Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] Morì a Roma il 18 gennaio 1547.
Fu Pietro Bembo l’uomo che individuò la soluzione vincente alla ➔ questione della lingua, cioè il formato tascabile e il carattere corsivo, con interpunzione moderna e senza commento, cioè un libro nuovo, agile, ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] Condillac e De Brosses, in base alle quali l’uomo primitivo si sarebbe espresso per monosillabi e solo in della filosofia e della ragione» ravvisando in quell’opera «lo spirito moderno, che violava quelle forme consacrate e fossili, logore per lungo ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] a vita privata e morì il 21 maggio 1540.
Diplomatico, uomo di governo e comandante militare, Guicciardini non pubblicò in vita la suddivisione in libri è originale mentre quella in capitoli è moderna).
La Storia d’Italia, con la sua levigatezza, la ...
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Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] Barenghi, Milano, Mondadori, 2 voll.
Campo, Rossana (2003), L’uomo che non ho sposato, Milano, Feltrinelli.
Canetti, Elias (1990), (e dovuto) davanti a infiniti inaccusativi in italiano antico e moderno, in Della Valle & Trifone 2007, pp. 313 ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] non già quando è femminino; poiché si può tanto scrivere un uomo, quanto un diamante […], ma non già un stella […]: laonde , 1550).
Fornaciari, Raffaello (1879), Grammatica italiana dell’uso moderno, Firenze, G.C. Sansoni.
Gozzano, Guido (20082), ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] (11):
(10) grazie alla donna, e con essa, l’uomo si apre ad un altro dono meraviglioso ed impareggiabile: quello dei 139.
Nencioni, Giovanni (1987), Costanza dell’antico nel parlato moderno, in Gli italiani parlati. Sondaggi sopra la lingua di oggi ...
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Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...]
b. «Scusi, signor Paleari, – gli obbiettai io – un grand’uomo passeggia, cade, batte la testa, diventa scemo. Dov’è l’anima?» Come già in italiano antico (7 b.), anche in italiano moderno (7 a.) le regole della ➔ concordanza dei tempi impongono ...
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La portata complessiva dell’➔interferenza russa nella lingua italiana è stata largamente sottovalutata. In effetti, sia in età zarista sia nella fase compresa tra la Rivoluzione d’ottobre e la dissoluzione [...] ’eco indiretta di questa preoccupazione si coglie nel Dizionario moderno di Alfredo Panzini (a partire dall’edizione del 1918 periodo: si va da apparatčik (1965; anche nel calco uomo di apparato), appellativo teso a screditare il membro a tempo pieno ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] conserva la forma diretta (20), come nello spagnolo e nel portoghese moderni (Patota 2008):
(19) … e io non volevo dirti che che [= come] scrive l’Ariosto, tutto quello che ciascun uomo va perdendo […] sale e si raguna costà (Giacomo Leopardi, ...
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La paraipotassi è un fenomeno sintattico tipico dell’italiano delle origini (➔ sintassi; ➔ origini, lingua delle), che consiste in una combinazione tra il meccanismo sintattico della coordinazione (➔ paratassi) [...] Lo sguardo di Gesù, p. 138)
Nell’italiano moderno di registro formale è inaccettabile il collegamento di due non ardia sedere, tutto ancora che confessavano bene ch’elli era lo migliore uomo di Romagna e ’l più presso da [= vicino a] dover essere ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...