Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] generali dei fenomeni sociali - siano questi processi economici o politici o di altro genere - fornite della medesima validità delle affrontare e risolvere problemi specifici. A differenza dell'utopia, che si propone di realizzare una società ' ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] 1918 al 1948, Milano 1981, p. 27.
35 A. Acerbi, Fra utopia e progetto, Roma 1988, p. 11.
36 P. Di Cori, 93-94.
41 F. De Giorgi, Forme spirituali, forme simboliche, forme politiche. Le devozioni al S. Cuore, «Rivista di storia della Chiesa in Italia ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] fama diventa una forza sociale e persino un capitale politico. Questo porta a un inasprimento, da una parte, (v. Strada, 1986). Quali orrori abbia fatto nella realtà questo progetto utopico non è il caso di ripeterlo ora. Ma vale la pena di ricordare ...
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SOCIETÀ CIVILE
Giuseppe Bedeschi e Salvador Giner
Storia del concetto
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di società civile nel giusnaturalismo moderno
Nel pensiero giusnaturalistico del Seicento 'società [...] . 146). Sulla base di questo patto sorge il corpo politico o società politica, ovvero lo Stato.
Lo Stato, dunque, è il importante. A un livello più concreto, la privacy è l'utopia dell'animo liberale. La si suole ottenere solo per approssimazione ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] papato romano. Quella ch’è stata chiamata «l’utopia montiniana» doveva molto alla ‘cultura del progetto’ luglio 1952 (ASMAE, Europe, Saint-Siège 1949-1955, vol. 16; ASMAE, Affari politici 1950-1957, Santa Sede, 1671).
59 Ibidem, pp. 59-60.
60 È ...
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Élites, teoria delle
Giorgio Sola
Introduzione
La teoria delle élites si propone di spiegare scientificamente una delle tendenze indiscutibili della storia umana: il fatto che, in ogni società e in [...] principio della sovranità popolare, e contrappone al mito della partecipazione politica la realtà di un'aristocrazia perennemente dominante; al socialismo, infine, rimprovera l'utopia della società egualitaria e l'infondatezza di una rivoluzione che ...
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Totalitarismo
Simona Forti
La vicenda di un termine e di un concetto
Con l'emergere, nel XX secolo, dei regimi comunista, fascista e nazista il lessico delle scienze storico-sociali si arricchisce di [...] liberatorio.
Il fascismo, col suo culto della potenza dello Stato, e il comunismo, col suo utopismo sentimentale che nega il ruolo del 'politico' e del 'religioso', non fanno altro che portare a un compimento radicale la razionalità della democrazia ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] una globale riconsiderazione del suo rapporto con i poveri e i lontani. C’è l’utopia di Giorgio La Pira, che «nell’attesa della povera gente», sogna una vera politica cristiana, al servizio della comunità, capace di cambiare la società e garantire un ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] , e che non si vedano riuniti in un solo individuo il potere politico e la filosofia, a meno che d'altra parte quei molti, che dei fini per dare un senso alle sue analisi. L'utopista, tutto immerso nella costruzione della città ideale, e il puro ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] obbedire», «Storia contemporanea», 27, 1996, 6, p. 937.
10 A. Melloni, «Cronache sociali». La produzione di cultura politica come filo della «utopia» di Giuseppe Dossetti, in «Cronache sociali» 1947-1951, a cura di A. Melloni, Bologna 2007, pp. XXI ...
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utopia
utopìa s. f. [dal nome fittizio di un paese ideale, coniato da Tommaso Moro nel suo famoso libro Libellus ... de optimo reipublicae statu deque nova Insula Utopia (1516), con le voci greche οὐ «non» e τόπος «luogo»; quindi «luogo che...
utopista
s. m. e f. e agg. [der. di utopia] (pl. m. -i). – Creatore, sostenitore, seguace di un’utopia: gli u. del socialismo prescientifico (e, in funzione di agg.: i socialisti u. del primo Ottocento); un u. moderno. In usi estens. e più...