CANTARELLA, Raffaele
Piero Treves
Nato a Mistretta (Messina) il 25 apr. 1898 da Francesco e da Eva Rebeck, trascorse la giovinezza a Salerno, ove il padre fu a lungo insegnante di lettere classiche [...] la tragedia storica della polis greca e all'uomo "animale politico" è seguita la depoliticizzazione dell'individuo.
Per la difesa e nella rivendicazione, perciò, del carattere di fiaba, sogno e utopia che la commedia ebbe e per il suo autore e ...
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L’inventore del Grande Fratello
L’opera dello scrittore inglese George Orwell, vissuto nella prima metà del Novecento, ha interpretato l’incubo dei totalitarismi nel 20° secolo e ha lasciato un’impronta [...] e singolare quello di Orwell: mai schierato sul fronte di un partito e nutrito di utopia. Orwell investe fino in fondo nella scrittura come atto politico che può mettere in moto un processo di cambiamento sociale. Nel pamphlet Perché scrivo (1946 ...
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Aristofane
Massimo Di Marco
L'arte della comicità
Denunciare ogni genere di male di Atene divertendo: è ciò che Aristofane, nello scorcio fra 5° e 4° secolo a.C., persegue e attua con arte impareggiabile [...] Il suo è un teatro impegnato, ma egli è un letterato, non un politico. Denuncia i mali di Atene, ma non propone rimedi concreti: ricorre, invece, all'utopia, rappresentando situazioni fantastiche e surreali.
Dell'opera di Aristofane, morto nel 385 a ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] nell’opera di K. Mannheim (specie in Ideologie und Utopie, 1929), che sostenne l’inevitabile influenza del contesto sociale famiglia costituisce sempre più spesso l’unità di riferimento delle politiche sociali del welfare.
Anche la s. della salute e ...
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Scrittore (Zenevredo, Pavia, 1849 - Cardina, Como, 1910). Egli attese a opere letterarie, che pubblicò di solito in edizioni, per così dire, personali, poco idonee alla diffusione. Il fatto ch'egli dedicò [...] personalità, nonché per le acute osservazioni sulla vita intellettuale e politica del tempo. Dopo il 1870, P. D., che fu umani. Dal calamaio di un medico, 1873; La colonia felice. Utopia (1874); Goccie d'inchiostro, 1880), pur nella loro diversità, ...
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Scrittore e pubblicista italiano (Varese 1918 - Milano 1994). Dopo gli studi presso la Scuola normale superiore di Pisa fu lettore di italiano in Germania; partecipò alla campagna di Russia con l'ARMIR [...] seguito Conspiratio oppositorum (1971) e Le donne non la danno (1982), romanzi che rivelano una forte tensione politica e utopica. Al genere memorialistico si riallaccia Lettera da Kupjansk (1987), resoconto della sua esperienza di guerra in Russia ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] del N.: perché ha posto fine all'ultima proiezione di quell'utopia orientata al futuro che, nata nell'Europa moderna, aveva preso forma nel N. nella coincidenza tra ideologia e politica. È vero che nel corso degli ultimi cinquant'anni, e soprattutto ...
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RETORICA
Marc Fumaroli
(XXIX, p. 151)
Scomparsa nel corso del 20° secolo dall'insegnamento secondario europeo, la r. negli anni Settanta appariva destinata ad accontentarsi di una breve rubrica bibliografica [...] una cultura di contrappeso alle violenze e alle strategie del potere politico, e i suoi topoi, come gli ''universali fantastici'' di contemporanee ai primi segni di scetticismo verso l'utopia strutturalista. Il seminario di R. Barthes sull' ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] delle new towns già previsti nel dopoguerra. La volontà politica di ritmi costruttivi accelerati costantemente e l'ampiezza dei si è creata una vera frattura con la tradizione di utopia ottocentesca alla Howard ancora presente. Sono gli anni in ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
È insistente la denuncia di una crisi che sembra ormai chiudere quell'età della critica scandita in Italia, forse più che altrove, sulla durata di [...] almeno nella versione italiana, aveva un duplice fondamento, filosofico e politico.
L'estetica, liberata da G. Vico, I. Kant e tutte le opere creative e di riflessione e vagheggia l'utopia di una società estetica che però per coerenza dovrebbe ...
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utopia
utopìa s. f. [dal nome fittizio di un paese ideale, coniato da Tommaso Moro nel suo famoso libro Libellus ... de optimo reipublicae statu deque nova Insula Utopia (1516), con le voci greche οὐ «non» e τόπος «luogo»; quindi «luogo che...
utopista
s. m. e f. e agg. [der. di utopia] (pl. m. -i). – Creatore, sostenitore, seguace di un’utopia: gli u. del socialismo prescientifico (e, in funzione di agg.: i socialisti u. del primo Ottocento); un u. moderno. In usi estens. e più...