BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] Malaguzzi Valeri, 1915, p. 155) sulle fortificazioni di Crevola in Val d'Ossola (sopra Domodossola) la cui efficienza, difensiva del 1498; ma un taccuino di Leonardo (ms. M., f. 53 b) del 1499 mostra un noto schizzo di ponte levatoio "che mj mostro ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] sono resti di più strati di pitture, dal 9° al 15° secolo.Un altro edificio di cui non è noto l'anno di fondazione, analogamente Guglielmo Castelbarco, il potente signore della val Lagarina, fedele alleato di Cangrande I Della Scala, che contribuì ...
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Giochi, teoria dei
Roberto Lucchetti
Ogni essere vivente, quando deve prendere delle decisioni, lo fa sempre in modo interattivo: il risultato delle sue scelte, e quindi la sua soddisfazione, dipendono [...] proposta dal nucleo è che il primo vende l'oggetto al terzo (che lo valutadi più rispetto al secondo), a un prezzo che può variare fra b e c. se il gioco è ripetuto un numero finito e notodi volte, solo l'atteggiamento aggressivo porta a un ...
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Quando il mercante costruì la villa: le proprietà dei Veneziani nella Terraferma
Giuseppe Gullino
L'argomento
Nell'iconografia ufficiale dei secoli che qui ci interessano, il leone alato per solito [...] 400, spinta da motivi di sicurezza, conquista diverse province della Val padana; dopo il convegno di Bologna (1530) lo suppergiù ora a noi noto, con la scomparsa di laghi, fiumi e paludi, ed il concomitante inserimento di nuovi abitati in un ...
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L'Ottocento: matematica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Thomas Archibald
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Nel corso del XIX sec. la teoria delle funzioni di più variabili [...] equazione [29] diventa
Ciò mostra che […] il valore di [V nel punto P] è noto quando è nota la funzione
sulla superficie. (ibidem, studiosi, tra i quali val la pena di citare lo stesso Riemann, prima di venire duramente criticata negli anni ...
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GALEAZZO MARIA Sforza, duca di Milano
Francesca M. Vaglienti
Primogenito di Francesco, conte di Tricarico, e di Bianca Maria Visconti, figlia legittimata del duca di Milano Filippo Maria, nacque il [...] noto come l'abate di Casanova, in Piemonte, dove costui giunse con ampio margine sulla comitiva milanese di il rinnovo del capitolato, l'investitura della Leventina e la cessione della Val Formazza (1466-1469), in Arch. stor. ticinese, CXVI (1994), ...
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BOBBIO
S. Lomartire
(lat. Bobium)
Comune in prov. di Piacenza, sulla sponda sinistra del fiume Trebbia. Nella zona sono attestati insediamenti già nel Paleolitico e nell'età del Bronzo; ne sono prova [...] Coccieia.
Storia
Lo stanziamento dei Longobardi in val Trebbia è precedente all'arrivo di s. Colombano, al quale in un una puntinatura, appartiene al repertorio decorativo già noto in manoscritti di area italica o più latamente mediterranea almeno ...
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Farmacologia e sperimentazione animale
Silvio Garattini
sommario: 1. Premesse generali. 2. Gli argomenti degli oppositori. a) Differenze e similitudini tra l'uomo e gli animali. b) Le tecniche alternative. [...] bassi istinti. Si tratta evidentemente di affermazioni che non val la pena di smentire, ma che spesso colpiscono l noto che in vivo queste cellule normalmente non si moltiplicano; è chiaro che questa differenza di comportamento implica l'esistenza di ...
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TRECCANI DEGLI ALFIERI, Giovanni
– Nacque a Montichiari (Brescia) il 3 gennaio 1877, da Luigi Pancrazio Treccani (1835-1906) e da Giulietta Gaifami (1840-1928). Era il secondo di sei figli (tre dei quali, [...] erano noti come antifascisti; il caso più noto è quello di tre dirigenti del Valle Ticino che aveva reclutato Val Tisin, 1883-1968. L’opera di G. T., industriale, mecenate, benefattore, Vanzaghello 2011; E. Burini, La Bibbia di Borso d’Este: storia di ...
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DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] dell'unico affresco noto del grande pittore senese, una volta caduta l'ipotesi di un'attività assisiate pp. 130-131; S. Padovani, B. Santi, Museo d'arte sacra della Val d'Arbia, Genova 1981; M. Seidel, Das Frühwerk von Pietro Lorenzetti, Städel ...
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digiuno intermittente loc. s.le m. Programma di pianificazione dei pasti caratterizzato da fasi cicliche di digiuno volontario o di riduzione dell'apporto calorico. ◆ [tit.] La moda del digiuno intermittente. / L'ultima tendenza in materia di...
vallo2
vallo2 s. m. – Variante del femm. valle, la cui formazione è stata favorita, fin dal sec. 12°, dall’uso della forma apocopata val nei toponimi, e rimasta nell’uso per indicare, spec. in Sicilia e nell’Italia merid., un territorio, un...