L’ordine sociale costantiniano
Schiavitù, economia e aristocrazia
Kyle Harper
«Poi proseguì nell’abusare della memoria di Costantino quale sovversivo e perturbatore delle antiche leggi e dei costumi [...] commerci l’oro al posto del rame, che prima era considerato di grande valore. È credibile che l’avidità abbia avuto origine dalle seguenti graduale dell’aristocrazia, dato che i normali cicli di ricambio demografico erano stati accelerati ...
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Rivoluzione
Jack A. Goldstone
di Jack A. Goldstone e Massimo L. Salvadori
RIVOLUZIONERivoluzione
di Jack A. Gladstone
Teorie della rivoluzione
I modelli masse/élites e i modelli del conflitto di [...] considerazione, Chalmers Johnson ha affermato che solo quando in una società esistono disfunzioni multiple - ossia quando molte delle normali di tutelare diritti, sistemi di vita e valori tradizionali. Le richieste di cambiamento non provengono dai ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] sua stessa esistenza è un'affermazione di valore politico, perché dà voce autonoma a piattezza della reazione all'imperatore nei normali annali cittadini del suo tempo non 'unico a dirlo), può essere stato considerato per questo un re efficace. Sulle ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] fissati dal concilio, nonché un mutamento del codice di valori della Curia stessa, che abbinava uno stile di vita normalmente più fattori, la cui ponderazione in dettaglio sembra essere di regola problematica, ove non vengano prese in considerazione ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] luogo lo scontro fra sistemi di valori differenti, ma esprimeva anche la luogo nella cornice della guerra fredda e venivano considerati come una prova di forza fra i due come il biglietto d'ingresso nella normalità dell'Europa contemporanea. Da ciò ...
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GIANFIGLIAZZI, Rinaldo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1335 da Giannozzo di Giovanni e da Niccolosa di Rinaldo Casini. Eccettuato Maso degli Albizzi, fu l'uomo politico fiorentino in cui più compiutamente [...] in precedenza, non erano più considerati tra le famiglie più ricche di dovette ricorrere, oltre alle normali prestanze, a una contribuzione suoi frequenti richiami al patriottismo e ai valori civici, alla supremazia degli interessi pubblici ...
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FIORINI, Vittorio Emanuele
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Piacenza il 24 marzo 1860 da Guglielmo, proprietario di una libreria, e da Maria Ferrari. Ancora bambino perdette il padre; la madre si risposò [...] Aurelio Torelli da Fano di Baccio Valori (Bologna 1886, in coll. con normale di Lucca che il F. svolse nel più soddisfacente dei modi, rivendicando allo Stato il patrimonio del Collegio e recuperando ingenti crediti che venivano ormai considerati ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
normale
agg. [dal lat. normalis «perpendicolare», der. di norma (v. norma)]. – 1. Perpendicolare (sign. direttamente connesso a quello etimologico di norma «squadra»): retta n. ad altra retta, a un piano, ecc.; retta n. a una curva in un punto,...