Sorel, Jean
Cecilia Causin
Nome d'arte di Jean de Combaud de Roquebroune, attore cinematografico francese, nato a Marsiglia il 25 settembre 1934. Dotato di avvenenza, naturale fascino e sobria eleganza, [...] per sfogare desideri e insoddisfazioni, in Belle de jour (1967; Bella di giorno) di Luis Buñuel. Nel 1966 comparve in L'uomocheride di Sergio Corbucci e in Fata Elena di Bolognini, episodio del film collettivo Le fate; nel 1967 in Fai in fretta ad ...
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Veidt, Conrad (propr. Hans Walter Conrad, detto Conny)
Francesco Pitassio
Attore, produttore e regista tedesco, naturalizzato britannico, nato a Berlino il 22 gennaio 1893 e morto a Los Angeles il 3 [...] . Seppe mutare spesso il volto in maschera, come in The man who laughs (1928; L'uomocheride) di Paul Leni, il cui protagonista è sfigurato da una cicatrice che ne rende fissa l'espressione. La capacità di esprimere a livello fisico l'intensità e l ...
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Vangi, Giuliano
Alexandra Andresen
Scultore, nato a Barberino di Mugello (Firenze) il 13 marzo 1931. Si è formato all'Istituto d'Arte di Firenze e ha insegnato all'Istituto d'Arte di Pesaro; dopo un [...] realismo, esacerbato e allo stesso tempo disfatto dalle forme chiuse e contratte che bloccano la figura in equilibri precari (Donna cheride, 1968, alluminio policromo; Uomoche scende le scale, 1976, nichel e argento), ha raggiunto, anche attraverso ...
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Keaton, Buster (propr. Joseph Francis)
Grazia Paganelli
Attore teatrale e cinematografico e regista cinematografico statunitense, nato a Pickway (Kansas) il 4 ottobre 1895 e morto a Woodland Hills (California) [...] , nel corso di un numero comico improvvisato), diventò famoso come "l'uomoche non ride mai", con l'immagine coniata per lui dalla pubblicità cinematografica degli anni Venti, che faceva leva sull'aspetto più rappresentativo della sua recitazione. L ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] autorevoli in questo periodo è Gasparo Contarini, l'uomoche, illuminato dalla grazia divina all'indomani della p. 404: "Non è più la coltura cheride dell'ignoranza e della rozzezza; è la coltura cheride di se stessa; la borghesia fa la sua ...
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Marcello Mastroianni
È impossibile scrivere di un grande attore separandolo dalle sue interpretazioni. L'attore è un corpo sensibile che si adatta ai diversi personaggi che interpreta, come uno scrittore [...] in scena il personaggio immerso nel suo destino, ma l'uomoche hanno visto passeggiare nel parco della sua villa sull'Appia, o all'ennesima potenza), registra il cambiamento davanti ai suoi occhi e ride tra sé, del cambiamento e di chi si agita di ...
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Scrittrice giapponese (Tokyo 1947 - ivi 2016). Affermatasi verso la fine degli anni Settanta, appartiene a un nutrito gruppo di scrittrici restie ad accettare l'etichetta riduttiva di joryū bungaku ("letteratura [...] allevare i propri figli e farne degli eroi senza bisogno di un uomo al proprio fianco. Di grande interesse è Yoru no hikari ni tra il saggio e il racconto, e Warai ōkami ("Il lupo cheride", 2000), dove T. fa ricorso ai temi del folclore e del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Giannone
Girolamo Imbruglia
Autore dell’Istoria civile del regno di Napoli (1723) e del Triregno, pubblicato postumo perché requisito dal papato, Pietro Giannone morì in carcere nel 1748, vittima [...] di Plinio e le Stuore del gesuita Giovanni Stefano Menochio, si discuteva la natura dell’uomo, che è un animale che piange, ride, crea religioni e scienza, e che ha per natura la tendenza all’errore e alla libertà.
Opere
Opere postume, Napoli 1770 ...
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CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] tra chi racconta, chi ascolta e colui alle spalle del quale si ride. Non a caso tra i più significativi temi della raccolta figura quello castigo, e la norma include la colpevolezza dell'uomoche ha bisogno di perpetuare il peccato onde ristabilire l ...
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PETROLINI, Ettore
Guido Di Palma
PETROLINI, Ettore (Pasquale, Antonio). – Nacque a Roma il 12 gennaio del 1884 al n. 6 di vico del Grancio, in una palazzina all’angolo con via Giulia, da Luigi e Anna [...] a pane e acqua: una terribile esperienza destinata a lasciar traccia nell’uomoche, ancora pochi mesi prima di morire, la rievocò nel libro-testamento Viviani, che ebbe un grande successo e da cui Mario Bonnard trasse il film Mentre il pubblico ride ( ...
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ridere
rìdere v. intr. [lat. ridēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. risi, ridésti, ecc.; part. pass. riso; aus. avere). – 1. a. Manifestare un sentimento di allegrezza spontanea, viva e per lo più improvvisa, mediante una tipica modificazione...
vaghezza
vaghézza s. f. [der. di vago1]. – 1. L’essere vago, cioè indeterminato, incerto, poco preciso: accennare con v. a un fatto; v. di un’accusa; con riferimento a opere figurative: v. di linee, v. di contorni. 2. Bellezza, leggiadria,...