Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] che vivono fuori dallo Stato. Più ancora di quelli residenti nei paesi vicini, conta il nucleo che si è trasferito negli USA, poiché ha mantenuto vive la cultura e la lingua lituane; essi risiedono soprattutto nel triangolo che ha per vertici Boston ...
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Stato dell’Oceania, il cui territorio include tutta la sezione orientale della Nuova Guinea, l’Arcipelago di Bismarck con le isole dell’Ammiragliato, le Salomone settentrionali, le isole D’Entrecasteaux, [...] numerosi porti per i collegamenti con Australia, Nuova Zelanda e USA, e quelle aeree che si appoggiano per il traffico , intensificò le relazioni con l’Europa e gli USA, mentre la dura repressione indonesiana del movimento indipendentista papuano ...
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crèole, lìngue Lingue nate dall'ibridazione fra un idioma autoctono e uno importato da commercianti o colonizzatori. La linguistica ha mutuato dall’antropologia il significato originario di creolo per [...] , nell’Oceano Indiano (Seychelles, Maurizio, Isola della Riunione, Rodrigues). Quelle a base inglese si incontrano negli USA (dalla Florida alla Carolina del Sud), nell’Honduras Britannico, nelle Antille (Giamaica, Antigua ecc.), nelle Guiane ...
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La classe delle parole interrogative comprende aggettivi (tecnicamente, determinanti) e pronomi (tecnicamente, sostituti del nome) usati nelle interrogazioni dirette e indirette.
Le domande parziali o [...] miei libri vuoi?
Quanto interroga sulla quantità di un referente e si usa al singolare con nomi di massa (13 a.; ➔ massa, nomi 15) quanti di voi vogliono venire?
Quanto ha una forma elisa che si usa davanti a vocale o davanti a h:
(16) a. quant’è?
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Con il termine iato (lat. hiatus «apertura») si intende una sequenza di due vocali eterosillabiche, in cui cioè ciascuna delle due vocali mantiene il valore di nucleo sillabico (➔ sillaba): appare iato, [...] di analisi sarà di pertinenza della fonetica sintattica.
Nella metrica poetica (➔ metrica e lingua), per indicare lo iato si usa il termine dieresi (Beltrami 20024), che si applica sia a parole che nell’uso letterario ammettono la doppia sillabazione ...
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L’➔imperativo è il modo verbale (➔ modi del verbo) che esprime:
(a) il comando (impĕrĭum, in latino): torna indietro;
(b) il monito: pensa bene prima di agire;
(c) la preghiera: dacci oggi il nostro pane [...] , to’) non è che quel che resta dell’imperativo togli «prendi»; in alcune zone d’Italia al suo posto si usa tiè, anche questo imperativo tronco di tenere. Il diffuso insulto vaffanculo contiene, univerbato col resto, l’imperativo va’.
Gli imperativi ...
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Detto di lettera dell’alfabeto scritta o stampata nella forma ordinaria, in contrapposizione alla lettera grande o maiuscola.
Nella scrittura latina, per molti secoli rimasta di impianto maiuscolo sia [...] m. corsiva derivarono scritture altomedioevali, più o meno corsive, localizzate in determinate zone o centri scrittori, cui si usa dare la generica denominazione di precaroline (➔ carolina, scrittura). Con il diffondersi della m. carolina in tutta l ...
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Il termine plurale (dal lat. plurāle, neutro, da plūs, pluris col suff. -ālis) indica uno dei valori che può assumere la categoria grammaticale del ➔ numero in italiano, insieme al singolare. In altre [...] della seconda declinazione latina, come quelli indicanti parti del corpo: braccio → braccia < lat. brāchium → brāchiă (il plurale bracci si usa in senso figurato: i bracci di mare);
(b) i nomi che in latino erano neutri ma appartenevano ad altre ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] ; ➔ illocutivi, tipi) dell’enunciato. Il fenomeno è già attestato nel latino tardo: per es., Commodiano (III-V sec. d.C.) usa malus malus e malum malum, bonis bonis, bene bene, ecc.
La reduplicazione è frequente nel linguaggio infantile (si veda una ...
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I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] il Purillo (Ginzburg 1961: 65)
Per riassumere, andare si usa quando il soggetto del verbo è diverso dal parlante e dall’ascoltatore trova nel punto di arrivo del movimento e viceversa; si usa venire se il soggetto del verbo coincide con il parlante e ...
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usa e getta
uṡa e gétta locuz. usata come agg., invar. – Nel linguaggio commerciale, detto di oggetti e prodotti destinati al consumo immediato e di cui ci si serve una volta sola e poi si buttano via: siringhe sterili, bicchieri, piatti e...