Famiglia di artisti piemontesi (secc. 18º-19º), i cui membri più noti sono i pittori Angelo (Torino 1746 - ivi 1814), che eseguì vivaci decorazioni nel salone della palazzina di Stupinigi, e il figlio Luigi (Torino 1778 - ivi 1854), allievo di L. Pecheux, che dipinse in uno stile aulico decorazioni in varie chiese e in palazzi della corte torinese (Gavone, Palazzo Comunale, 1820); attivo anche come ...
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Scultore (n. forse Roma 1538 - m. ivi 1605). Esponente del tardo manierismo romano (S. Francesco nella cappella Sistina, in S. Maria Maggiore, 1587-89; un tritone che soffia nella conchiglia per la fontana di piazza Navona, oggi al Giardino del lago di Villa Borghese; S. Giovanni Battista e S. Giovanni Evangelista nella Chiesa Nuova, ecc.), scrisse delle interessanti Memorie di varie antichità trovate ...
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Pittore e litografo italiano (Torino 1808 - Giaveno 1889). Allievo di G. B. Biscarra e di A. Vacca, collaborò con C. Bellosio negli affreschi del Palazzo Reale di Torino e del castello di Racconigi (1840-47); [...] eseguì affreschi per chiese torinesi, per teatri (a La Spezia, ad Asti, a Vigevano), ecc. La sua opera litografica più notevole è l'illustrazione dei Promessi Sposi nell'edizione definitiva del 1840 ...
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COSTA, Cesare
Ezio Godoli
Nacque a Pievepelago (prov. di Modena) nell'agosto 1801 (il 2, secondo Vaccà, necrol., il 20, secondo Ceretti, 1901) da Giovanni e da Stuarda Ferrari. Compiuti gli studi ginnasiali [...] (con A. Tegani).
Fonti e Bibl.: necrol., in Opuscoli religiosi, letter. e mor., s. 3, XIV (1876), pp. 180-90 (L. Vaccà); L. Forni, De' principali edifizi in Modenasotto il regno di Francesco IV, Modena 1846, pp. 14 ss.; P. Ottavi, Per l'aprimento del ...
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TRIPHIS (Τρίϕις, Θρῖϕις, Τρίπις, Θρίπις, Τρίσις, Θρίσις)
A. M. Roveri
Nome greco di una divinità egiziana non molto nota.
Il nome egiziano corrispondente ha dato luogo a varie interpretazioni: tζ rpyt [...] "la vacca"; tζ rpyt (col determinativo del germoglio) dea connessa con la vegetazione; tζ rnpt, dea dell'anno; tζ rpt "immagine (?)"; ῾prtζt: secondo quest'ultima etimologia sostenuta dal Gauthier si tratterebbe di una dea a testa generalmente umana ...
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FIORE (della Flore), Pietro Antonio
Valentina Antonucci
Non si conoscono gli estremi anagrafici esatti di questo pittore attivo in Puglia tra il XVI e il XVII secolo. Il Foscarini, nel suo repertorio [...] può ritenere che alla data del 1578, all'età di circa venti anni, il F. doveva già avere una buona fama di artista (Vacca, 1964). Un'eco di tale fama si propagò del resto fin nel terzo decennio del secolo seguente, quando l'Infantino compilò la sua ...
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LEONARDO da Vinci
Pietro Marani
Figlio illegittimo di ser Piero da Vinci e di Caterina, nacque ad Anchiano, presso Vinci, il 15 apr. 1452, "a ore 3 di notte", come ricorda il nonno paterno, Antonio, [...] in una "portata" al catasto di Firenze (Moeller, 1939). La madre andò poi sposa ad Antonio di Piero Buti del Vacca di Vinci, detto l'Accattabriga (Cianchi). La fede battesimale, attestata a Pistoia fino al secolo scorso (Carteggi di Cesare Guasti, in ...
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DEDALO (Δαίδαλος, Daedalus)
A. de Franciscis*
Il mito di D. presenta nella tradizione varie versioni. Sostanzialmente D. è detto ateniese, di stirpe eretteide, artefice, come il nome stesso indica (δαιδάλλω, [...] aver aiutato Teseo nella uccisione del Minotauro o secondo una versione forse non anteriore ad Euripide, per aver costruito la vacca, fugge a volo fabbricandosi le ali; in questa fuga perde il figlio Icaro; secondo un'altra versione fugge invece con ...
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CINO, Giuseppe
Regina Poso
Figlio di Ferrante (e non di Giovanni Leonardo come afferma il Foscarini) e di Laura Conte, nacque a Lecce dove fu battezzato il 15 giugno 1645 (Foscarini). Fu architetto [...] , pp. 105, 107, 112; R. Jurlaro, Il coro della catt. di Brindisi, Fasano 1969, p. 23 nota 44, 28 s., 34, 45, 56-58; N. Vacca, B. Papadia e l'ined. suo viaggio nel 1791 nell'Alto Salento, in Arch. stor. pugl., XXII(1969), 1-4, p. 170 nota 16; M. Paone ...
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Attrezzo costituito da un mazzetto di peli naturali (animali o vegetali) o artificiali, fissato all’estremità di un’asticciola o di un manico di legno; è adoperato per stendere il colore sull’oggetto che [...] con i peli della coda di zibellino, di martora, di puzzola ecc., oppure, per qualità meno pregiate, anche con il pelo di vacca, di capra o di cavallo. Il più pregiato di tutti è il pelo dello zibellino rosso, che ha notevole elasticità e finezza; è ...
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s. f. [lat. vacca]. – 1. La femmina adulta dei bovini: allevamento di vacche; vacche da lavoro, da riproduzione, da macello o da carne (carne di vacca, e assol. bollito di vacca), da latte; pelle di vacca (v. vacchetta, n. 2); le sette v. grasse...
vaccata
s. f. [der. di vacca, nel sign. fig. 2 c]. – 1. Azione gravemente scorretta, disonesta: questa è una vera v., non gliela perdono. 2. Cosa molto brutta, mal fatta, riuscita male: quel film è una vaccata.