L’area abitata dagli slavi alpini, un tempo più estesa verso ovest, è attualmente ristretta alla fascia di confine con la Slovenia, nella parte orientale del Friuli-Venezia Giulia (fig. 1). La colonizzazione [...] seconda del genere della corrispondente parola italiana: per es., nomin. plur. jabulke (< jabulku «mela»), jajce (< jajcë «uovo»), jëzaravi (< jëzaru «lago»); nomin. sing. miesta (in luogo di miesto «città»), brda (in luogo di brdo «montagna ...
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Il classico metodo per individuare i fonemi di una lingua consiste nella prova delle coppie minime o prova di commutazione (➔ fonologia). Per realizzare questa prova, Trubeckoj formula la seguente regola: [...] sillaba). In ogni caso, in italiano le approssimanti ricorrono solo in dittonghi: sono presenti in parole come piove [ˈpjɔve], uovo [ˈwɔvo], faida [ˈfai̯da], pausa [ˈpau̯sa], ma si è molto discusso se siano fonemi separati dalle corrispondenti vocali ...
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PRESTITI
Il prestito (o forestierismo) è una parola, una locuzione o una costruzione sintattica di una lingua straniera che entra nel lessico di un’altra lingua.
Nel lessico italiano contemporaneo si [...] invece di brioche o tramme invece di tram
Viene servita in bicchieri di vetro accompagnata da una brioscia preparata con pasta lievitata all’uovo (www.listentosicily-blogviaggi.com)
Beh, in fondo è solo un tramme (http://usenet.it.rooar.com). ...
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Il termine plurale (dal lat. plurāle, neutro, da plūs, pluris col suff. -ālis) indica uno dei valori che può assumere la categoria grammaticale del ➔ numero in italiano, insieme al singolare. In altre [...] sono maschili ed escono in -o, mentre al plurale sono femminili ed escono in -a. Con l’eccezione, nell’italiano contemporaneo, di uovo → uova e paio → paia, i nomi di questo gruppo presentano un’altra forma di plurale maschile in -i (sul modello del ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] allofono di /u/, caratterizzato da una durata più breve e da una minore intensità acustica rispetto alla vocale a contatto come in uovo [ˈwɔːvo], uomo [ˈwɔːmo], ruota [ˈrwɔːta], quattro [ˈkwatːro].
Nei dialetti italiani le velari hanno esiti diversi ...
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Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] è legata all’analisi dei lessemi che hanno un singolare maschile in -o e un plurale femminile in -a, esclusivo (come uovo ~ uova) o affiancato da un altro plurale in -i (braccio ~ braccia ~ bracci, muro ~ mura ~ muri). Per sostenere che tali lessemi ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] yankee [gliˈjeˈnki], ecc. Con la semivocale labiovelare [w] invece, l’elisione è ammessa un uomo [unˈwɔmo], l’uovo [ˈlwɔvo].
L’elisione dell’articolo non è prevista quando la parola seguente è una sigla iniziante per vocale: abbiamo viaggiato sulla ...
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La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] alle caratteristiche lessicali, si possono osservare le seguenti corrispondenze: gr. mod. adelfós / aderfós «fratello», augó «uovo», kerós «tempo (meteorologico)», chimónas «inverno» contro griko aderfò / adreffò, agguò, cerò, scimòna e bovese aderfò ...
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Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] nell’espressione antifrastica importare assai «non importar nulla» (26), e come intensificatore (27):
(26) «M’importa assai dell’uovo», egli esclamò (Vasco Pratolini, Un eroe del nostro tempo)
(27) D’improvviso qualche cosa d’ignoto brillò nell’animo ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] », cupro- «rame», labio- «articolato con le labbra», longi- «lunghezza», maxillo- «mascella», oleo- «olio», ovo- / ovi- «uovo», pluvio- «pioggia», quadri- / quadru- «quattro», sono- «suono», ecc.
I prefissoidi più utilizzati anche nella formazione di ...
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uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo più sferica, ellissoidale o cilindrica,...
pelle
pèlle s. f. [lat. pĕllis]. – 1. a. In senso generico, organo di rivestimento esterno del corpo dell’uomo o degli animali, detta anche cute e facente parte, con i cosiddetti annessi cutanei, del sistema tegumentario: Palida ne la faccia,...