FERRETTI, Augusto
Nacque a Roma il 21 ag. 1845 ed entrò nella Compagnia di Gesù il 5 nov. 1862.
In questo periodo si assisteva in Italia ad una ripresa del pensiero tomista con vari centri di irradiazione [...] fu determinante per la sua preparazione filosofica, permettendogli di studiare il pensiero etico inglese e, in special modo, l'utilitarismo nelle sue più attuali formulazioni. Da questo momento i suoi interessi si rivolgeranno al problema morale e l ...
Leggi Tutto
BARONCINI (Baroncino), Giuseppe
Enzo Noè Girardi
Visse nella prima metà del sec. XVI. Il Crescimbeni lo ritenne faentino, ma già il Mazzuchelli lo disse lucchese, e che fosse tale risulta dalle stampe [...] più riconoscenti", al delicato e leale sentimento amoroso di quattro giovani, si contrappongono le pronte voglie e il crudo utilitarismo di una serva, di una mezzana, di un frate intrigante; e all'idealismo petrarcheggiante degli uni, gli osceni ...
Leggi Tutto
BRUSTOLON, Giandomenico
Alberto Postigliola
Nacque a Venezia nel 1747 da Giovanni Battista, di "onesta famiglia" originaria del Cadore. Mostrò precoce predisposizione allo studio delle scienze e alla [...] egli sa conciliare con la condanna di ogni uso "critico" del concetto di stato di natura e di ogni utilitarismo non mediato da una visione religiosa della vita. Fondamentalmente antilluministica è la sua concezione: il popolo deve restare ignorante ...
Leggi Tutto
CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] la stessa argomentazione che svolge Moore nei suoi Principia ethica (1903) relativa al fatto che il limite teorico dell'utilitarismo morale consiste nel fatto di predicare un'evidenza cognitiva del fatto che l'utilità, o il bene del maggior numero ...
Leggi Tutto
GUASTELLA, Cosmo
Angela Taraborrelli
Nacque a Misilmeri, in provincia di Palermo, il 28 genn. 1854 da Vincenzo, farmacista, e da Marianna Piazza. Compì gli studi secondari nel regio liceo Vittorio Emanuele [...] così relativamente alla terza parte, perché, fatta eccezione per il corso di filosofia morale tenuto per incarico e dedicato all'utilitarismo e all'esame della concezione metafisica di bene assoluto, e tranne qualche cenno in altri scritti, il G. non ...
Leggi Tutto
BALDACCHINI GARGANO, Francesco Saverio
Mario Quattrucci
Nacque a Barletta il 22 apr. 1800 da Giuseppe e Giovanna Vecchioni; compì gli studi letterari e filosofici a Napoli, dove, morto il padre, si [...] (1835), il B. sviluppa il concetto vichiano dell'autonomia della fantasia, con una acuta critica dell'utilitarismo estetico; pur essendo convinto assertore dell'importanza della tradizione classica, egli elabora una originale teoria sulla ispirazione ...
Leggi Tutto
CAPONE, Gaspare
Paolo Mari
Nacque a Napoli l'11 apr. 1767, in una ricca e illustre famiglia di giuristi. Il padre Nicola lo indirizzò agli studi umanistici, che svolse sotto la guida dell'abate Foti; [...] sullo studio dei fatti di coscienza.
Nel pensiero del C., sotto molti aspetti eclettico, confluiscono sia l'utilitarismo del Bentham, sia il sensismo del Condillac, di cui egli peraltro opera unastrenua difesa contro le degenerazioni materialistiche ...
Leggi Tutto
D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] forza unica base del diritto pubblico, il professore padovano non faceva che ricalcare vecchie teorie, ultime l'utilitarismo benthamiano, e il sansimonismo negato dai suoi stessi seguaci che per spiegare le passioni generose avevano dovuto approdare ...
Leggi Tutto
CARRARA, Francesco
Aldo Mazzacane
Nacque a Lucca il 18 sett. 1805 da Giambattista, ingegnere, e da Chiara Chelli. Figlio unico di una famiglia borghese piuttosto agiata, compì gli studi con maestri [...] ., pp. 40 ss.).
La sua opposizione alla pena di morte aveva dunque radici sostanzialmente diverse da quelle tipiche dell'utilitarismo tardosettecentesco: in una lettera al Tolomei del 14 sett. 1866 il C. scriveva: "ella però le si mostra contrario ...
Leggi Tutto
PEPE, Gabriele
Mauro Moretti
PEPE, Gabriele. – Nato a Monopoli (Bari) il 4 dicembre 1899, secondogenito di Ludovico e di Gemma Gatti. Il padre, di origini modeste, giornalista e insegnante, fu nella [...] barbarie germanica, del resto, si era fondata sul trionfo della pura forza militare. Non mancavano battute contro l’«utilitarismo egoistico del comunismo» (p. 74), contro le forme di conduzione collettiva dell’agricoltura e il livellamento comunista ...
Leggi Tutto
utilitarismo
s. m. [der. di utilitario]. – Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale e il fondamento dei valori; già presente nel mondo greco, si definisce tuttavia nel sec. 18° e trova in Jeremy Bentham...