laisser faire (laisser faire, laisser passer)
Matteo Pignatti
laisser faire (laisser faire, laisser passer) Espressione francese («lasciar fare, lasciar passare») attribuita all’economista J.-C.-M.-V. [...] del mercato. L’espressione fu ripresa con forza, tra gli altri, da J. Bentham, fondatore della scuola dell’utilitarismo (➔). Smith tuttavia non utilizzò mai questo termine; anzi, pose in evidenza il pericolo dell’emergere di pratiche collusive tra ...
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LIBERALISMO
Ugo Spirito
. Per intendere compiutamente il liberalismo è necessario distinguerne un significato più lato, di natura speculativa, e uno più ristretto, specificamente politico. Se ci si [...] verso, si pongono, sia pure senza consapevolezza, le premesse del socialismo marxista: e in ogni caso si supera l'utilitarismo astratto della scuola classica e s'intravvede la necessità di sollevare l'economia all'etica. L'ideale educativo, infine ...
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La grande scienza. Bioetica
Eugenio Lecaldano
Bioetica
La bioetica può essere intesa come l'insieme delle riflessioni sui problemi etici che accompagnano le scelte umane nelle situazioni che influenzano [...] Richard M. Hare (1993), il quale ha fatto valere per i problemi bioetici un impasto molto complesso di utilitarismo e principio di universalizzabilità di derivazione kantiana. L'impostazione utilitaristica si è spesso caratterizzata per una sorta di ...
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Filosofia e società
Carlo Augusto Viano
I termini del problema
Se si considera la filosofia come una forma di sapere, simile alla matematica o alle scienze della natura, il rapporto con la società potrebbe [...] della filosofia in questi movimenti non era sempre la stessa e non era sempre ben definita: più vaga per gli utilitaristi, che collocavano al primo posto la 'scienza della società', più netta per i positivisti che, anch'essi, pretendevano di ...
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BRUSTOLON, Giandomenico
Alberto Postigliola
Nacque a Venezia nel 1747 da Giovanni Battista, di "onesta famiglia" originaria del Cadore. Mostrò precoce predisposizione allo studio delle scienze e alla [...] egli sa conciliare con la condanna di ogni uso "critico" del concetto di stato di natura e di ogni utilitarismo non mediato da una visione religiosa della vita. Fondamentalmente antilluministica è la sua concezione: il popolo deve restare ignorante ...
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Economista e filosofo ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1929 - ivi 2000). Vincitore del premio Nobel nel 1994 (con J. Nash e R. Selten) per la sua "analisi pionieristica degli equilibri nella [...] delle preferenze morali dell'individuo con quelli universalistici derivanti dai principi di razionalità e utilità sociale (utilitarismo delle regole).
Opere
Tra le sue pubblicazioni si segnalano: Essays on ethics, social behavior, and scient ...
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JHERING, Rudolf von
Felice Battaglia
Giurista, nato ad Aurich (Ostfriesland) il 22 agosto 1818, morto a Gottinga il 17 settembre 1892. Compiuti gli studî universitarî a Heidelberg, Monaco, Gottinga, [...] e a tentare più vaste sintesi. Nacque così l'opera Der Zweck im Recht (Lipsia 1877-1883). L'utilitarismo razionalistico, che nasce dalle premesse teleologiche, si rivela costruttivamente debole, e la sociologia spesso soffoca l'esigenza giuridica ...
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Individualismo metodologico
Raymond Boudon
Introduzione
L'espressione 'individualismo metodologico' indica in forma sintetica un concetto generale proprio delle scienze sociali; in una parola, indica [...] appare pertinente nel caso dell'economia, essa non è tuttavia ineluttabile: tra l'individualismo metodologico e l'utilitarismo non esiste alcun rapporto d'implicazione reciproca. Questo aspetto è stato analizzato con estrema chiarezza da alcuni ...
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Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] l’i. di perseguire il proprio interesse per assicurare il massimo benessere della collettività. Razionalismo, giusnaturalismo e utilitarismo confluiscono in questa concezione, che in realtà i classici intesero meno drasticamente di quanto sia stato ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] la stessa argomentazione che svolge Moore nei suoi Principia ethica (1903) relativa al fatto che il limite teorico dell'utilitarismo morale consiste nel fatto di predicare un'evidenza cognitiva del fatto che l'utilità, o il bene del maggior numero ...
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utilitarismo
s. m. [der. di utilitario]. – Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale e il fondamento dei valori; già presente nel mondo greco, si definisce tuttavia nel sec. 18° e trova in Jeremy Bentham...