La vita
Maria Arcà
Elisa Manacorda
Cosa vuol dire essere vivi
Un gattino è vivo, un tavolo no. La maestra è viva, una bambola no. Sembra facile capire quali sono le cose che appartengono al mondo vivente. [...] è comunque una gran fatica. Adamo tra tutti è il primo uomoche conosciamo; ma come ha fatto a nascere se prima di lui sole, o per le unghie. David è un bambino che a guardarlo sembra vero, che gioca, ride e fa gli scherzi, ma sotto la pelle è tutto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvia Serventi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Contro impressionismo e scuola naturalista, troppo legati al reale e ai sensi, alla [...] molti degli skaldi. L’aedo è l’uomoche ha veduto (oîde) e perciò sa, che piange e ride senza perché, di cose che sfuggono ai nostri sensi e alla nostra ragione. Egli è quello che nella morte degli esseri amati esce a dire quel particolare puerile che ...
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Pubblicità
Paola Righetti
La pubblicità consiste nell'insieme delle modalità e degli strumenti usati per segnalare l'esistenza e far conoscere le caratteristiche di merci, servizi, prestazioni di vario [...] per lo sguardo del destinatario. A partire dal pionieristico 'uomo sandwich' fino ai più sofisticati spot e manifesti pubblicitari, 'amore, e che rientrano generalmente nel registro della gioia. Il corpo pubblicitario è un corpo cheride o sorride, ...
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MODUGNO, Domenico
Riccardo D'anna
– Nacque a Polignano a Mare (Bari), il 9 genn. 1928, da Vito Cosimo e Pasqua Lo Russo.
Il padre aveva trovato un lavoro stabile solo in età matura, divenendo capoguardia [...] entusiasta delle braccia nel ritornello […] mentre il pubblico impazzito ride, piange e agita i fazzoletti per l’entusiasmo» attore teatrale si chiuse nel 1981, con Alida Valli, nell'Uomoche incontrò se stesso (in cui recitò anche il figlio Marcello ...
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Marcello Mastroianni
È impossibile scrivere di un grande attore separandolo dalle sue interpretazioni. L'attore è un corpo sensibile che si adatta ai diversi personaggi che interpreta, come uno scrittore [...] in scena il personaggio immerso nel suo destino, ma l'uomoche hanno visto passeggiare nel parco della sua villa sull'Appia, o all'ennesima potenza), registra il cambiamento davanti ai suoi occhi e ride tra sé, del cambiamento e di chi si agita di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella storia della poesia inglese della prima metà del Seicento, accanto a Shakespeare [...] boys, and sour prentices,
go tell Court-huntsmen, that the King will ride,
Call country ants to harvest offices;
love, all alike, no season istituzione per il conforto e la gioia dell’uomoche il matrimonio? Eppure, l’errata interpretazione di ...
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Riso
Bruno Callieri
Il riso è un'espressione, assai integrata dal punto di vista motorio-mimico, di sentimenti di allegria, euforia, ilarità, gioia, gaiezza, umorismo. L'unico animale cheride è l'uomo [...] ed è all'uomoche il riso soprattutto si dirige.
1. Aspetti psicologici
Nei suoi connotati fisiologici il riso si manifesta significato del riso è stata quella di Bergson (1911), che lo ha interpretato come un fenomeno essenzialmente sociale. Se il ...
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Scrittrice giapponese (Tokyo 1947 - ivi 2016). Affermatasi verso la fine degli anni Settanta, appartiene a un nutrito gruppo di scrittrici restie ad accettare l'etichetta riduttiva di joryū bungaku ("letteratura [...] allevare i propri figli e farne degli eroi senza bisogno di un uomo al proprio fianco. Di grande interesse è Yoru no hikari ni tra il saggio e il racconto, e Warai ōkami ("Il lupo cheride", 2000), dove T. fa ricorso ai temi del folclore e del ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] all'affetto provvido con il quale Atena segue e dirige le vicende dell'uomoche per senno è a lei il più vicino, e quindi il più il Rabelais lo conosce benissimo, e, uomo di spiriti moderni, si ride dell'interpretazione allegorica. La Pleiade aveva ...
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NEREO e NEREIDI (Νηρεύς, Νηρηίδες; Nereus, Nerēides)
Giulio GIANNELLI
Gabriella BATTAGLIA
Nereo fu, presso i Greci antichi, la più gradita e la più cantata fra le divinità marine. Lo si immaginò come [...] , più pittoreschi, più utili all'esistenza dell'uomo, così le Nereidi, amiche e confortatrici dei naviganti riflesso della stessa arte vediamo nella pittura con la bella Galatea cheride dell'infelice amore di Polifemo, e nel rilievo dell'ara di ...
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ridere
rìdere v. intr. [lat. ridēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. risi, ridésti, ecc.; part. pass. riso; aus. avere). – 1. a. Manifestare un sentimento di allegrezza spontanea, viva e per lo più improvvisa, mediante una tipica modificazione...
vaghezza
vaghézza s. f. [der. di vago1]. – 1. L’essere vago, cioè indeterminato, incerto, poco preciso: accennare con v. a un fatto; v. di un’accusa; con riferimento a opere figurative: v. di linee, v. di contorni. 2. Bellezza, leggiadria,...