ANSEATICHE, Città
G.P. Fehring
Città dell'Europa settentrionale che nel Medioevo furono caratterizzate dapprima dall'associazione cooperativa dei loro mercanti all'estero (Hansa dei mercanti) e in seguito [...] su insediamenti precedenti, il formale conferimento del diritto civico, la 'locazione', non costituì l'esordio dell' . 1260), non poté svilupparsi nei territori in cui prevaleva l'uso del laterizio. Solo intorno al 1400 emerse a Lubecca, con Johannes ...
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CAMPANILE
D. Gillerman
Il termine c. nella lingua italiana designa in genere la torre campanaria, ma viene anche usato con riferimento a torri di vario tipo, con o senza campane, mentre in altre lingue [...] con il rivestimento decorativo di tipo toscano l'uso di derivazione lombarda dell'apertura progressiva delle finestre dal , e con esse i c., divennero simbolo dell'orgoglio civico: attentamente difese dai cittadini, esse erano oggetto di vendette ...
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TERRACINA
A. Bonanni
(Tarracina nei docc. medievali)
Città del Lazio meridionale (prov. Latina), che occupa il centro del golfo esteso dal monte Circeo a Gaeta e che costituì nell'Antichità il passaggio [...] Roma (Christie, Rushworth, 1988). Tale apparato difensivo rimase in uso sino alla fine del sec. 18°, quando il cammino guardia dei nodi stradali: esempio ne è la c.d. torre civica o torretta o torre dei Rosa, la cui costruzione, risalente alla fine ...
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DEGRASSI, Attilio
Daniele Manacorda
Nacque a Trieste il 21 giugno 1887, unico figlio di Giuseppe e di Antonia Marchetti, entrambi nativi di Isola d'Istria, luogo di origine della famiglia (sul cognome [...] , nonché dell'amicizia dello Sticotti, da tempo direttore del Civico Museo di storia ed arte della città. Nel 1926 entrò di scrittura, con particolare attenzione critica alla paleografia e all'uso dei formulari - momenti in cui la produzione del D. ...
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DUCATI, Pericle
Nicola Parise
Nacque a Bologna l'ii luglio 1880 in una famiglia di origine trentina, da Angelo, avvocato, e da Efisa Mazzetti. Compiuti gli studi classici, si laureò in lettere nell'ateneo [...] e ad assumere, nel 1921, la direzione del Museo civico.
A Bologna fu portata a compimento la Storia della ceramica 95). Un disegno dell'Arte di Grecia e di Roma, concepito "ad uso delle scuole e delle persone colte * e pubblicato a Torino nel 1924, ...
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NOLI
A. Frondoni
(Neapolis, Naboli nei docc. medievali)
Cittadina della Liguria, situata sulla riviera di Ponente (prov. Savona), N. conserva in gran parte intatto uno dei centri storici medievali più [...] sovrappose in quest'epoca un'estesa necropoli medievale, che rimase in uso sino al 16° secolo. La nuova chiesa, dedicata a s. torre del Comune, che rappresenta, con il palazzo civico, il più importante monumento pubblico del centro storico medievale ...
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Ampolla
V. Ascani
Recipiente realizzato in materiali diversi (principalmente metalli, vetro o terracotta), di forma globulare e di ridotte dimensioni (cm. 6-10 di diametro maggiore), provvisto di un [...] a. erede di quella classica, soprattutto in vetro e per uso comune. Queste, di norma a fondo piatto per essere poggiate .
P. Porta, Le ampolle inedite di S. Mena conservate al Museo Civico Archeologico di Bologna, Carrobbio 6, 1980, pp. 301-310.
P. ...
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TUSCANIA
P. Rossi
(lat. Tuscana; dal sec. 14° fino al 1911 Toscanella)
Cittadina del Lazio settentrionale, in prov. di Viterbo, situata su uno sperone tufaceo sopra il fiume Marta.
T. fu un importante [...] pressi del moderno teatro comunale), dove viene localizzato il centro civico medievale con la prima sede comunale, documentata dal 1263. A soluzioni icnografiche (pianta a T), architettoniche (uso nel campanile della volta a crociera non costolonata ...
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CRESPELLANI, Arsenio
Benedetto Benedetti
Nacque a Modena il 14 dic. 1828 dall'avvocato Geminiano, di Savignano sul Panaro, e da Maria Messori, modenese.
Il luogo di origine della famiglia - un agiato [...] all'importantissima raccolta archeologica di famiglia da lui donata al Museo civico di Modena nel 1879.
Morì a Modena il 14 marzo 1900 in uso nella pubblicazione dei reperti archeologici sempre accuratamente descritti e datati mediante l'uso oculato ...
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CONIO
L. Travaini
Con il termine c. si designa uno strumento usato per la lavorazione delle monete, consistente in un blocchetto di metallo che reca incisa in cavo su un'estremità la figurazione e/o [...] , tav. CXXII, nrr. 5-6; G. Cencetti, Sigilli medievali italiani del museo civico di Bologna, Atti Memorie Romagna, n.s., 3, 1951-1953, pp. 439-512 tecnica di produzione dei c. e al loro uso. La condizione e posizione sociale degli incisori variavano ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, come affinamento della sensibilità, come correzione...