a E dal fiume [...] di Israele. Il centro maggiore è Nazareth. Uomodi G. Tipo umano del quale sono stati rinvenuti alcuni frammenti di cranio nella caverna di ez-Zuttiyet, localizzata presso il Lago di . Il tipo di G. si differenzia dal Neandertal per il frontale ...
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neandertaliano
agg. – Propr., della valle del fiume Neander (ted. Neandertal). In paleoantropologia, è termine usato con riferimento alle popolazioni umane («uomo di Neandertal») diffuse in Europa occid. e in Asia centr. (se ne sono trovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...