Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] . Per D. Ricardo, e ancora più esplicitamente per tutti gli autori che si sono ispirati alle teorie dell’utilitarismo etico, la g. distributiva è stata interpretata come criterio per la massimizzazione del benessere del maggior numero di individui ...
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Filosofo statunitense del diritto e della politica, nato a Worcester (Mass.) l'11 dicembre 1931. Compiuti gli studi alla Harvard University e a Oxford, dal 1969 è professore di Jurisprudence nell'università [...] degli anni Settanta e Ottanta con una concezione volta a superare l'alternativa allora dominante tra contrattualismo e utilitarismo, opponendosi alle definizioni di giustizia in termini di consenso e di utilità e individuando nella capacità di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pur se autore di numerose pubblicazioni in diversi campi della scienza del diritto (diritto romano, processuale, civile, commerciale, internazionale), ma anche della storia e politica internazionale, Emilio [...] fino al 1943-44. Vicino al regime fascista, seppur criticamente e da ‘buon europeo’, nemico dell’utilitarismo angloamericano e del materialismo sovietico, nel periodo 1936-37 insegna ripetutamente all’estero (Svizzera, Germania, Olanda, Austria ...
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BRUSTOLON, Giandomenico
Alberto Postigliola
Nacque a Venezia nel 1747 da Giovanni Battista, di "onesta famiglia" originaria del Cadore. Mostrò precoce predisposizione allo studio delle scienze e alla [...] egli sa conciliare con la condanna di ogni uso "critico" del concetto di stato di natura e di ogni utilitarismo non mediato da una visione religiosa della vita. Fondamentalmente antilluministica è la sua concezione: il popolo deve restare ignorante ...
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Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] l’i. di perseguire il proprio interesse per assicurare il massimo benessere della collettività. Razionalismo, giusnaturalismo e utilitarismo confluiscono in questa concezione, che in realtà i classici intesero meno drasticamente di quanto sia stato ...
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BECCARIA, Cesare
Franco Venturi
Nacque a Milano il 15 marzo 1738 dal marchese Giovanni Saverio e da Maria Visconti di Saliceto. Suo padre discendeva da un ramo di illustre famiglia pavese, che aveva [...] a P. Verri il Contrat social di J.-J. Rousseau. Insieme essi cercavano in Helvétius e negli Scozzesi le radici di quell'utilitarismo che fin dal 1763 nel suo Discorso sulla felicità P. Verri aveva espresso nella formula: "Felicità pubblica o sia la ...
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Comunità Europea
Joseph H.H. Weiler
Introduzione
Il termine 'Comunità Europea' (CE) viene oggi correntemente usato sia in senso generale che come termine collettivo per indicare la Comunità Europea [...] le minacce straniere, come quella dei Turchi. In seguito ha assunto connotati ideali autonomi. La combinazione di utilitarismo e altruismo è comunque una caratteristica permanente dell'ethos dell'integrazione europea.Pietre miliari nella storia dell ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] l’influenza teorica del giusnaturalismo iniziò a declinare, per effetto congiunto dello storicismo tedesco, dell’utilitarismo inglese e del positivismo francese. In contrapposizione al giusnaturalismo cominciò quindi a delinearsi una nuova concezione ...
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Diritto
Modo di essere di un rapporto obbligatorio con più debitori (s. passiva) o con più creditori (s. attiva), caratterizzato dal fatto che la prestazione può essere richiesta a uno solo o adempiuta [...] su questo terreno si sviluppa un articolato dibattito che parte dalla questione della giustizia.
Nella sua critica all’utilitarismo, J. Rawls riprende in forma modificata l’idea contrattualistica e sviluppa una propria teoria della giustizia ispirata ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] ispirazioni tra loro differenti e opposte come il moralismo umanistico, la giustificazione sola fide protestante e l’utilitarismo illuministico. Avrebbe assunto così il carattere di una tendenza di lungo periodo dell’età moderna. Ciononostante, la ...
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utilitarismo
s. m. [der. di utilitario]. – Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale e il fondamento dei valori; già presente nel mondo greco, si definisce tuttavia nel sec. 18° e trova in Jeremy Bentham...