I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] con l'emanazione di un ordinamento interno e la fissazione degli usi del clero del capitolo di S. Marco Betto, Il capitolo della basilica di S. Marco in Venezia: statuti econsuetudini dei primi decenni del sec. XIV. In appendice: Un confronto con ...
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Legislazione e codificazione
Natalino Irti
La codificazione come forma storica di legislazione
La codificazione è una forma storica di legislazione. L'esperienza dei codici europei presuppone non soltanto [...] dello Stato. Il vario mondo, in cui confluivano eredità romanistiche, diritti territoriali, consuetudini agricole eusi mercantili, responsi di antichi giureconsulti e regole canoniche; tutto questo intreccio converge a mano a mano, per una sorta ...
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Imperi
Stefan Breuer
Concetto e tipologia
Definizione
Il termine 'impero' è usato in due accezioni. In quella più ampia, che è anche la più diffusa, esso designa una formazione in cui un gruppo politico [...] definita da Max Weber - una volta liberata dall'associazione troppo restrittiva con i concetti di usi, costumi, consuetudini, ecc. e ricollegata invece alle visioni del mondo per certi versi assai complesse delle grandi religioni - esprime ...
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Diritto romano in Cina
Sandro Schipani
Premessa
Dalla prima pagina del Milione di Marco Polo, apprendiamo che il Gran Khān aveva chiesto notizia dell’imperatore, «e che signore era, e di sua vita e [...] fu avviata la redazione del codice civile e, parallelamente, una grande indagine sugli usi presenti nella società. Nel 1911 il passare rapidamente da un corpo di tradizioni econsuetudini etiche e da un controllo sociale indifferenziato a un corpo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della codificazione
Riccardo Ferrante
Il termine codice si presta a una serie molto ampia di applicazioni e di torsioni semantiche. Dal 'codice genetico' in medicina al 'codice a barre' [...] dal Volksgeist, dallo 'spirito del popolo', da usie credenze popolari poi rielaborati dai giuristi, intesi nel il ricorso ponderato alla tradizione romanistica e alle consuetudini, la valutazione della dottrina europea e in genere la volontà di non ...
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Guido Alpa
Abstract
Secondo la concezione formalista del diritto, l’ordinamento giuridico si compone di diverse branche: le regole che riguardano i rapporti tra i privati compongono il diritto privato [...] singoli che non rivestono alcun ruolo pubblico, per spontanea osservanza (usi o consuetudini), come facenti arte di un ‘tutto’ che ha una natura organica, una struttura e una compattezza, una sua propria completezza.
La nozione di ‘ordinamento ...
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FOGGI, Francesco
Paolo Comanducci-Carlo Fantappiè
Nacque a Livorno il 15 ag. 1748 da Anton Domenico, di origine fiorentina, e da Maria Giovanna Michelucci di Livorno (Livorno, Arch. della Curia vescovile, [...] l'organizzazione e le consuetudini dell'ateneo, e in una seconda l'elenco dei rettori e del personale docente e ausiliario (cfr i nuovi usi, e tutte regolar le presenti pratiche sul gusto de' primi tempi". Altra preoccupazione del F. è di aggiungere ...
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LAMBERTINI, Cesare
Filippo Crucitti
Nacque a Trani nel 1475 da Pietro e da Nenna Bonismiro.
Il padre proveniva da un ramo di un illustre casato bolognese trapiantato in Puglia e appartenente a quella [...] regolavano il funzionamento delle organizzazioni mercantili e artigianali della città, sui "seggi" della nobiltà, sugli usie le consuetudini che riguardavano i matrimoni e le doti, i rapporti di parentela e i funerali, le questioni patrimoniali, le ...
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Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] e abitualmente in uso, l’adulterio era severamente punito e il marito poteva ripudiare la moglie. Il diritto e le consuetudini casa del marito. Tra gli usi più caratteristici era la focaccia di sesamo, simbolo di fecondità e, in Atene, l’offerta di ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] o un grave spargimento di sangue, se venga destinata ad usi empî o indecorosi, se vi vengano sepolti infedeli o scomunicati: d'altronde ai canoni 4 e 5 fa salvi i diritti quesiti, i privilegi e le consuetudini centenarie contrarie al Codex ma ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...