Figlio di Mircea il Grande, governò dal 1436 al 1447; dopo essere stato all'inizio ossequiente al dominio turco, successivamente si schierò dalla parte di Giovanni Hunyadi e di Ladislao III di Polonia, dei quali appoggiò la spedizione (1443-44) sino al disastro di Varna. Fatta pace con gli Ottomani, fu ucciso, con il figlio Mircea, a Bălteni da G. Hunyadi. V. anche Dracul ...
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Figlio illegittimo di Vlad Dracul, regnò (1482-95) sostenuto dapprima dai Moldavi di Stefano il Grande. Fu poi alleato dei Turchi e costruì molti monasteri, ai quali fece molte elargizioni, donde il soprannome. ...
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Appartenente a una famiglia della piccola aristocrazia moldava (Galaţi 1820 - Heidelberg 1873) tornato in patria dagli studî all'estero (Parigi, Pavia e Bologna) con idee liberali, prese parte ai moti [...] del 1848. Ai primi del 1859, fu eletto congiuntamente principe dalle assemblee di Valacchia e di Moldavia, attuando così sotto il profilo di unione personale l'unificazione dei due principati non prevista dal congresso di Parigi del 1856. L'appoggio ...
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Famiglia greco-fanariota che diede alla Valacchia due gospodari: Nicolae (1782-1783), uomo colto, che per soddisfare i protettori turchi cercò di impedire l'istituzione di consolati stranieri nel paese; [...] Ioan (1812-1818), appoggiò le scuole greche, aumentò le imposte a beneficio proprio e dei Turchi. Sotto di lui nel 1818 fu stampato il cosiddetto codice C. che rimase in vigore sino al 1864 ...
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Figlio (m. 1590) di Pătraţcu il Buono, regnò dal 1583 al 1585. Colto umanista, scrisse poesie in italiano. Dopo aver soggiornato in Francia e a Venezia, salì al trono grazie all'appoggio di Enrico III di Francia. Dopo pochi anni, tuttavia, i Turchi lo deposero e lo uccisero gettandolo nel Bosforo ...
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Boiaro (m. 1834). Nominato dopo i moti del 1821, fu l'ultimo degli ospodari fanarioti. Di saldi sentimenti nazionali, regnò sino al 1828, quando si ritirò dinanzi all'invasione russa. ...
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Gospodaro di Moldavia (1757-58) e di Valacchia (1758-61 e 1765-66), fratello di Matteo Ghica. Sfruttò i Principati accumulando ingenti ricchezze. ...
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Figlio (m. 1559), probabilmente, di Radu IV il Grande, fu sul trono di Valacchia dal 1545 al 1554 e tenne una politica favorevole ai Turchi, inimicandosi la classe dei boiari, che lo rovesciarono nel 1554. [...] Salì di nuovo al trono nel 1558, alla morte di Pietro il Buono ...
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Alto dignitario e uomo di cultura romeno (n. Fierăşti, Valacchia, 1579 circa - m. dopo il 1658). Possessore di una delle più ricche biblioteche europee, favorì lo sviluppo delle tipografie di Govora e [...] Târgovişte. Si adoperò anche per l'adozione del romeno nelle chiese del suo paese. Tradusse dal latino in slavo ecclesiastico la Imitatio Christi (1647) e dal greco in slavo ecclesiastico e in romeno il ...
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Figlio illegittimo (n. 1557 - m. 1601) del principe Pietro il Buono (1554-57) ottenne il principato nel 1593 e da allora fu sempre in armi contro i Turchi. Nel 1595 sconfisse Hassan pascià, ma poi dovette ritirarsi sui Carpazî di fronte alle ingenti forze del gran visir Sinān pascià. Raggiunto da Sigismondo Báthory (fra le cui file militavano dei toscani condotti da Silvio Piccolomini e inviati dal ...
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valacco
agg. e s. m. (f. -a) [ant. slavo Vlachu, a sua volta dall’ant. ted. Walh, nome dei gruppi etnico-linguistici di tradizione prima gallica e poi latina della zona danubiana] (pl. m. -chi). – Della Valàcchia, regione storica compresa...
ospodaro
(meno com. gospodaro) s. m. [dal romeno ant. hospodar, variante di gospodar: v. gospodaro]. – Titolo dei principi cui era affidato, nei sec. 18° e 19°, il governo dei due principati danubiani della Valacchia e della Moldavia, dalla...