CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] , le più importanti, sia nella distribuzione delle parti narrative e di quelle dialogate e delle varie battute di dialogo tra l'uomo e la donna, sia nelle duplicate serie ternarie di offerte di doni da parte del maschio e di insulti da parte della ...
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PIRANDELLO, Stefano
Simona Costa
PIRANDELLO, Stefano. – Primogenito di Luigi e Maria Antonietta Portolano, entrambi originari di Girgenti (poi Agrigento), nacque a Roma il 14 giugno 1895.
La famiglia, [...] da un campo austriaco di un gruppo di prigionieri di guerra. Il romanzo vinse nell’estate il premio Viareggio, ex aequo con Uomo solo di Mario Massa. Tra gennaio e giugno del 1936 andò in scena, fra Torino, Milano e Roma, con esiti altalenanti, la ...
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AGOSTINI, Ludovico
Alberto Asor Rosa
Nacque a Pesaro il 6 genn. 1536, da Giovan Giacomo e da Pantasilea degli Alessandri. La sua famiglia, di antica origine umbra ma trasferita da più di un secolo a [...] Pesaro, non facile per la situazione economica e per le sue sregolatezze (gli nacquero due figli illegittimi). Divenuto agente e uomo di fiducia in Pesaro di Paolo Maria della Rovere, vescovo di Cagli, continuò la sua produzione letteraria in versi e ...
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PELLINI, Pompeo
Michele Camaioni
PELLINI, Pompeo. – Nacque a Perugia nel 1523 da Girolamo Pellini e da Pandora Alfani, membri di due famiglie notabili della città.
Allievo del grammatico Cristoforo [...] le carte dell’archivio comunale al fine di redigere una «Istoriam seu commentaria rerum Perusinarum», che tuttavia l’erudito e uomo politico perugino non fece in tempo a veder stampata (Contini, 1972, p. 46). Composta in diverse fasi, l’Historia di ...
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ANTIQUARI (Antiquario, Antiquarius), Iacopo
Emilio Bigi
Nacque a Perugia intorno al 1452-1445, di nobile famiglia, probabilmente da uno Stefano che esercitava la professione di medico. È in ogni modo [...] senso: e in particolare il Bandello, che ebbe modo di conoscerlo personalmente, lo elogia nella novella citata, e altrove, come uomo di "vita, integerrima e appo tutti per i castigatissimi costumi in grandissima estimazione". Ma l'aspetto per cui l'A ...
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ENRICO da Rimini
Carla Casagrande
Nacque probabilmente a Rimini verso la metà dei sec. XIII. Nulla sappiamo di lui fino al 1304, quando lo ritroviamo priore del convento domenicano dei Ss. Giovanni [...] dottrinale di ogni singola virtù un'analisi più specifica sui loro usi particolari nei vari momenti della vita politica e sociale dell'uomo. Cosi una lunga parte è dedicata alla famiglia (t. I), più volte si torna sulla figura del princeps (tt. I-II ...
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FONTANELLA, Girolamo
Rosario Contarino
Nacque intorno al 1612 probabilmente a Napoli, dove condusse la sua breve esistenza e svolse la sua attività letteraria.
Non sono noti i dati essenziali della [...] a don C. Pinello marchese di Galatane; il terzo a don G. Acquaviva d'Aragona, la cui presenza - essendo questi uomo d'armi - viene giustificata dal F. con un'ingegnosa similitudine tra campo di battaglia e poesia. Un impianto unitario sorregge tutta ...
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DE MARIA, Federico
Margherita Beretta Spampinato
Nacque a Palermo il 21 luglio 1885 da Giuseppe e da Giulia Serafini. Fondò e diresse nel 1905 La Fronda, un periodico letterario vivace ed aperto ad [...] di un lirismo meno esteriore e, forse per questo, più intenso, si colgono anche in Liriche dei tempi e in L'uomo che salì alcielo (1939). Negli anni del dopoguerra, un'improvvisa conversione al cristianesimo conferì alla poesia del D. forti accenti ...
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GANDINO, Giovanni Battista
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Bra, nel Cuneese, il 23 ag. 1827 da Domenico, agricoltore, poi proprietario di un negozio di cereali, e da Cattarina Cravero. A [...] carriera universitaria, ebbe inizio la serie delle fortunate pubblicazioni scolastiche che fecero di lui, nato povero, un uomo doviziosissimo. Tali pubblicazioni sono quasi tutte dedicate alla grammatica, alla sintassi e alla stilistica latine, nel ...
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DECIO, Carolina
Graziella Pulce
Non sono noti né la data né il luogo di nascita, benché sia l'Albertazzi sia il Mazzoni la definiscano napoletana. Molto scarse le notizie sulla sua vita; certo è che [...] e ineliminabile fine della commedia (e dunque dell'arte) deve essere quello morale. Una buona commedia deve perciò rappresentare l'uomo non nel suo stato naturale - privo di leggi e dominio della più feroce bestialità - ma esclusivamente in quello ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...