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Chimico, filosofo, teologo (Bristel Fieldhead, Inghilterra, 1733 - Northumberland, Pennsylvania, 1804). Compì gli studî in parte come autodidatta, in parte (dal 1752) nella Dissenting Academy, [...] storici come Essay on the first principles of gouvernement (1768), opera, quest'ultima, verso la quale il teorico dell'utilitarismo ottocentesco J. Bentham dichiarerà il proprio debito. In filosofia entrò in polemica con Th. Reid, J. Oswald e J ...
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FERRETTI, Augusto
Nacque a Roma il 21 ag. 1845 ed entrò nella Compagnia di Gesù il 5 nov. 1862.
In questo periodo si assisteva in Italia ad una ripresa del pensiero tomista con vari centri di irradiazione [...] fu determinante per la sua preparazione filosofica, permettendogli di studiare il pensiero etico inglese e, in special modo, l'utilitarismo nelle sue più attuali formulazioni. Da questo momento i suoi interessi si rivolgeranno al problema morale e l ...
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BECCARIA, Cesare
Franco Venturi
Nacque a Milano il 15 marzo 1738 dal marchese Giovanni Saverio e da Maria Visconti di Saliceto. Suo padre discendeva da un ramo di illustre famiglia pavese, che aveva [...] a P. Verri il Contrat social di J.-J. Rousseau. Insieme essi cercavano in Helvétius e negli Scozzesi le radici di quell'utilitarismo che fin dal 1763 nel suo Discorso sulla felicità P. Verri aveva espresso nella formula: "Felicità pubblica o sia la ...
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Filosofo scozzese (n. Glasgow 1929). Docente in numerosi atenei, si è occupato principalmente di filosofia morale e politica, di storia della filosofia e di teologia; ha approfondito in particolare il [...] argomenti a favore di un'etica "comunitaria" che, a differenza dei modelli astratti elaborati dall'utilitarismo e dal neocontrattualismo, individua i principi eticamente rilevanti nella concreta comunità di appartenenza dei singoli individui ...
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Filosofo statunitense del diritto e della politica, nato a Worcester (Mass.) l'11 dicembre 1931. Compiuti gli studi alla Harvard University e a Oxford, dal 1969 è professore di Jurisprudence nell'università [...] degli anni Settanta e Ottanta con una concezione volta a superare l'alternativa allora dominante tra contrattualismo e utilitarismo, opponendosi alle definizioni di giustizia in termini di consenso e di utilità e individuando nella capacità di ...
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Filosofo ed economista (Northwater Bridge, Angus, 1773 - Londra 1836). Studiò a Edimburgo, poi a Londra, dove dal 1808 strinse stretti rapporti di amicizia con J. Bentham, con il quale collaborò nella [...] of the human mind, 2 voll., 1829; A fragment on Mackintosh, 1835). Sulla base di questo associazionismo, M. riformava l'utilitarismo etico di Bentham: là dove Bentham aveva ammesso come unico movente dell'azione la ricerca egoistica dell'utile, M ...
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RESCHER, Nicholas
Antonio Rainone
Storico della logica e filosofo della scienza tedesco naturalizzato statunitense, nato a Hagen (Renania Settentrionale-Vestfalia) il 15 luglio 1928. Negli Stati Uniti [...] nella scienza e sulla razionalità.
R. si è interessato anche di etica, criticando le varie versioni contemporanee dell'utilitarismo (che si basano solitamente sulla teoria della scelta razionale) e schierandosi a favore di un'etica normativa basata ...
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Scrittore inglese, nato a Oxford il 25 agosto 1949, figlio di Kingsley A., uno dei padri della letteratura 'arrabbiata' degli anni Cinquanta. Critico letterario presso il settimanale The Observer (1971), [...] 1991; trad. it. 1993), The information (1995; trad. it. 1996) sono tutte metafore del mondo moderno dominato dall'utilitarismo e dalla minaccia nucleare.
Il tema della minaccia nucleare lo ossessiona, come appare dall'introduzione sugli armamenti che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pur se autore di numerose pubblicazioni in diversi campi della scienza del diritto (diritto romano, processuale, civile, commerciale, internazionale), ma anche della storia e politica internazionale, Emilio [...] fino al 1943-44. Vicino al regime fascista, seppur criticamente e da ‘buon europeo’, nemico dell’utilitarismo angloamericano e del materialismo sovietico, nel periodo 1936-37 insegna ripetutamente all’estero (Svizzera, Germania, Olanda, Austria ...
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BARONCINI (Baroncino), Giuseppe
Enzo Noè Girardi
Visse nella prima metà del sec. XVI. Il Crescimbeni lo ritenne faentino, ma già il Mazzuchelli lo disse lucchese, e che fosse tale risulta dalle stampe [...] più riconoscenti", al delicato e leale sentimento amoroso di quattro giovani, si contrappongono le pronte voglie e il crudo utilitarismo di una serva, di una mezzana, di un frate intrigante; e all'idealismo petrarcheggiante degli uni, gli osceni ...
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utilitarismo
s. m. [der. di utilitario]. – Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale e il fondamento dei valori; già presente nel mondo greco, si definisce tuttavia nel sec. 18° e trova in Jeremy Bentham...