CACCIANIGA, Antonio
Alessandra Briganti
Nacque a Treviso il 30 giugno 1823 da Ernesto e Anna Zaccagna. Compiuti gli studi secondari a Treviso e a Belluno, frequentò l'università di Padova, dove seguì [...] , i danni dell'ozio nel primo romanzo, e il valore morale della vita di campagna contro quella di città nel secondo Barbiera, A. C., in L'Illustrazione italiana, XXXVI(1909), 18, p. 456; G. Brognoligo, Appunti per la storia della cultura in Italia ...
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BARTOLOMEO da San Concordio (Bartolomeo Pisano)
Cesare Segre
Nacque nel 1262 a San Concordio, presso Pisa, dove ricevette gli ordini ed entrò nel convento domenicano di S. Caterina verso i quindici anni. [...] e, in volgare, il Trattato della memoria artificiale. Scarso valore hanno poi le opere grammaticali di B., e cioè un commento E. G. Parodi, in St. di filol. romanza, IV (1889), p. 298 n. 1; F. Maggini, I Primi volgarizzamenti dai classici latini, ...
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BERTATI, Giovanni
Vittorio Frajese
Nacque il 17 luglio 1735 da Girolamo e da Pierina, a Martellago (Treviso). Il nobile Antonio Grimani, presso il quale il padre era occupato come agente di campagnai [...] riserve sono state espresse in merito al valore letterario dei suoi libretti, che effettivamente Di alcuni precedenti del "Don Giovanni" di Mozart e Da Ponte, in Studi in onore di P. Silva, Firenze 1956, pp. 173, 181 s., 184-187, 189; Encicl. d. Spett ...
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BARZIZZA, Guiniforte (Guinifortus Barzizius, Bargigius, de Barziziis)
Guido Martellotti
Figlio terzogenito di Gasperino, nacque a Pavia al principio del 1406; aveva 32 anni compiuti il 19 marzo 1438, [...] ci resta la prolusione, in cui è messo in rilievo il valore educativo delle commedie terenziane.
Nel 1432, per i buoni uffici Milano alla fine di settembre del 1463 (cfr. A. Cappelli, p. 431).
Nonostante i precoci inizi e le grandi speranze che il ...
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DATI, Giorgio
Concetta Giamblanco
Nacque a Firenze il 25 sett. 1506 da Niccolò di Piero e da Maddalena di Latino Pilli.
Sembra che la famiglia Dati sia arrivata dall'Incisa a Firenze intorno al sec. [...] proprio stile, e therna altrui. far potete Fiorenza uguale a Roma" (B. Varchi, De sonetti, p. 149). Anche i critici posteriori non hanno mai negato il valore delle opere del D. anche se è sempre stata riconosciuta al Davanzati una maggiore scioltezza ...
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BARTOLI, Adolfo
Alberto Asor-Rosa
Nato a Fivizzano (Massa) il 19 nov. 1833, seguì per desiderio del padre i corsi di giurisprudenza presso l'università di Siena, dove conseguì la laurea nel novembre [...] com'è noto, trovarono i loro capolavori nelle Fonti del Furioso di P. Rajna e nelle Origini del teatro italiano di A. D'Ancona, il al Petrarca. L'opera qui sì ferma. Di diseguale valore e d'impostazione non sempre convincente, anche perché essa non ...
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BAROTTI, Giovanni Andrea
Italo Zicàri
Nacque a Ficarolo, presso Ferrara, il 30 dic. 1701 da Giuseppe e da Brigida Brunetti. Ancora giovane, venne inviato a Ferrara dallo zio Giuseppe Barotti, canonico, [...] testo, le sue Annotazioni. Contro quest'opera che toglieva valore di novità alla sua edizione il B. pubblicò anonimo , Ferrara 1884, v. Indice; G. Rossi, La secchia rapita col commento di P. Papini, in Giorn. stor. d. letter. ital., LXII (1913), pp. ...
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LA VISTA, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Venosa, in Basilicata, il 31 genn. 1826 (cfr. D'Addosio, pp. 11, 53 s.) da Nicola, medico, e da Maria Padrone. Primo di tre figli, crebbe in una famiglia [...] la scuola privata di F. De Sanctis.
Accanto a compagni di studio come P. Villari, A.C. De Meis, D. Marvasi e sotto la guida ferma l'ideale alla concreta realtà del fatto e sottolineava il valore civile della letteratura, il L. non rinunciò del tutto ...
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ARIOSTO, Malatesta
Mario Quattrucci
Figlio di Princivalle, di nobile e antica famiglia bolognese, trasferitasi a Ferrara nel sec. XIV e legata a quella di Ludovico da lontana parentela, nacque a Ferrara [...] opere di gran pregio, pur non essendo priva di valore per la storia del teatro italiano la sua rappresentazione in Raccolta di opuscoli scientifici e letterari, III,Ferrara 1779, p. 105; A. Levi, Resoconto delle feste fatte in Reggio Emilia ...
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MANILIO, Sebastiano
Sara Centi
Nacque probabilmente intorno alla metà del XV secolo; è comunemente ritenuto di origine romana.
Il suo nome, quando attestato per esteso, si accompagna sempre all'aggettivo [...] Stato veneziano riconosceva dunque alla traduzione il valore di lavoro intellettuale assimilabile a quello di and publishing in fifteenth-century Venice, Chicago-London 1976, p. 34; P. Stoppelli, Preliminari per una nuova edizione delle "Porretane", ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
Dop economy (Dop-economy, Dop-Economy) loc. s.le f. Segmento della produzione e trasformazione dei prodotti agricoli destinati all’alimentazione a Indicazione geografica, che costituisce una parte importante del valore agroalimentare nazionale....