di (de; si ha di per protonia sintattica; in composizione sempre de; nelle forme articolate il testo della Commedia a cura del Petrocchi reca sovente d'i, per cui vedi Introduzione 106 n.)
Tullio De Mauro
È [...] di lor vasello, 122 a guisa di lanterna, XXX 112 Tu di' ver di questo, XXXII 32 col muso fuor de l'acqua; Pg I 17 tosto ch'io usci' fuor de l'aura morta, VI 66 a guisa di leon quando si posa, 142 verso di te, XIII 102 lo mento a guisa d'orbo in sù ...
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estetica
Rosario Assunto
Diciamo e. di D. tutto l'insieme delle concezioni sul bello e sull'arte enunciate da D. stesso, oppure operanti all'interno della sua produzione e ricostruibili in maniera esplicita [...] / come a nessun toccasse altro la mente. / Noi eravam tutti fissi e attenti... (Pg II 112-118); ‛ Te lucis ante ' sì devotamente / le uscìo di bocca e con sì dolci note, / che fece me a me uscir di mente (VIII 13-15). E all'esperienza della fruizione ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] 17) Guarda piuttosto come ti sei sciupati gli occhi (ivi, p. 691).
Tra le scelte lessicali, notevoli capo, uscio, babbo «padre», piccino (nome), pinzo «punzecchiamento», seggiola.
La componente regionale e dialettale è misuratissima, essendo L’amica ...
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Troia
Antonio Martina
Città della Troade, ai piedi del monte Ida, tra i fiumi Scamandro e Simoenta. È così chiamata da Tros (o Troe), che diede il nome anche alla regione, la Troade, e Ilio da Ilo, [...] che andava ben oltre il fatto episodico, si può agevolmente rilevare se solo si considera Pd VI 6 vicino a' monti de' quai prima uscìo, e Antandro e Simeonta (v. 67; Mariotti, pp. 379-380 e 395), che, a parte l'aggiunta suggerita dal passo di Lucano ...
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gli (gl',, li, i, il, 'l,, l',, lo, la, le)
Riccardo Ambrosini
Le occorrenze delle forme atone del pronome di terza persona singolare e plurale che coincidono con le forme dell'articolo determinativo [...] 28 sono le attestazioni di le con valore di " a lei " (cfr. If III 55 dietro le venìa sì lunga tratta, Pg VIII 14 le uscio di bocca e con sì dolci note: sono rari i casi in cui uno dei pronomi qui studiati iniziano il verso, ma cfr., più oltre, If ...
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MARIANI, Pompeo
Rossella Canuti
– Nacque il 9 sett. 1857 a Monza da Martino, direttore insieme con Gaetano Pellegrino della scuola commerciale Mariani-Pellegrino, e da Giulia Bianchi, proveniente da [...] a tema religioso, dipinse un Cristo deposto come ex voto per la guarigione della moglie destinata alla cappella Araldi di Uscio (ubicazione ignota). Nel 1923 fu allestita una mostra antologica con 348 opere alla galleria Pesaro di Milano.
Il 25 genn ...
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BAGLIONI, Pandolfo
Roberto Abbondanza
Figlio di Oddo di Baglione, nacque a Perugia probabilmente nel 1343. Apparteneva al quartiere di Porta S. Pietro. Nel 1368, insieme al fratello Giovanni, seguì [...] che vennero massacrati in quel giorno furono i loro capi Pellino e Pandolfo Baglioni, il quale cadde, "a pie' dell'uscio suo", sul colle Landone dove era stato respinto, dopo che aveva cercato disperatamente di resistere con le armi nella piazza del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Considerato tra le voci più importanti della letteratura del Novecento e primo tra [...] d’amor proprio”.
Quando a Mosca nel 1963, dopo aver pubblicato numerose raccolte, la morte lo coglie di sorpresa sull’uscio di casa, in Turchia la sua opera è ancora bandita; nel resto del mondo ha però raggiunto una straordinaria diffusione ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] al mediocre fra Guglielmo da Pisa, esecutore di parte dell'arca di S. Domenico a Bologna e di un pulpito a Pistoia, ne uscì il nobile diffonditore dell'arte di Nicola a Roma, a Perugia, a Firenze, Arnolfo di Cambio (1232-1301), più fedele di Giovanni ...
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. Questo epiteto che significa "lo Svegliato, l'Illuminato" designa comunemente il Buddha storico, ma la dommatica degli stessi testi più antichi (Nikāya) sancisce la credenza ch'egli non fu il solo Buddha. [...] popolazione vivesse in istato di relativa agiatezza, sì che gli abitatori dei villaggi, "felici e contenti gli uni degli altri, stavano a uscio aperto palleggiando fra le mani i loro bambini". Ma già nel 400 d. C., a testimonianza di Fa Hian, l'uomo ...
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uscio
ùscio s. m. [lat. ōstium «porta, entrata», lat. tardo ūstium, affine a os oris «bocca, apertura»]. – 1. Sinon. di porta (apertura e serramento), usato ormai quasi esclusivam. in Toscana, dove indica in genere una porta di modesta apparenza...
usciata
s. f. [der. di uscio], tosc. – Colpo violento d’uscio che sbatte o viene sbattuto: si udì un’u.; chiuse la porta con un’u.; spesso come atto di rabbia o d’indignazione: fare, dare un’u. in faccia, sul muso, dietro le spalle a uno.