La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] segno di nuovi intendimenti e comportamenti che volgevano verso la modernità.
Tuttavia, il persistente gradimento nei confronti del teatro in persona la figura del drammaturgo e quella dell’uomo di teatro che partecipa attivamente alla crescita e ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] p. 138)
(33) Mai le donne l’avrebbero salvata: e le mancava l’uomo (Italo Calvino, L’avventura di un bagnante, Torino 1970, p. 1080)
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Fornaciari, Raffaello (1881), Sintassi italiana dell’uso moderno, Firenze, Sansoni (rist. con presentazione di G. ...
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Le frasi concessive esprimono una premessa cui non fa seguito la conseguenza che sarebbe lecito attendersi, bensì una conclusione imprevista (➔ concessione, espressione della):
(1) nonostante si sia mosso [...] che è accaduto può ritornare (Primo Levi, Appendice a Se questo è un uomo, in Id., Opere, vol. I, Torino 1987, p. 209)
Rapporto , UTET (1a ed. 1988).
Skytte, Gunver (1983), La sintassi dell’infinito in italiano moderno, København, Munksgaards, 2 voll. ...
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Le frasi oggettive (dette anche semplicemente oggettive) sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ sintassi, ➔ subordinate, frasi) corrispondenti al complemento oggetto (1) del verbo della frase reggente [...] ’attaccarmi con l’immaginazione alla vita altrui (Luigi Pirandello, L’uomo dal fiore in bocca, III, 12, cit. in Serianni 1989 Il cosiddetto costrutto dotto di accusativo con l’infinito in italiano moderno, «Studi di grammatica italiana» 7, pp. 281-315 ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] di amici alla festa?
(17) sarà stato un uomo sulla trentina
Rientrerebbero in questo raggruppamento anche gli aggettivi di soggetto: in questo caso, essi sono di norma, in italiano moderno, preceduti da in:
(20) sono arrivati cinque ragazzi → sono ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] per convenzione, ma come risposta ai bisogni espressivi dell’uomo e in rapporto alle capacità mentali raggiunte (ibid., pp. 105-121.
Battistini, Andrea (2004), Vico tra antichi e moderni, Bologna, il Mulino.
Bertoni, Giulio (1932), La lingua del Vico ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] ):
(26) Ho il piacere di dare la parola al miglior uomo del nostro partito! («La Repubblica» 15 marzo 2008)
(27) 1988).
Skytte, Gunver (1983), La sintassi dell’infinito in italiano moderno, København, Munksgaards, 2 voll.
Trabalza, Ciro & Allodoli ...
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Frase nucleare è un’etichetta generica e imprecisa con cui si indicano le frasi ‘più piccole’ di una lingua, cioè quelle non composte da altre frasi, combinando le quali si ottengono costruzioni più complesse [...] avea grande reame (Novellino III)
(62) Avevavi uno uomo di corte, il quale era grandissimo favellatore (Novellino LXXXXIX (ivi, XIII)
Per questi motivi, la frase nucleare in italiano moderno è il risultato di una serie di spostamenti, a seguito dei ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] », scendere «uscire» (per «sbarcare il lunario»), uomo di lóta «uomo di merda», giovane «apprendista, aiutante» (quindi calco lingua dialettali napoletani, di altri dialetti e dell’uso moderno. La teorica dell’uso fiorentino: appunti e osservazione ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] che fa parte di un ➔ sintagma nominale o preposizionale (rispettivamente l’uomo e con Giovanni). Esse possono però modificare anche un pronome (3) dei pronomi relativi “cui” e “quale” nell’italiano moderno, «Rivista di grammatica generativa» 3, pp. 31 ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...