Caccia
Maria Arioti
La caccia è l'attività umana di cattura o di uccisione di animali selvatici, mediante l'uso di strumenti tecnici idonei e in particolare di armi. In passato essa mirava a soddisfare [...] che non vi sarebbero prove archeologiche di un'attività sistematica di caccia fino ad almeno centomila anni fa, quando l'uomomoderno (Homo sapiens) fa la sua comparsa in Africa. I resti di animali associati a industria litica prima di questa data ...
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Feticcio
Enrico Comba e Salomon Resnik
Il termine feticcio (dal portoghese feitiço, "artificiale", a sua volta derivato del latino facticius, "fabbricato, costruito", e dunque anche "falso, finto") [...] del linguaggio della filosofia, e quindi della ragione, si penetra in un 'rozzo feticismo'. Implacabilmente, Nietzsche mostra all'uomomoderno come la sua stessa ragione non sia altro che un feticcio, qualcosa di artificiale, di costruito, e quindi ...
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Sociologia
TTom B. Bottomore
di Tom B. Bottomore
Sociologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Idee e problemi fondamentali della sociologia nel primo Novecento. 3. Sociologia e marxismo nella crisi mondiale. [...] unicamente in un confronto con il marxismo che la sociologia moderna pose le proprie fondamenta. Come ha notato Hughes circa , S. M., Political man, New York 1959 (tr. it.: L'uomo e la politica, Milano 1965).
Lipset, S. M., The changing class ...
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Sociobiologia
DDavid P. Barash
di David P. Barash
SOMMARIO: 1. Cenni storici: a) etologia; b) ecologia evoluzionistica; c) genetica evoluzionistica; d) genetica comportamentale; e) la nuova sintesi. [...] (v., 1928) è stato il primo a spiegare secondo criteri moderni perché i rapporti terziari dei sessi tendono a essere uguali per la prole putativa (v. Kurland, 1979). In casi del genere, un uomo può avere più geni in comune con i suoi nipoti che non ...
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Natura e cultura
Francesco Remotti
Natura/cultura: da domini 'naturali' a costrutti 'culturali'
Come molte coppie di concetti oppositivi, anche la distinzione natura/cultura può dare a tutta prima l'impressione [...] di Neanderthal, a causa della base cranica relativamente piatta, non disponesse dell'intera gamma di suoni tipica dell'uomomoderno, e non è escluso che questo suo limite anatomico abbia condizionato la sua capacità di comunicazione (p. 222). Eppure ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] progresso, la città industriale, il futuro tecnologico; la macchina e la velocità sono elevate a 'religione' dell'uomomoderno. Nel secondo Manifesto tecnico della pittura futurista (1910) si proclama il distacco dalla pittura realista, l'avvento di ...
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Propaganda
Jacques Ellul
di Jacques Ellul
Propaganda
sommario: 1. Introduzione. a) La propaganda come oggetto di studio. b) Caratteri della propaganda moderna. c) Tipologia della propaganda. d) Disinteresse [...] prezzi o delle tasse). È chiaro che un episodio del genere è esclusivamente sintomatico dell'estrema fragilità psichica dell'uomomoderno, fragilità che si esprime nello stesso tempo con il rifiuto, con l'indifferenza e con l'esplosione irrazionale ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] sapiens avvenne in Africa circa 150.000 anni fa. Dopo aver raggiunto il Medio Oriente oltre 40.000 anni fa, l'uomomoderno fece la sua comparsa in Europa (circa 35.000 anni fa), dove sostituì la popolazione di Neanderthal. La cultura materiale dell ...
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Evoluzione culturale
John Tyler Bonner
Introduzione
Con l'espressione 'evoluzione culturale' si intendono comunemente i mutamenti nelle attività culturali, il patrimonio culturale delle società umane. [...] , tra i quali una crescente quantità di segnali associati all'evoluzione del linguaggio vero e proprio. Il linguaggio dell'uomomoderno non può essere nato già perfettamente sviluppato dai grugniti e dai versi delle scimmie, ma deve aver seguito un ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Conformismo
Pier Paolo Portinaro
Definizione del concetto
Per conformismo s'intende ogni modalità di condotta che, per effetto di una pressione sociale esercitata dalla collettività o da gruppi in essa [...] tra epoche a seconda che vi prevalga l'individuo diretto dalla tradizione, l'individuo autodiretto - nella sostanza l'uomomoderno puritano - e l'individuo eterodiretto. Occorre però riconoscere che nessuna di queste tipologie è riuscita nell'intento ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...