ESTREMO
Dal punto di vista etimologico, estremo deriva dal latino extremus, superlativo di exter ‘che sta fuori’.
Il significato fa riferimento a ‘ciò che è o rappresenta il termine ultimo (in senso [...] più generali, più forti, più estremi, arrivarono anche fino a loro(A. Manzoni, I promessi sposi)
C’è chi usa estremo, di solito in tono scherzoso, anche al superlativo
Eppure, mica tutti hanno apprezzato, ieri, il bel gesto estremo, estremissimo ...
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Linguistica
Particella grammaticale che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, per identificarlo come essere od oggetto individuato ( a. determinativo o definito) o come essere [...] , t, c, v, b, d, g seguite da l o r); con qualche parola che comincia con pn- e ps-; d) nel plur. gli dei. Inoltre si usa lo nelle locuz. per lo più, per lo meno. Si usano il e i in tutti i casi non enumerati, e cioè: a) davanti a consonante semplice ...
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Filologo, linguista e critico letterario russo (Mosca 1896 - Boston 1982). Iniziatore del metodo formalista in critica letteraria, è da considerarsi anche fra i fondatori, con N. Trubeckoj, nel Circolo [...] . di Brno; fuggito al momento dell'invasione tedesca, riparò in Svezia, dove insegnò per qualche anno, e quindi negli USA, dove è stato successivamente (dal 1941) prof. alla Columbia University, alla Harvard University (dal 1949) e al Massachusetts ...
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Lingua internazionale pianificata, ideata dal medico polacco L.L. Zamenhof (che pubblicò la prima grammatica nel 1887), la più diffusa tra le lingue ausiliarie.
La grammatica dell’e. è caratterizzata [...] e tradotte ed è oggetto di studio e di pratica in un numero rilevante di istituti universitari in Europa, negli USA e in Cina.
La principale associazione internazionale è la Universala Esperanto Asocio, con sede a Rotterdam, che ha lo scopo ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] cambiamento linguistico e sociale. "Attraverso i neologismi, dunque, si può leggere in filigrana la storia della società che usa la lingua" (Marazzini 1994, p. 506).
Dopo una lunga parentesi, determinata dagli eventi della Seconda guerra mondiale, l ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] o pronominali (che vogliono l’ausiliare essere: partire → sono partito, arrabbiarsi → si è arrabbiato).
Coi verbi impersonali si usa essere (mi è sembrato giusto avvertirlo), ma nel caso dei verbi atmosferici si ha un’oscillazione: aveva nevicato ...
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MAIUSCOLE, USO DELLE
L’uso delle maiuscole è obbligatorio in una serie di casi.
• All’inizio di testo o di una sua parte (capitolo, paragrafo ecc.)
Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno [...] , il Savonese, il Palermitano
Invece con i nomi che indicano gli abitanti, in funzione sia di sostantivo, sia di aggettivo, si usa la minuscola
gli italiani, i tedeschi, i triestini
anche se con i nomi di popolazioni antiche o di tribù si può ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] è molto variegato. Nell’italiano popolare di un’ampia area dell’Italia centrale (Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo), soprattutto nel contado, si usa quasi soltanto il tu. A un livello più elevato, si conserva l’antico uso del voi, forma di cortesia (per ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] umano la cui descrizione è «qualcuno che fa X o che usa X»: per es., saldatore, montatore, conciatore, guidatore, ecc. In alcune varietà locali, poi, la stessa parola che si usa per l’agente si usa anche per il luogo: in romanesco antico, ad es., ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] settori specialistici e caratterizzato da una terminologia tecnica che spesso si discosta dal lessico comune o lo usa in accezioni particolari» (GRADIT, ad vocem). In parafrasi di questo tipo pare difficile evitare formulazioni tautologiche ...
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usa e getta
uṡa e gétta locuz. usata come agg., invar. – Nel linguaggio commerciale, detto di oggetti e prodotti destinati al consumo immediato e di cui ci si serve una volta sola e poi si buttano via: siringhe sterili, bicchieri, piatti e...