Scrittore (n. Milano o Piacenza 1512 circa - m. forse Milano 1560). Viaggiò per l'Italia e per altri paesi d'Europa al servizio di varî protettori. Bizzarro e paradossale, portò nel campo umanistico la [...] e acute; alcune vivaci novelle; le Fortianae quaestiones (1535, interessante enumerazione di usi lucchesi e apologia delle donne), in forma di dialogo che s'immagina tenuto nella villa di Fórci presso Lucca. Tradusse l'Utopia di T. Moro (1548). ...
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Sitte, Willi (propr. Wilhelm). – Pittore e grafico tedesco (Kratzau, Repubblica Ceca, 1921 - Halle 2013). Tra i massimi esponenti della corrente del realismo socialista nella Repubblica Democratica Tedesca, [...] del Popolo, e dal 1986 al 1989 membro del comitato centrale del Partito socialista unito tedesco. Convinto sostenitore dell’utopia socialista, disertore nella seconda guerra mondiale per schierarsi in Italia al fianco dei partigiani, la sua opera ne ...
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Letterato e filosofo greco (4º-3º sec. a. C.) della corte di Tolomeo I Sotere re d'Egitto, fu scolaro di Pirrone, ma pose a base della sua morale l'autarchia (αὐτάρκεια), non l'atarassia pirroniana. È [...] : una sull'Egitto, in cui E. vuol dimostrare la dipendenza dall'Egitto di tutta la cultura del suo tempo, l'altra sugli Iperborei, utopia moraleggiante che vuol raffigurare nella leggendaria popolazione dell'estremo NE d'Europa un prototipo morale. ...
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Artaud, Antonin (propr. Antoine Marie Joseph)
Bruno Roberti
Scrittore, teorico, regista e attore francese, nato a Marsiglia il 4 settembre 1896 e morto a Ivry-sur-Seine (Val-de-Marne) il 4 marzo 1948. [...] anche il cinema, inteso come possibilità di introdurre uno stato di allucinazione nella percezione, deve concorrere a realizzare questa utopia. Il clima del Surrealismo (cui aderì dal 1924 al 1926 e che abbandonò definitivamente nel 1928) lo portò a ...
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Solinas, Franco
Sceneggiatore, nato a Cagliari il 19 gennaio 1927 e morto a Fregene (Roma) il 14 settembre 1982. Viene considerato uno tra i più importanti sceneggiatori europei e tra i più significativi [...] , effettuando un'analisi lucida degli avvenimenti, letti attraverso un confronto dialettico fra disillusione e speranza di un'utopia rivoluzionaria. Di rilievo la collaborazione artistica con Gillo Pontecorvo, basata sulla comunanza di intenti e di ...
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Filosofo (Ludwigshafen 1885 - Tubinga 1977). Comunista, durante il nazismo dovette emigrare, prima in varie nazioni europee, poi negli Stati Uniti. Nel 1949, con la fondazione della Repubblica Democratica [...] del "non ancora". Uno degli aspetti più caratteristici della posizione di B. è poi quello di collegare saldamente l'utopia alle potenzialità della natura e della materia, quali si rivelano a chi non le consideri con semplici schemi meccanicistici, ma ...
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Scrittore tedesco (Sandersdorf, Bitterfeld, 1692 - Stolberg 1752 circa). Chirurgo nell'esercito di Eugenio di Savoia (1708-12), fu più tardi al servizio del conte di Stolberg. La sua fama è legata al romanzo [...] tedesco: in un groviglio bizzarro e fantasiosamente scatenato di avventure d'ogni genere vi vengono proposti, sotto forma di utopia, gli ideali illuministici di un mondo costruito sulla ragione e sulla volontà resa libera dalla stessa ragione. Meno ...
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Critico letterario e teorico della cultura statunitense (Cleveland 1934 - Durham 2024). Noto per le sue ricerche di storia culturale ed economica, ha sostenuto teorie di derivazione marxista sul postmodernismo, considerato [...] the phenomenology of spirit (2010); The ancients and the postmoderns. On the historicity of forms (2015); An american utopia. dual power and the universal army (2016); Allegory and Ideology (2019); Mimesis, expression, construction: Fredric Jameson's ...
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Storico, filosofo e ammiraglio greco (n. 375 circa - m. 300 a. C.). Discepolo di Diogene di Sinope, accompagnò Alessandro Magno nella sua spedizione in Asia; nel 326 si intrattenne coi gimnosofisti, nei [...] di Alessandro in almeno 4 libri (Πῶς ᾿Αλέξανδρος ἤχϑη "Come Alessandro fu educato") dove l'intento adulatorio e filosofico, l'utopia sociale e il gusto del favoloso si intrecciano alla realtà (Alessandro è presentato con i tratti del filosofo cinico ...
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DE FINETTI, Bruno
Giorgio Israel
Nacque a Innsbruck (Austria) il 13 giugno 1906 da Gualtiero e da Elvira Menestrina. italiani di cittadinanza austriaca. Si iscrisse nel 1923 al Politecnico di Milano, [...] 1978, n. 19, pp. 19-22).
L'ideale del D. appare quello di unire in un grande movimento pragmatista uomini pratici e utopisti. I primi perché ispirati da un sano senso di concretezza, di gusto per la realizzazione, di amore per tutto ciò che è chiaro ...
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utopia
utopìa s. f. [dal nome fittizio di un paese ideale, coniato da Tommaso Moro nel suo famoso libro Libellus ... de optimo reipublicae statu deque nova Insula Utopia (1516), con le voci greche οὐ «non» e τόπος «luogo»; quindi «luogo che...
utopiano
agg. [dal lat. mod. Utopianus (in Tommaso Moro); l’uso estens. è dall’ingl. utopian, fr. utopien]. – Abitante dell’isola di Utopia, l’ideale repubblica immaginata da Tommaso Moro. Con sign. estens., forma letter. e rara per utopistico,...