Nel presente articolo indicheremo con 'razzismo' l'insieme delle teorie razziali in quanto distinte sia dalla discriminazione razziale intesa come razzismo messo in pratica, sia dall'antisemitismo, sebbene [...] ; l'astronomia e l'astrofisica moderne fecero lo stesso per quanto riguarda la nascita dell'universo. Con la scoperta dell'UomodiNeanderthal a Düsseldorf (1856) furono poste le basi dello studio scientifico della preistoria e dell'origine dell ...
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CALVINO, Italo
Domenico Scarpa
Nacque a Santiago de Las Vegas, nell'isola di Cuba, il 15 ottobre 1923, figlio primogenito di Mario, agronomo, e di Giulia Luigia Evelina (Eva) Mameli, botanica.
Il padre [...] La poubelle agréée (1974-76). Le riflessioni sulla storia giunsero invece a maturazione in tre Dialoghi storici (con l'uomodiNeanderthal, con Montezuma, con Henry Ford, 1974-82), ma si registrò anche il riavvicinamento a due passioni remote come il ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] altre, l'animata controversia innescata dal ritrovamento (1857) dei resti del cosiddetto uomodiNeanderthal. La forma del suo cranio, per vari aspetti dissimile da quella di ogni tipo moderno, e in particolare la prominenza dell'arcata sopracciliare ...
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Zoologo, paleontologo, antropologo francese (Liegi 1857 - ivi 1910). Professore all'università di Liegi, ove era stato allievo e collaboratore di E. van Beneden, le sue ricerche di zoologia riguardano [...] dal 1883, interessandosi allo studio degli Invertebrati e dei Pesci del Devoniano superiore e del calcare carbonifero del Belgio. La paleontologia umana gli deve esatte descrizioni degli scheletri rinvenuti a Spy nel 1886 (uomodiNeanderthal). ...
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SCHELETRO (dal gr. σκελετόν "corpo disseccato", mummia; fr. squelette; sp. esqueleto; ted. Skeleti, Gerüst, Gerippe; ingl. skeleton)
Giuseppe MONTALENTI
Gioacchino SERA
Il nome fu dato dapprima alle [...] , fra le forme attuali, dagli Ona (21,5). Ma i dati sono finora scarsi. Assai robusta è la tibia dell'UomodiNeanderthal (24,0). Il carattere più studiato è la platicnemia. È questa un appiattimento della regione del secondo quarto della tibia, che ...
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Genetica delle popolazioni umane
Andrea Novelletto
La genetica delle popolazioni si occupa di come le leggi di Mendel e gli altri principi della genetica si applichino a intere popolazioni di organismi [...] archeologici e siti cimiteriali che hanno prodotto dati sperimentali relativi a popolazioni del passato, incluso l'uomodiNeanderthal.
Gli studi popolazionistici in genetica umana risalgono al 1918, con la descrizione della eterogeneità della ...
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KOLLMANN, Julius
Gioacchino Sera
Istologo, embriologo e antropologo, nato il 24 febbraio 1834 a Holzheim (Baviera), morto a Basilea il 24 giugno 1918. Divenne sul finire del 1859 assistente di T. L. [...] la progenitrice degli uomini e degli antropomorfi. Le razze ad alta statura proverrebbero da quelle piccole. L'uomodiNeanderthal sarebbe un ramo senza importanza filetica per l'umanità attuale. Lo stesso si dica per il Pitecantropo. Importanti ...
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Natura e cultura
Francesco Remotti
Natura/cultura: da domini 'naturali' a costrutti 'culturali'
Come molte coppie di concetti oppositivi, anche la distinzione natura/cultura può dare a tutta prima l'impressione [...] moderno, e non è escluso che questo suo limite anatomico abbia condizionato la sua capacità di comunicazione (p. 222). Eppure all'UomodiNeanderthal, così diverso da Homo sapiens, si ascrivono in buona parte il complesso industriale musteriano (Le ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] pienamente moderni, e la sua introduzione in Europa ad opera della razza di Cro-Magnon probabilmente affrettò, indirettamente, il declino dell'uomodiNeanderthal. Lewis Binford sintetizza nel modo seguente questa trasformazione: "Tra i significativi ...
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Corpo maschile e corpo femminile
Francesco Figura e Gabriella Spedini
Dimorfismo sessuale
di Francesco Figura
Il dimorfismo sessuale è il fenomeno per il quale gli individui dei due sessi presentano [...] 'Homo erectus) il dimorfismo sessuale si è andato riducendo, e nell'uomodiNeanderthal, il primo Homo sapiens eurasiatico, sarebbe stato solo un po' più accentuato che nell'uomo moderno. Nello stesso tempo però si è dato progressivamente più valore ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
paleantropo
paleàntropo (meno com. paleoàntropo) s. m. [lat. scient. Palae(o)anthropus, comp. di palaeo- «paleo-» e gr. ἄνϑρωπος «uomo» (v. -antropo)]. – In paleoantropologia, termine con cui venivano indicati alcuni resti fossili di ominidi...