Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomomoderno. Dopo la composizione della [...] altra cosa la Gerusalemme liberata. Sincera fu la religiosità del T. uomo, ma egli sentì Dio sempre come desiderio, non come possesso; che è anch'esso un presentimento della poesia moderna. Dalle moderne esperienze poetiche risulta altresì illuminato ...
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Genere letterario, estesosi poi al cinema, in cui l’elemento narrativo si fonda su ipotesi o intuizioni di carattere più o meno plausibilmente scientifico e si sviluppa in una mescolanza di fantasia e [...] of Dr. Moreau ecc.), guarda al futuro con occhio assai più critico e pessimistico, e trae dalle conquiste dell’uomomoderno apocalittici o sarcastici presagi.
La f. statunitense nacque nel 1926, quando H. Gernsback, fondò la rivista Amazing stories ...
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Scrittore greco (Hiràklion 1883 - Friburgo in Brisgovia 1957). Ha affidato la sua fama soprattutto ad Ὀδύσσεια in versi ("Odissea", 1938; 1957), dove Ulisse, rimessosi in viaggio dopo il ritorno ad Itaca, [...] Οδύσσεια, 33.333 versi scritti in una lingua intrisa d'idiomatismi cretesi e di neologismi, compose un epos dell'uomomoderno che cerca, non senza contraddizioni, la propria libertà. Autore di numerose tragedie (Θεάϑρο, "Teatro", 3 voll., 1955-57), K ...
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Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, [...] poesia sentimentale: la prima, fiorita presso i Greci, è frutto di un'armonia spontanea tra l'uomo e la natura dentro e fuori di sé; l'uomomoderno è invece in uno stato di intima lacerazione, e quell'armonia vive soltanto nel suo "sentimento" della ...
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Scrittore ceco (Brno 1929 - Parigi 2023). Nei suoi racconti e romanzi, che gli hanno procurato fama internazionale (tra di essi occorre segnalare Nesnesitelná lehkost bytí "L'insostenibile leggerezza [...] affrontato i temi dell'attualità politico-sociale del suo paese inserendoli nella più vasta problematica della condizione dell'uomomoderno. Importanti le riflessioni sul romanzo europeo contenute in L'art du roman (1986; trad. it. 1988). Dalle sue ...
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Pseudonimo di Jean-Charles-Henri Petiot , poeta, romanziere, critico letterario e storico francese (Épinal 1901 - Chambéry 1965).
Vita e opere
Esordì col saggio Notre inquiétude (1927) in cui viene espresso [...] , 1938; Où passent les anges, 1942, ediz. accresciuta 1947), ha espresso il suo cammino spirituale dall'inquietudine di uomomoderno verso le certezze della fede (Quêtes de Dieu, 1946; La nuit du coeur flambant, 1947). Ha pubblicato inoltre: Jésus ...
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Scrittore e compositore (Jamaica, Long Island, New York, 1910 - Tangeri 1999). Allievo di V. Thompson e A. Copland, ha composto opere, balletti, musiche di scena, lavori sinfonici e da camera di eclettica [...] scrittura. Come romanziere si è affermato nel 1949 con The sheltering sky, che tratteggia efficacemente la posizione dell'uomomoderno in un mondo senza miti e senza valori. Al recupero del patrimonio culturale del Marocco, dove si è stabilito dagli ...
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Giornalista, romanziere e drammaturgo norvegese (Oslo 1902 - Hvaler, Östfold, 1979). Già nelle prime opere sono manifeste le sue doti di psicologo e stilista formatosi nella scuola di K. Hamsun; nei drammi [...] . Durante la guerra partecipò alla resistenza antinazista. Dopo la guerra riprese la sua analisi dell'uomomoderno, specie in racconti: Noveller om kjaerlighet ("Novelle sull'amore", 1952) e in romanzi: Lillelord ("Il signorino", 1955); De mørke ...
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Hartwig, Julia. – Poetessa polacca (Lublino 1921 - Gouldsboro 2017). Voce tra le più significative della letteratura polacca contemporanea, è stata autrice di versi eleganti, frutto di una densa ricerca [...] pożegnania («Senza commiato», 2004) e To wróci («Ritorna», 2007). Traduttrice (Opiewam nowoczesnego człowieka, «Canto l’uomomoderno», 1992; Wiersze amerykańskie, «Poesie americane», 2002), H. è inoltre autrice dei saggi critici Apollinaire (1961) e ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] . Hüsnu, C. Kulebi (Adamın biri, 1946; trad. it. Un uomo qualunque, 1986), il romanziere e poeta N. Cumali, autore di un a contributi esterni anonimi.
In architettura l’apertura al modernismo e ai linguaggi d’avanguardia, avviata anche dalla presenza ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...