Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] , la capacità di operare il bene; la sola mediazione possibile fra uomo e Dio è quindi la fede, che, come gratuito dono divino, , che è l'esito logico dei tentativi di spiegare qualunque forma di obbedienza (ibid., p. 65), Martin propone ...
Leggi Tutto
CARLO FELICE di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Nacque in Torino il 6 apr. 1765 da Vittorio Amedeo III di Savoia, poi re di Sardegna, e da Maria Antonietta Ferdinanda di Borbone, figlia di [...] il Potere Reale" ma non il "titolo di Re", annullava "qualunque atto di Sovrana competenza" che potesse "essere stato fatto, o farsi ", ma pronta a "piquer", sul perfetto dissimulatore, sull'uomo senza carattere, e così via. Sobillato anzi dal duca ...
Leggi Tutto
CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] , realizzò una lotteria pubblica che ebbe molto successo. Qualunque sia la effettiva parte di merito del C. in -New York 1933; G. Haldenwang, C. à Genève, Paris 1937; E. Contini, C. uomo di teatro, in Riv. it. del dramma, III (1939), 6, pp. 230-249; G ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...] 3, 5);
perché non pare agli uomini possedere sicuramente quello che l’uomo ha, se non si acquista di nuovo dell’altro (I, 5, 15);
Perché dalla natura è dato agli uomini pigliare parte in qualunque cosa divisa, e piacergli più questa che quella (III, ...
Leggi Tutto
Onorio III
Sandro Carocci
Marco Vendittelli
L'origine familiare di O. costituisce un tema complesso, da affrontare in dettaglio. Se infatti appare certa la nascita romana, testimoniata dai legami di [...] Ursperg lo descrive come uomo fragile e di salute cagionevole, mentre la cronaca di Mailros lo definisce uomo "tam scientia, quam titolo era di fatto solo onorifico ed ormai svuotato di qualunque significato territoriale, ma quando O. e Federico si ...
Leggi Tutto
FERMI, Enrico
Emilio Segrè
Nato a Roma il 29 sett. 1901, era il terzo figlio di Alberto, un impiegato delle Ferrovie, e di Ida De Gattis, una maestra elementare.
Il padre proveniva da Caorso vicino [...] Chicago, entrò in funzione; era la prima volta che l'uomo liberava l'energia nucleare su scala macroscopica (E. Fermi, Work 1962; II, ibid. 1965. Quest'opera, fondamentale per qualunque studio sul F., contiene anche una bibliografia completa dei suoi ...
Leggi Tutto
GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] un'epoca imminente in cui "Iddio sarà umanato non nel figliuolo dell'uomo, ma nel popolo", e destinato non alla croce, ma a un genn. 1852, aveva condannato tutte le sue opere, in qualunque lingua pubblicate, si consolò col rilevare che, "involgendo ...
Leggi Tutto
COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] da C. stesso, non davano l'impressione di avere percepito una qualunque affinità tra C. e i signori del suo tempo. Nelle sue sua aspirazione di stampo umanistico al rinnovamento morale dell'uomo, come la sua pronunciata devozione allo Spirito Santo ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] il nostro Parlamento può dire al Capo dello Stato, che, qualunque sia l’evento delle radunanze che si fanno su le rive contrattuale e afferma che esso è «ai cittadini, ciò che è l’uomo ai suoi diversi bisogni e tendenze» (Lezioni di filosofia ad uso ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Guicciardini
Matteo Palumbo
L’immagine dell’«uomo del Guicciardini» delineata da Francesco De Sanctis (1869) sembrava riassumere tutti i vizi della «razza italiana»: la simulazione, l’opportunismo, [...] , questo soggetto, innalzato veramente alla condizione di «uomo savio», può scegliere le soluzioni pertinenti al caso che ha dinanzi. L’elogio massimo di questa qualità, che si sottrae a qualunque classificazione tenti di bloccarla in una formula, si ...
Leggi Tutto
qualunque
qualùnque (ant. qualunche) agg. indef. m. e f. [comp. di quale e -unque, cfr. lat. qualiscumque], invar. – 1. Con funzione di indef. relativo, l’uno o l’altro che sia (senza differenza, o senza preferenza per l’uno piuttosto che...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...