Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] e forma un nuovo plurale nel significato spregiativo di «(uomo) italiano». Anche Azzurri, essendo il nome di una squadra «ornato, abbellito», attestato dal 1667. Anche gli italianismi moderni possono avere vita breve, per es. il fr. autostrade ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] quindi degli emblemi, la contemporanea nascita del rebus moderno, la metaforica barocca.
Diversi elementi di tipo enigmatico l’adopera,
il prete ce l’ha e non può darlo a nessuno,
l’uomo ce l’ha e lo dà alla donna,
la donna quand’è sposata lo prende ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] ci sono lingue superiori e perfette, Cesarotti stabilisce il moderno principio della variazione per cui ogni lingua varia a di dedica delle Femmine puntigliose dichiara utile per un «un uomo di lettere, trattenersi per qualche tempo a Firenze ad ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] , e basti che se servino le regole gramaticali e che l’uomo sii discreto e cauto in ellegere belle parole, ma però consuete nel amava, io sentiva, ecc.) coesistono con quelli più moderni delle scritture cortigiane. E una infiltrazione di forme moderne ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] originaria intenzione tedesca di non lasciare nei campi di concentramento nessun uomo vivo (Primo Levi, La tregua, p. 9)
(36 con ed in reggono l’infinito sostantivato nell’italiano moderno (44-47), mentre nelle fasi antiche della lingua era ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] di non incontrarlo
(6) a. non di solo pane vive l’uomo
b. la ricca è lei, non lui
Non sono propriamente negative di più indefiniti negativi + l’avverbio non, differenzia l’italiano moderno e antico (Zanuttini 2010) dal latino classico, dove due ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] Settecento nella lingua letteraria ma è raramente usato nell’italiano moderno (Skytte 1983; per le ragioni, di tipo semantico ➔ pronominali, verbi):
(90) appena vide chi aveva davanti, l’uomo si accorse di avere sbagliato
(91) era stato un campione ma ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] :
(27) Maria cucina
(28) Carlo beve
(29) quell’uomo non guida
ciò che interessa al parlante è dire che il soggetto
L’anteposizione dell’oggetto inoltre può attivare, come in italiano moderno, una focalizzazione contrastiva:
(35) sì si mise lo suo ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] descrivere ingenuamente quest’azione dei tempi sopra la vita d’un uomo potesse recare qualche utilità a coloro, che da altri tempi son Gunver (1983), La sintassi dell’infinito in italiano moderno, København, Munksgaards, 2 voll.
Torck, Danièle (1995 ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] sempre in mano il berretto (Primo Levi, Se questo è un uomo, p. 41)
(22) Il consiglio dei più, pur escludendo In italiano antico, diversamente da quello che accade nella lingua moderna, la proposizione gerundiale poteva anche fungere da attributo a un ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...