Membrana nervosa che costituisce la tunica interna dell’occhio e si estende dal nervo ottico all’orifizio pupillare.
Anatomia
Anatomia umana. Nella r. si distinguono tre porzioni: una posteriore (porzione [...] dell’area centrale, che ha più spiccate capacità percettive. Nell’Uomo e in alcuni Primati a quest’area corrisponde la fovea centralis. visiva. Il distacco può essere primitivo o secondario. La forma primitiva, che colpisce prevalentemente i soggetti ...
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Pittori (Hubert: m. Gand 1426; Jan: Maaseik 1390 circa - Bruges 1441). Mentre è controversa l'opera di Hubert, che alcuni studiosi ipotizzano perfino come una personalità di fantasia, ma che nell'iscrizione [...] in cui esso è diviso, è attribuito a una traccia del primitivo programma di Hubert, cui Jan avrebbe dato unità. Sicuramente la mano (cosiddetto Timoteo, 1432, nella National Gallery di Londra; Uomo col turbante, 1433, ivi; Ritratto della moglie, 1439 ...
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Tessuto che riveste la superficie esterna o tappezza cavità interne del corpo degli organismi animali e vegetali pluricellulari. Il tessuto epiteliale è quello che più d’ogni altro conserva i caratteri [...] di un tessuto primitivo.
Anatomia
L’e. è costituito da cellule di forma regolare addossate tra loro con scarsa sostanza (cellule pseudosensoriali o cellule di senso secondarie). Nell’uomo sono cellule di senso primarie quelle della mucosa olfattiva ...
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Scrittore e giornalista italiano (San Luca, Reggio di Calabria, 1895 - Roma 1956). Antifascista, collaborò al periodico Il mondo di G. Amendola e fondò il Sindacato nazionale scrittori. Scrisse romanzi [...] fa vagheggiare quale eden originario un mondo elementare, primitivo, e una razionalità e moralità profonda che lo riprese, tentando di conciliarla con quella saggistica: Vent'anni, 1930; L'uomo è forte, 1938; L'età breve, 1946), quanto nei racconti. ...
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Lo stato degli uomini non sposati.
Nell’antichità l’influsso del concetto religioso secondo il quale il culto dei defunti era necessario alla loro pace ultramondana, donde la necessità di lasciare dietro [...] ascetico o per motivi rituali, a persone che si trovano in particolare contatto col sacro. Nel cristianesimo primitivo, che presenta l’unione dell’uomo e della donna nel matrimonio come veicolo di grazia e segno mistico dell’unione di Cristo con la ...
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Storico della cultura e commediografo danese (Bergen, Norvegia, 1684 - Copenaghen 1754). Fu il primo ad aprire la letteratura danese a tutte le correnti di pensiero e d'arte dell'era dei "lumi". Divulgatore [...] ironia, personaggi illustranti i vizi morali che fuorviano l'uomo quando smarrisce il supremo bene della ragione, del senso ecclesiastica (Almindelig kirkehistorie, 1738, dal cristianesimo primitivo alla Riforma), con un romanzo satirico-allegorico, ...
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Altro nome della vitamina B6, detta anche adermina e in passato piridossina (2-metil-3-ossi-4,5-diossimetilpiridina). Abbonda nel lievito e nella pula di riso insieme con i suoi derivati piridossale, piridossammina [...] quale successivamente può essere eluito con barite (da ciò il suo primitivo nome di fattore dell’eluato).
La carenza di p. è causa ferro-resistente. Ciò fa ritenere che il p. sia anche per l’uomo un fattore indispensabile e si valuta a 1-2 mg il suo ...
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Personaggio del romanzo The strange case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde (1886; Lo strano caso del dott. Jekyll e del signor Hyde) del romanziere e poeta scozzese R.L. Stevenson (1850-1894).
Trama: il protagonista [...] sua invenzione, a trasformarsi in un uomo dall'aspetto e dall'animo bestiali, Mister Hyde. La trasformazione fa di Jekyll un criminale, ed egli, per sfuggire alla giustizia, non potendo più riprendere l'aspetto primitivo, si uccide.
Dal racconto sono ...
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TUMORE
Alberto Fonnesu
Lorenzo Magno
(XXXIV, p. 474; App. II, 11, p. 1030; III, 11, p. 990).
Agenti cancerogeni: Agenti cancerogeni chimici, p. 693; Agenti cancerogeni virali, p. 693. Immunologia dei [...] antitumorale sono dovuti non già al t. primitivo e alla sua diffusione locale, dominabili efficacemente e scienza non è una questione di metodo né la consapevolezza che l'uomo è qualcosa più di una macchina. È una questione di scopi. Lo scopo ...
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VISIONE
Enrico Rosa
Storia delle religioni. - La parola, applicata alla storia delle religioni, si riferisce a un insieme di fenomeni assai differenti - dal semplice sogno sino alle forme complesse [...] tutta la sua importanza nelle religioni di tipo primitivo, in cui non è frenato da nessun controllo visione immaginaria o mistica, ma solo con l'intelletto, e la ottiene l'uomo, non più "viatore" ma "comprensore" cioè beato, nel termine raggiunto ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...