Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nato pochi mesi prima di Shakespeare, morto violentemente (ucciso in una rissa di [...] . Un’ironia che viene accentuata nell’opposizione tra Faust e Mefistofele, quest’ultimo forse da considerarsi il vero uomomoderno, quando con malinconica sicurezza afferma che l’inferno è là dove noi siamo.
Christopher Marlowe
Prologo, parla il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il mito, cioè il racconto delle origini, che affonda le sue radici in epoche preistoriche, [...] greca di Sofocle e ripropone come strumento di analisi dell’uomomoderno, scisso, incompleto, nevrotico. L’Edipo di Freud va base di una visione luttuosa che corrisponde alla realtà caotica del moderno; o come Pavese, nella Luna e i falò (1950), ...
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PELLOUX, Luigi Girolamo
Costanza D'Elia
PELLOUX, Luigi Girolamo. – Nacque a La Roche (oggi La Roche-sur-Foron), un piccolo centro nell’Alta Savoia, il 1° marzo 1839 da François-Joseph e Virginie Laffin.
Il [...] presentato come un avversario della conservazione: «L’opera del ministro Pelloux è nota. Salito al potere con fama di uomomoderno, d’uomo capace di affrontare le più alte idealità e di combattere per esse col più strenuo ardore, fu, dopo pochi mesi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Taparelli d’Azeglio
Giovanni Vian
Il gesuita Taparelli fu un protagonista di parte cattolica del periodo del Risorgimento. Egli ha svolto un ruolo decisivo sul piano della riflessione filosofico-giuridica [...] ’uscita dell’Esame critico degli ordini rappresentativi nella società moderna), come tipica del cattolicesimo intransigente e specularmente alternativa a quella dell’uomomoderno e della sua pretesa autonomia nella sfera dei comportamenti individuali ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giacomo Luigi Ciamician
Franco Calascibetta
Giacomo Luigi Ciamician, chimico triestino di origine armene, nei primi decenni del 20° sec. fu più volte candidato al premio Nobel per la chimica. La sua [...] su quanto a lungo il carbone sarebbe stato disponibile per i bisogni dell’uomo era già stata posta da altri. Lo aveva fatto, per es., fosse figlia del carbon fossile, di cui l’uomomoderno si serviva in maniera crescente e con dissennata prodigalità ...
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esistenzialismo
Insieme di autori e di filosofie che, a partire soprattutto dagli anni Trenta del Novecento, sull’onda della riscoperta di Kierkegaard, hanno insistito sull’insensatezza, l’assurdo, il [...] vuoto che caratterizzano la condizione dell’uomomoderno e sulla «solitudine di fronte alla morte» in un mondo che, sia come ambiente naturale sia come società e realtà storica, è diventato a lui completamente estraneo o addirittura ostile.
Le ...
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cervello, evoluzione del
Daniela Ovadia
Anche il cervello, come ogni altro organo, è sottoposto alla pressione evolutiva secondo le leggi darwiniane. Lo studio dell’evoluzione del cervello nelle diverse [...] in Kenya, è un fossile famoso di H. ergaster: le proporzioni del cranio e del corpo sono simili a quelle dell’uomomoderno, così come il bacino stretto. Ciò significa che le donne di questa specie hanno bisogno di assistenza per partorire, quindi di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della teologia del Novecento è caratterizzata dal confronto con una cultura [...] al concetto di demitizzazione, una modalità interpretativa che – svincolandosi dal rigido biblicismo di Barth – aiuti l’uomomoderno ad avvicinarsi al significato profondo dei testi sacri. In Paul Tillich – filosofo che, come Barth, è costretto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fin dall’inizio del secolo lo stile modernista in poesia avvicina esperienze di diversa [...] il luogo adatto per far sorgere una nuova città, metafora dell’ansia di novità e di cambiamento dell’uomomoderno.
Tra le riprese moderniste della seconda parte del secolo, si segnala per l’Italia quella che riunisce intorno a Pasolini i componenti ...
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Feticcio
Enrico Comba e Salomon Resnik
Il termine feticcio (dal portoghese feitiço, "artificiale", a sua volta derivato del latino facticius, "fabbricato, costruito", e dunque anche "falso, finto") [...] del linguaggio della filosofia, e quindi della ragione, si penetra in un 'rozzo feticismo'. Implacabilmente, Nietzsche mostra all'uomomoderno come la sua stessa ragione non sia altro che un feticcio, qualcosa di artificiale, di costruito, e quindi ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...