Uomo politico (Alessandria 1808 - Frosinone 1873). Esponente della sinistra al Parlamento piemontese e ministro, nel 1852 strinse un'alleanza parlamentare (il cosiddetto connubio) con Cavour. Ministro di Grazia e giustizia (1853) e dell'Interno (1855), promosse la legge sulla soppressione degli ordini religiosi contemplativi. Ministro degli Interni (1859-60) con A. Lamarmora, dopo l'unificazione fu ...
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RATTAZZI, Urbano
Raoul Antonelli
RATTAZZI, Urbano (Urbanino). – Nacque a Vercelli il 2 febbraio 1845 da Giacomo e da Marina Reggio.
Il padre era stato direttore della Cassa ecclesiastica di Alessandria [...] possessi dell’amministrazione della lista civile di Casa reale.
Le scelte professionali di Rattazzi furono sostanzialmente determinate dalla protettiva presenza dello zio Urbano a cui il giovane si legò da grande affetto e consuetudine come rivelato ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] papa a Roma. L’anno dopo, con la doppia elezione di Urbano VI e di Clemente VII, inizia lo scisma d’Occidente, che marzo 1862 - 8 dicembre 1862 Presidente U. Rattazzi; interno, U. Rattazzi; esteri, U. Rattazzi, G. Durando; grazia, giustizia e culti, ...
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Nacque il 10 agosto 1810 a Torino, capoluogo allora d'un dipartimento dell'impero napoleonico. Lo tenne a battesimo, per procura, e gli diede il nome, il principe Camillo Borghese, di cui suo padre, Michele, [...] con l'amico Michelangelo Castelli, fece pertanto eleggere alla presidenza della Camera, malgrado l'opposizione del d'Azeglio, UrbanoRattazzi, capo del centro sinistro, onde il ministero dovette dimettersi (16 maggio 1852). Nel rimpasto il C. fu ...
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Uomo di stato e patriota, nato il 13 gennaio 1813 a Mezzana Corti-Bottarone (Pavia) da un'agiata famiglia di agricoltori, morto a Stradella il 29 luglio 1887. Studente in legge all'università di Pavia, [...] dei capi dell'opposizione democratica, nelle cui file sempre militò, avendo per compagni di lotta Angelo Brofferio e UrbanoRattazzi. Dedicatosi al giornalismo, dopo aver collaborato alla Concordia, fondò con. Cesare Correnti e con altri il Progresso ...
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Fratello di Napoleone, nato ad Aiaccio il 21 marzo 1775, morto a Viterbo il 29 giugno 1840. Destinato dapprima alla vita militare, poi a quella ecclesiastica; fece i primi studî ad Autun, a Brienne e nel [...] ), e inoltre: Letizia (1804-1871), maritata nel 1821 al diplomatico irlandese T. Wyse (una delle sue figlie sposò UrbanoRattazzi), Giovanna (1807-1828), maritata nel 1827 al marchese Onorati, Maria (1818-74), moglie del conte Vincenzo Valentini, e ...
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Discendente da una delle più nobili famiglie toscane, nacque il 22 marzo 1837 a Firenze, dove passò i primi anni della giovinezza. Sposata nel 1854 al conte Francesco di Castiglione, addetto alla casa [...] aveva alla corte imperiale di Francia, fu in corrispondenza, oltre che col Cavour, anche con Vittorio Emanuele II, UrbanoRattazzi, Costantino Nigra, Thiers, il duca di Aumale e perfino con Pio IX. Ma improvvisamente, per cause tuttora sconosciute ...
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Leone XIII
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, un piccolo centro del Lazio meridionale, collocato sulle pendici dei monti Lepini. Figlio dell'agiato [...] lo Stato liberale, gli meritò anche lusinghieri giudizi da parte di qualificati esponenti della classe dirigente liberale. In particolare UrbanoRattazzi ebbe a definire il Pecci uomo "di un valore indiscutibile, di una grande forza di volontà e di ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] tensioni internazionali per conseguire finalmente l'indipendenza.
Tra i successori del Cavour alla presidenza del Consiglio UrbanoRattazzi sembrò subito il più adatto a gestire una poco chiara politica di compromesso con la Sinistra rivoluzionaria ...
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Bilancio e finanza pubblica
Vera Zamagni
Fra i compiti più ardui che i governi del nuovo Stato dovettero affrontare va annoverata la costruzione della finanza pubblica, la colonna su cui l’amministrazione [...] non venne però approvato. Fu così che la questione si trascinò fino all’estate del 1867, quando il 27 luglio, UrbanoRattazzi osservò alla Camera che non era più possibile procedere sulle strade già percorse:
L’onorevole Lanza [che aveva proposto un ...
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