Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] il profondo carisma, e la considerazione per i tempi moderni: nella Gaudet mater ecclesia vede ‘la linea’ del Gianneschi, Roma 1981, p. 258.
11 Rapporto fede-cultura nell’uomo e nella storia, relazione tenuta a un convegno promosso dalla presidenza ...
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Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] detrattori e lo esilia in Gallia. Agli occhi del lettore moderno può sembrare che siano stati scelti proprio i due episodi in Cronaca del 1234 e in Bar Hebraeus Costanzo non è solamente un uomo mite e benevolo verso i cristiani, come in Eusebio, ma è ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] di politica governativa tipica dei sistemi rappresentativi di tipo moderno, gli anni di Cavour al potere hanno un’ dai ranghi militari, come Carlo Felice Nicolis di Robilant, altro «uomo del re», che vi rimase per più di un decennio. Nomina ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] . Dalla Bibbia all’era atomica, Bari 2003, pp. 496-497).
16 Cfr. E. Gentile, L’apocalisse della modernità. La Grande Guerra per l’uomo nuovo, Milano 2008.
17 Cfr H. Missalla, “Gott mit uns“. Die Deutsche katholische Kriegspredigt 1914-1918, München ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] consiste la sua precoce politicità. E così, in epoca medievale e moderna (e per la verità anche molto prima, come ci ricorda il :
“È la donna d’un nostro tiranno,
È la sposa dell’uomo stranier”.
Ne’ teatri, lunghesso le vie,
Fin nel tempio del Dio ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] tra la sua fiducia nella Provvidenza divina, che indicava all’uomo percorsi di salvezza nella storia, e il rispetto per la a cura di N. Tranfaglia, M. Firpo, IV/2, L’Età Moderna: A. Biondi, La storiografia apologetica e controversistica, pp. 315-333; ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] monoteismo e violenza. In secondo luogo, quel periodo dell’Età moderna, tra XVII e XVIII secolo, in cui si formano i conoscenza di Dio, fonte di salvezza e fine per cui l’uomo è stato generato. Questa conoscenza è tale da permettere di guadagnare ...
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La scienza nell'antichità greco-romana
Geoffrey E.R. Lloyd
John Vallance
La riscoperta del passato
Siamo abituati a guardare alle conquiste dell'antichità greco-romana con ammirazione e persino con [...] è che il termine greco physikḗ ha una maggiore estensione del moderno 'fisica'. Ma il termine antico indica un campo molto il trattato ippocratico del IV sec. a.C. La natura dell'uomo, a volte erano gli stessi spettatori a decidere a chi spettasse la ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] pubblica e quello del ceto degl'intellettuali nel senso moderno della parola si fanno nascere insieme, e l come perseguimento del bene comune e la politica come dominio dell'uomo sull'uomo, alla presenza contemporanea delle due città, la città di Dio ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] , nella quale, per mezzo della fede e della carità, l’uomo vince se stesso, e dà per iscopo alla vita nobili ed eccelsi cit., p. 344.
61 Cfr. Marcello Mimmi e la svolta pastorale moderna della chiesa di Bari, 1933-1952, a cura di S. Palese, ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...