Festa
Vittorio Lanternari
Festa (dal latino festa, femminile dell'aggettivo festus, "solenne, festivo", che si ritiene connesso con feria, "feria") indica il giorno destinato alla celebrazione di eventi [...] agricola, urbana, di caccia e raccolta). Nel mondo moderno si distinguono soprattutto le feste religiose, di carattere prevalentemente il 'disvalore-morte', segna la rivalsa psicologica dell'uomo. Proprio nel culto dei morti che diviene festa funebre ...
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fuoco
Francesca Turco
Un fenomeno chimico familiare che ha cambiato le sorti dell'umanità
Il fuoco, pur così familiare, ci appare inafferrabile: questo perché esso non è costituito da altro che luce [...] di terribili armi di offesa, dal fuoco greco bizantino al moderno napalm, composto chimico incendiario.
Il fuoco trasforma
All'incirca Lewis in modo assai divertente in Il più grande uomo scimmia del Pleistocene (1992). Al momento della sua scoperta ...
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organizzazione
Margherita Zizi
Una struttura ordinata in vista di un dato fine
L’organizzazione è una forma di unione e di coordinamento di singoli elementi in base a principi razionali per il raggiungimento [...] finanziamento e di ripartizione dei rischi simile a quello di una moderna società di assicurazione, o alle banche italiane e olandesi del pervenire a una visione più completa del rapporto uomo-organizzazione, recuperando il cosiddetto fattore umano, e ...
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schiavitù
Sergio Parmentola
Uomini proprietà di altri uomini
Dalla preistoria al mondo moderno, la schiavitù è esistita sotto varie forme; benché condannata nella Convenzione di Ginevra del 1926, in [...] la forza lavoro più economica
Gli schiavi
Un uomo è schiavo quando è proprietà di un altro uomo. Lo schiavo non è libero, non dei Neri
La massima e più triste espressione dello schiavismo moderno fu la tratta dei Neri dall’Africa all’America. Dopo ...
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berberi
Nome con cui sono complessivamente note le popolazioni autoctone dell’Africa settentr., dall’Egitto all’Atlantico al delta del Niger, che hanno subito l’influsso arabo a partire dall’invasione [...] in tempi recenti è invalsa la denominazione di amazigh, «uomo libero», invece di b., anche questa, tuttavia, sec. 7° fino al principio del 16°); e in un periodo moderno e contemporaneo, che vide lo stabilirsi dell’autorità ottomana sulla costa ...
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Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] a cultura, da epoca a epoca.
Dalle origini al pensiero moderno
Come orientamento filosofico il r. può essere fatto risalire a Protagora, che con la famosa formula dell’«uomo misura di tutte le cose» sottolineò il ruolo ineliminabile dell’opinione ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] d’America (1776). Il modello per eccellenza della rivoluzione moderna e delle sue dinamiche fu tuttavia incarnato dalla R. del 1789, affermati nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino premessa alla prima Costituzione francese ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] modo a concezioni platoniche), mentre nel pensiero moderno è difficile individuare una riflessione specifica sulla m con la risurrezione) e la fine dello stato di prova per l’uomo, cui segue il giudizio individuale e la vita eterna in stato di ...
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Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.
N., nazionalità, [...] . Si è così attribuita la genesi della n. moderna all’esigenza, propria dei sistemi economici industriali, di giudiziario a giudici elettivi (art. 3 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino francese del 1789; tit. III, artt. 1 ss ...
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proprietà Diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico.
Antropologia
La nozione di p., così [...] U.S.A. 1776; artt. 2 e 17 Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino francese 1789; V Emendamento Cost. U.S.A. 1787), ispirati dal giusnaturalismo moderno (basti pensare alle dottrine giuridico-filosofiche di Grozio, Hobbes, Locke e dello ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...