(dal lat. calendarium; fr. calendrier; sp. calendario; ted. Kalender; ingl. calendar).
Sommario: Generalità, p. 392; Il calendario dei primitivi, p. 393; Calendarî dell'America antica, p. 393; Calendarî [...] l'uso astronomico musulmano. Il divario fra i due usiè più apparente che reale; infatti, siccome i musulmani cominciano è indicato il cuculo, che compare in marzo o in aprile e talvolta in maggio, a seconda dei luoghi; così nelle antiche consuetudini ...
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L'albergo è la casa nella quale l'albergatore esercita la professione di dare alloggio e spesso di fornire anche il vitto ai viaggiatori, contro una rimunerazione in denaro.
Storia. - Se è vero che nel [...] come conveniente in sostituzione delle consuetudini domestiche tradizionali e di conseguenza ha praticamente avviato perfetta famigliarità con le principali lingue straniere e una buona conoscenza degli usie dei costumi dei paesi esteri. Il ...
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RODI (gr. ‛Ρόδος; lat. Rhodus; turco Radòs; A. T., 90)
Ardito DESIO
Arnaldo MOMIGLIANO
Ettore ROSSI
Giulio IACOPI
Pericle DUCATI
Giuseppe GEROLA
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È la maggiore fra le isole italiane del Mare Egeo [...] i magistrati proprî per funzioni econsuetudini di carattere sacrale (per maggiori e con grandi occhi tagliati a forma di mandorla. Coi vasi tipo Fichellura si giunge sin quasi alla fine del sec. VI a. C.; ma sono vasi destinati evidentemente agli usi ...
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È una costruzione elevata dall'uomo a scopo di abitazione, diversa nel materiale, nelle proporzioni o nella disposizione degli ambienti, nell'ornamento esterno come nell'arredamento interno, a seconda [...] circolare ed è quindi più proprio di genti che, pure stanziandosi, hanno serbato le consuetudini della vita nomade, e la casa servono ai più svariati usie soprattutto per custodire i prodotti agricoli e per riparare i veicoli e gli attrezzi: l' ...
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. Si dicono alimenti quelle sostanze che introdotte nell'organismo servono a sopperire al suo dispendio in forza viva, a fornirgli i materiali di riparazione e di accrescimento, se questo si verifica, [...] la facoltà di fissare temporaneamente, quando le circostanze locali e le consuetudini ne giustifichino la opportunità, mete o calmieri sui che distingue le diverse civiltà, è quello connesso con gli usie costumi alimentari: i popoli civilmente ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] sentire in tempo e in controtempo.
Due consuetudini comuni a tutti i riti orientali sono poi la nasalità e il tremolio. Nel storico, sorpassano decisamente gli altri e minori generi destinati a usi determinati e nati in cerchie più ristrette oppure ...
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OTTOMANO, IMPERO
Ettore Rossi
. Stato turco musulmano durato dal 1300 circa al 1922. Il nome di "Impero Ottomano" è dell'uso europeo; i Turchi chiamavano il loro stato devlet-i ‛aliyyeh-i osmāniyyeh [...] per invito degli stessi sovrani di Bisanzio, conoscevano luoghi ed usi ed erano preparati a sostituirsi agli antichi dominatori del paese. materia di statuto personale e negli affari religiosi secondo i canoni e le consuetudini delle loro comunità, ...
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È la scienza che studia i popoli componenti l'umanità attuale (contemporanea o storica) nella loro localizzazione, nelle reciproche relazioni, nelle manifestazioni della loro cultura materiale, sociale [...] , istituzioni militari, indovini, usi nel giuramento, metodi di sepoltura, consuetudini strane. Spesso, non sempre grande parte in queste spiegazioni: nel sistema filosofico di Posidonio il sole è il centro del mondo.
Da Posidonio in poi non si può ...
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Legislazione a tutela dei beni. - Tra i principi fondamentali della Costituzione repubblicana va certamente collocato quello della "tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione" [...] riti econsuetudinie quindi la rovina di una grande quantità di opere d'arte e di arredi, travolti dai furti e dai fenomeni a usi culturali e favorisce la cessione di b. culturali allo stato; non è tuttavia di facile applicazione perché non è stato ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] poesia, eloquenza, arte, storia, diritto, arte di governo, usie costumi dei varî popoli, ecc.), elevata dallo stato d'ancella, una serie di consuetudini giuridiche, che, da ultrabarbariche fattesi via via più civili, e affidate per secoli alla ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...