Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Cattaneo
Arturo Colombo
Intellettuale tra i più brillanti e acuti del suo secolo, Carlo Cattaneo difese con fermezza e perseveranza la facoltà di ogni popolo di autodeterminarsi e guadagnarsi [...] dipendenza, a una larga padronanza delle cose proprie, a un più libero usodellaragione e della volontà nei proprii affari. Questo F. Alessio, Il concetto di scienza in Cattaneo, «Rivista critica di storia della filosofia», 1970, 2, pp. 127-34.
N. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bernardino Telesio
Alessandro Ottaviani
Se non si rinviene immediatamente una schietta componente politica nel pensiero telesiano, il tentativo di scardinare i principi della filosofia naturale di Aristotele [...] e il bisogno di compenetrarlo della sua ragione, è un mondo ormai Telesio al cardinale Flavio Orsini, «Giornale criticodella filosofia italiana», 1993, 72, 3, p dell’Illuminismo. L’usodella filosofia è concepito da Genovesi a vantaggio della ...
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DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] inviò a Torino un saggio Sull'origine, uso ed abuso delle idee nel ragionare, il cui testo si conservava ancora dei testi salienti, tra Rinascimento e Illuminismo, della tradizione di metodologia criticadella storiografia, e l'attenzione su di essa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Gentile
Maurizio Torrini
Protagonista con Benedetto Croce del rinnovamento culturale dell’inizio del 20° sec., Giovanni Gentile conquistò nel primo dopoguerra una fisionomia propria, nella [...] criticodella filosofia della storia che ne garantisse l’attuazione, ne veniva salvaguardato l’usodella nazionalità della filosofia, il percorso dellaragione nel suo affrancarsi dalla fede, l’affermazione dei diritti dello Stato nei confronti della ...
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CARLINI, Armando
Claudio Del Bello
Nacque a Napoli il 9 agosto del 1878 da Clemente e da Teresa Guglielmini, ma rimase completamente estraneo all'ambiente culturale napoletano dal momento che la sua [...] religioso". Ne usò nel 1896 per ragione nel pensiero di A. C., in Civiltà cattolica, 20 ag. 1960, pp. 373-383; A. Guzzo, A. C., in Filosofia (1960), I, pp. 126-137; V. Sainati, Aspetti e problemi dello spiritualismo di A. C., in Giornale criticodella ...
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Protagonista dell’Illuminismo
Geniale e versatile scrittore dell’Illuminismo francese, François-Marie Arouet detto Voltaire praticò, per oltre un sessantennio e con costante successo, i più vari generi [...] pratiche della devozione cattolica e poté osservare l’uso mondano della religione ricerca storica, all’analisi criticadella Sacra Scrittura, alla del Dizionario filosofico, con il sottotitolo La ragione in ordine alfabetico, in cui si passano ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] periodizzante, il termine R. è entrato nell’uso italiano piuttosto tardi (nel 16° sec. un tempo, corale e sempre più criticamente storicizzata, e perciò né passivamente subita né delleragionidella polemica e del rifiuto, con il chiarirsi della ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] uso. L'idea della necessità di una "indagine pregiudiziale sui poteri e gli oggetti dell'intelligenza umana" si era presentata a L. già nel 1671 e, svolta, quell'idea diventò l'Essay concerning human understanding, la prima indagine criticadella ...
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Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] dellaragione umana costituisce ancor oggi un’acquisizione essenziale della coscienza giuridica occidentale. Il r. costituì il presupposto concettuale della codificazione ottocentesca del diritto positivo.
Filosofia
Il termine r. entra nell’uso ...
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scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] e con esiti talora diversi: la criticadella scienza e della conoscenza umana si prestava a essere utilizzata e come presupposto per una nuova teoria dellaragione, capace di costruire, nel suo uso empirico, un sapere descrittivo, storico, sempre ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...