Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] della vita. Per caratterizzare la decadenza, e segnarne, in qualche modo, il connotato storico-cronologico, Nietzsche parla di ‟uomomoderno", e non si cura di precisarne la data di nascita. Ma, come già nella precedente Nascita della tragedia, anche ...
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Tecnica
Jacques Ellul
di Jacques Ellul
Tecnica
sommario: 1. Il concetto di tecnica. 2. La tecnica come ambiente. 3. La tecnica in quanto sistema. 4. La tecnica in quanto mito. 5. La prevedibilità della [...] 'altro canto, li subisce con la stessa evidenza e ‛naturalezza' con cui subiva un tempo la natura. Infine, l'uomomoderno riesce a concepire un'azione solo attraverso la mediazione dello strumento tecnico e non gli viene nemmeno in mente che potrebbe ...
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La fine della vita
Maurice A.M. De Wachter
(Consultant in Bioethics, Waterloo, Belgio)
Affrontare l'inevitabilità della morte, termine ultimo della vita, rappresenta da sempre una sfida per l'uomo. L'uomo [...] è evitata o sfuggita finché la morte non sia imminente" (Bresnahan, 1996). La storia offre molti esempi di ars moriendi, ma l'uomomoderno non vuole seguirne le orme senza riserve e la medicina lo aiuta a posticipare sempre più la morte. l filosofi ...
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Conservatorismo
Noel O'Sullivan
Definizione di conservatorismo: il conservatorismo come difesa di una 'politica limitata'
Volendo dare una definizione di conservatorismo, possiamo attribuire a questo [...] meaning of conservatism, egli auspicava la creazione di una società organica in grado di porre termine all'alienazione dell'uomomoderno. Oltre che da questa esigenza neo-hegeliana di 'totalità' e comunità, il pensiero di Scruton è connotato da un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] dell’illuminazione improvvisa suggerisce l’idea di una svolta filosofica destinata a modificare profondamente la sensibilità dell’uomomoderno. La metafora della luce allude cioè a una renovatio che però non ha più coloriture di carattere religioso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Rosmini-Serbati
Luciano Malusa
Antonio Rosmini-Serbati viene considerato il maggior filosofo italiano dell’Ottocento. Quale che sia il giudizio sul richiamarsi del suo sistema filosofico alla [...] i suoi echi, a cura di L. Malusa, Stresa 1999.
F. De Giorgi, Rosmini e il suo tempo. L’educazione dell’uomomoderno tra riforma della filosofia e rinnovamento della Chiesa (1797-1833), Brescia 2003.
M. Krienke, Wahrheit und Liebe bei Antonio Rosmini ...
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EMO CAPODILISTA, Andrea
Maria Virginia Geremia
Nacque a Battaglia (Padova) il 14 ott. 1901 da Angelo, di nobile famiglia veneziana, e da Emilia dei baroni Barracco, discendente da una altrettanto nobile [...] l'E. irrisolvibile - problema del "principio". Ogni vera filosofia è, insieme, necessariamente teologia, e l'errore inspiegabile dell'uomomoderno, afferma l'E., è quello di "vergognarsi" della metafisica, e conseguenza di ciò è il fallimento totale ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] rapporto tra l'essere, proprio di Dio, e l'esistere, proprio dell'uomo, fra il razionale e il reale, con cui G. rinnova in certo errori filosofici di A. Rosmini (1841); Il gesuita moderno (1846-47). Scritti postumi: Della riforma cattolica della ...
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Storico della filosofia italiano (Rieti 1909 - Firenze 2004). Nucleo prevalente dei suoi interessi fu la cultura umanistica e rinascimentale, di cui ha messo in luce gli elementi caratterizzanti, ponendo [...] civile nel Rinascimento, 1952). Attento ai problemi del pensiero moderno, ne ha tracciato un vasto affresco in Cronache di socialismo e filosofia in Italia dopo l'Unità, 1983; L'uomo del Rinascimento, 1988; Intervista sull'intellettuale, 1997; Con ...
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Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] dissolvendo la Scolastica, scopre - sempre secondo il De S. - l'uomo e la natura e li canta in bellezza, ma non ha, anch' nel Machiavelli, pur assertore per il laico De S. dello stato moderno, e nell'Ariosto, classico cultore dell'arte per l'arte. Il ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...