Problemi bioetici e alternative etiche
Carlo Augusto Viano
(Dipartimento di Discipline Filosofiche, Università degli Studi di Torino, Torino, Italia)
La bioetica è il tentativo di elaborare indirizzi [...] però fatto della vita un bene in sé, un dono divino, da accettare quale che sia il suo contenuto. Invece l'utilitarismo ha respinto l'idea che le sofferenze abbiano un significato in se stesse: il singolo è completamente padrone della propria vita ...
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Harsanyi, John Charles (propriamente Janos Karoly)
Harsányi, John Charles (propriamente János Károly) Economista e filosofo ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1929 - ivi 2000). Professore [...] preferenze morali dell’individuo con quelli universalistici derivanti dai principi di razionalità e utilità sociale (utilitarismo delle regole). Opere principali: Games with incomplete information played by ‘Bayesian’ players (1967-68); Rational ...
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FERRETTI, Augusto
Nacque a Roma il 21 ag. 1845 ed entrò nella Compagnia di Gesù il 5 nov. 1862.
In questo periodo si assisteva in Italia ad una ripresa del pensiero tomista con vari centri di irradiazione [...] fu determinante per la sua preparazione filosofica, permettendogli di studiare il pensiero etico inglese e, in special modo, l'utilitarismo nelle sue più attuali formulazioni. Da questo momento i suoi interessi si rivolgeranno al problema morale e l ...
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radicalismo
Con riferimento alla storia parlamentare europea, il r. è la tendenza «democratica» del liberalismo europeo che nello schieramento parlamentare dei partiti liberali ha tenuto sempre la sinistra. Il [...] di J. Bentham e J. Stuart Mill, che sostenne, applicando alla politica e all’economia i principi dell’utilitarismo, un programma di riforme sociali dirette all’allargamento della partecipazione popolare alla vita politica, una più equa distribuzione ...
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Filosofo statunitense del diritto e della politica, nato a Worcester (Mass.) l'11 dicembre 1931. Compiuti gli studi alla Harvard University e a Oxford, dal 1969 è professore di Jurisprudence nell'università [...] degli anni Settanta e Ottanta con una concezione volta a superare l'alternativa allora dominante tra contrattualismo e utilitarismo, opponendosi alle definizioni di giustizia in termini di consenso e di utilità e individuando nella capacità di ...
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intuizionismo
Termine con cui si designano quelle concezioni che non solo riconoscono una funzione all’intuizione, ma rivendicano a essa un ruolo privilegiato. Di i. si è così parlato a proposito della [...] anglosassone la teoria di Sidgwick, Moore, H. Prichard, W. D. Ross e A. Ewing, che, contro la tendenza dell’utilitarismo inglese a considerare la morale come una parte della scienza, ne afferma invece l’autonomia riconoscendo nell’intuizione la forma ...
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TESTA, Alfonso
Guido Calogero
Filosofo, nato a Borgonovo presso Piacenza nel 1784, morto a Piacenza nel 1860. Studiò nel collegio Alberoni di quest'ultima città, donde uscì ordinato prete nel 1807; [...] ); uno prevalentemente soggettivistico e scettico, documentato dalla Filosofia della mente (ivi 1836), che confuta il sensismo e l'utilitarismo dell'opera precedente, e da Il nuovo saggio sull'origine delle idee dell'abate Rosmini esaminato (ivi 1837 ...
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BECCARIA, Cesare
Franco Venturi
Nacque a Milano il 15 marzo 1738 dal marchese Giovanni Saverio e da Maria Visconti di Saliceto. Suo padre discendeva da un ramo di illustre famiglia pavese, che aveva [...] a P. Verri il Contrat social di J.-J. Rousseau. Insieme essi cercavano in Helvétius e negli Scozzesi le radici di quell'utilitarismo che fin dal 1763 nel suo Discorso sulla felicità P. Verri aveva espresso nella formula: "Felicità pubblica o sia la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] Panormita, furono anche censori, nel dialogo De vitae felicitate, del De vero falsoque bono, la più ampia professione del suo utilitarismo; e lo stesso può essere detto di Bartolomeo Sacchi detto il Platina, che a Valla contrappose il suo De falso ac ...
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HUTCHESON, Francis
Guido Calogero
Filosofo inglese, nato a Drumalig (Irlanda) l'8 agosto 1694, morto a Glasgow nel 1746. Dopo avere studiato dal 1710 al 1716 all'Università di Glasgow, si stabilì a [...] , il cui nome è infatti, già nel sottotitolo del primo saggio, posto a segnacolo in vessillo contro l'utilitarismo egoistico di Bernardo di Mandeville. Dello Shaftesbury H. sviluppa tanto l'idea generale della connessione dei valori etici con ...
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utilitarismo
s. m. [der. di utilitario]. – Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale e il fondamento dei valori; già presente nel mondo greco, si definisce tuttavia nel sec. 18° e trova in Jeremy Bentham...