Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Patrizi
Elisabetta Scapparone
Sul piano storiografico, la figura di Francesco Patrizi appare ormai del tutto emancipata dal giudizio impietoso e liquidatorio inaugurato da Giordano Bruno (uno [...] e spesso arbitrarie – dell’ordine politico.
In una forma estremamente problematica, che l’usodella forma dialogica e della natura e dellaragione. Se le prime generazioni di allievi riuscirono a mantenere ampi margini di autonomia e spirito critico ...
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DE MAURO, Tullio
Federico Albano Leoni
Nacque a Torre Annunziata (Napoli) il 31 marzo 1932, da Oscar, chimico e farmacista, originario di Foggia, e da Clementina Rispoli, napoletana, di formazione [...] ) «un’analisi rispettosamente ma fermamente criticadelle idee e teorie linguistiche di libri contengono anche, in nuce, le ragioni per cui la voce di De Mauro Roma 1998.
Gradit - Grande Dizionario italiano dell’uso, ideato e diretto da T. De Mauro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo scetticismo moderno ha caratteri diversi da quello antico, anche se trae impulso dalla [...] non usa mai il termine “fenomeno”, che non è ancora in uso nelle lingue moderne, ma al suo posto si serve del termine critiche degli ambienti calvinisti) Bayle sottolinea la funzione apologetica dello scetticismo, in quanto rinuncia alla ragione ...
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BAJ, Enrico
Federica De Rosa
Nacque a Milano il 31 ottobre 1924, primogenito di Angelo e di Maria Luisa Rastelli, entrambi ingegneri. Il padre proveniva da una famiglia milanese di costruttori; la [...] ’esperienza atomica. La verità sull’uso devastante dell’atomo si rivelò in lavori in manifesto Contro lo stile, sottoscritto da molti scrittori, critici e artisti, come Manzoni, Arman e Klein; ° maggio 1982 al palazzo dellaRagione di Mantova. Per l’ ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Cattaneo
Arturo Colombo
Intellettuale tra i più brillanti e acuti del suo secolo, Carlo Cattaneo difese con fermezza e perseveranza la facoltà di ogni popolo di autodeterminarsi e guadagnarsi [...] dipendenza, a una larga padronanza delle cose proprie, a un più libero usodellaragione e della volontà nei proprii affari. Questo F. Alessio, Il concetto di scienza in Cattaneo, «Rivista critica di storia della filosofia», 1970, 2, pp. 127-34.
N. ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] errori, pregiudizi, passioni nefaste bisogna fare buon usodellaragione. Come si vede il C. attua in ital., in Civiltà moderna, XIII (1941), pp. 403-11; G. Rossi, M. C. critico e poeta, s. l.1943; S. Romagnoli, M. C. politico, in Belfagor, III ( ...
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BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] della letteratura europea, di illustrazione dei motivi criticidella cultura moderna e della essenza naturalmente "popolare" delladelle Scuole elementari, gli Elementi di storia moderna ad usodelle private ragioni affettive sia quelle della salute ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Kant si pone come cerniera tra due secoli, non solo nel senso che cerca [...] l’intelletto s’indirizza);
2) come logica dell’uso particolare dell’intelletto, che contiene le regole per pensare che determina che cosa sia bene e che cosa sia male (Criticadellaragion pratica I, 1, 2). La volontà buona non è quella che ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] della sua rivista «La critica») aveva prodotto una generale perdita d’importanza di questo genere di produzioni e anche dellauso ritenuto sempre più di ragione Ilaria (1993), I giornali e l’italiano dell’uso medio, «Studi di grammatica italiana» 15, ...
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GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] buon occhio l'uso incontrollato del colore, ricorrente delle cucitrici e delle nature morte, suscitò l'interesse dellacritica, da di M. Calvesi, Palermo 1985; G. a Genova nel nome DellaRagione (catal., Genova), a cura di L. Caprile, Milano 1985; ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...