(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] infelice scrittore, perché il latino foggiato sulla sua dottrina riesce del tutto inadeguato al suo alto pensiero originale d'uomomoderno, il Valla è la vittima del suo momento storico, quando la teoria, che sarà il ciceronianismo, della cosiddetta ...
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(I, p. 955; App. II, i, p. 95; III, i, p. 49; IV, i, p. 62; V, i, p. 82)
I temi e i problemi che ruotano attorno all'a. hanno ricevuto un'ampia esposizione alla voce agricoltura del vol. I dell'Enciclopedia [...] , 1993) nel contesto di un'integrazione con la società e soprattutto nell'ausilio a conseguire un obiettivo che l'uomomoderno reclama - nonostante il benessere economico di cui in generale gode -, quello cioè di una migliore qualità della vita. L ...
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. Questo termine è usato, sia per designare l'organizzazione corporativa dello stato, qual è attuata in Italia e si viene attuando, sull'esempio italiano, in altri paesi, sia il complesso di quelle correnti [...] , nella legge Le Chapelier, del 17 giugno 1791, non possiamo non sentirne la giustificazione storica. A un uomomoderno il pensiero solo di quelle corporazioni, basate sul privilegio e sul monopolio, postulanti una collaborazione interna, di mestiere ...
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Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVORO
Lavoro di Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...] fantasticherie senza avere un padrone alle spalle. Per un appartamento moderno, ho dato ascolto alle confidenze: da Untel, di tuo tempo libero, non vendere mai quello che fa di te un uomo; è una verità vecchia quanto il mondo e sempre vera, che il ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] coloro cui piacciono, ma dubbio è il loro significato per quell'addestramento scientifico, tecnico e professionale cui l'uomomoderno e socialmente utile dovrebbe dedicarsi. Ciò di cui abbisogniamo, nell'odierno mondo tecnico e industriale, sono gli ...
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Burocrazia
Martin Albrow
Lineamenti generali del fenomeno
Definizioni classiche
Affermare che la burocrazia è antica quanto la storia umana significa soltanto fare della vuota retorica. Affermare invece [...] : la separazione fra società civile e Stato sfociava in una scissione fra uomo e cittadino. La burocrazia costituiva pertanto un fattore dell'alienazione dell'uomomoderno. Si tratta di una lucida anticipazione di concezioni del XX secolo, quali ...
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Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] costruiscono rappresentazioni diverse della realtà sociale. Pluralità dei mondi sociali e mobilità tra gli stessi generano, per l'uomomoderno, il rischio di perdere solidi punti di riferimento ai quali ancorare da un lato la visione della realtà e ...
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MARE
Kirti N. Chaudhuri e Tullio Treves
Mare e civiltà
di Kirti N. Chaudhuri
Introduzione
Le percezioni sociali del mare e i suoi rapporti con le civiltà, quali si trovano riflessi nelle fonti storiche [...] via via inseparabili. Senza gli scambi oceanici su larga scala di merci, prodotti industriali e carburante l'uomomoderno non potrebbe vivere. Le conseguenze economiche della navigazione a vapore e del nuovo sfruttamento del mare interagirono con ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] sapiens avvenne in Africa circa 150.000 anni fa. Dopo aver raggiunto il Medio Oriente oltre 40.000 anni fa, l'uomomoderno fece la sua comparsa in Europa (circa 35.000 anni fa), dove sostituì la popolazione di Neanderthal. La cultura materiale dell ...
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La fine della vita
Maurice A.M. De Wachter
(Consultant in Bioethics, Waterloo, Belgio)
Affrontare l'inevitabilità della morte, termine ultimo della vita, rappresenta da sempre una sfida per l'uomo. L'uomo [...] è evitata o sfuggita finché la morte non sia imminente" (Bresnahan, 1996). La storia offre molti esempi di ars moriendi, ma l'uomomoderno non vuole seguirne le orme senza riserve e la medicina lo aiuta a posticipare sempre più la morte. l filosofi ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...