Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, senza una sceneggiatura che pianifichi le riprese, [...] , che 'narrativizzò' una serie di opere pittoriche e proseguì la sua attività nel dopoguerra, influenzando autori come A. Resnais (VanGogh, 1948, cm; Guernica, 1951, coregia di R. Hessens, cm).
Chi si pose il problema educativo in maniera strategica ...
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VENEZIA
Anna Bordoni
Massimo Costantini
Francesco Monicelli
(XXXV, p. 48; App. I, p. 1120; II, II, p. 1096; III, II, p. 1076; IV, III, p. 809)
Negli ultimi decenni è proseguito l'esodo dal centro [...] 1988, 750.000 visitatori in sei mesi), Arte Italiana. Presenze 1900-1945 (1989), Andy Warhol. Una retrospettiva (1989), Da vanGogh a Picasso da Kandinskij a Pollock il percorso dell'arte moderna (1990), I Celti. La prima Europa (1991), Leonardo & ...
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Città della Francia sud-orientale, capoluogo di circondario nel dipartimento delle Bouches-du-Rhône. Situata un poco a valle del punto ove il Rodano si divide in due bracci, giace sulle rive del Gran Rodano; [...] del Finsonius, scolaro fiammingo del Caravaggio, stabilitosi ad Aix e morto ad Amsterdam nel 1617. Finalmente, il pittore Vincent vanGogh passò due anni ad Arles (1887-88); ivi dipinse parecchi dei suoi quadri più famosi (quelli del suo periodo ...
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Sede del governo olandese (ma la capitale dell'Olanda è Amsterdam), residenza della regina, capoluogo dell'Olanda Meridionale, situata nella parte orientale di questa provincia a quattro chilometri dal [...] in donazione al municipio; il museo Scheurleer di antichità egiziane, greche ed italiche; la raccolta Kroller di arte modernissima da vanGogh (ben 125 quadri di questo pittore) in poi. Il Museo Meermanno-Westreenianum ha, oltre a varî oggetti d'arte ...
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MUSEO (XXIV, p. 113; App. III, 11, p. 182)
Licia Vlad Borrellli
L'evoluzione verso una sempre più allargata partecipazione agli eventi culturali ha sensibilmente modificato anche il concetto e la funzione [...] a Oslo (architetti G. Fougner e E. Myklebust, 1963), il m. Gauguin a Tahiti (architetto C.J. Bach, 1965), il m. vanGogh ad Amsterdam (architetto G. Th. Rietveld, 1973), il m. Chagall a Nizza (1973), la fondazione Juan Mirò a Barcellona (architetto J ...
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Pittore, nato a Aix in Provenza il 19 gennaio 1839, ivi morto il 22 ottobre 1906. Già nel liceo d'Aix, era tormentato dalla passione del disegno e della pittura; non conobbe mai l'insegnamento della Scuola [...] per tanto tempo. Da trent'anni in qua, la pittura francese vive dei suoi insegnamenti; dalle sue premesse muovono Gauguin e VanGogh, che l'avevano conosciuto ad Arles nel 1888. Dal 1905 tutte le reazioni contro l'impressionismo, tutti i tentativi e ...
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Città dei Paesi Bassi, nella provincia dell'Olanda meridionale, con 55.008 abitanti (1928), sita su di un'isola alla foce del Reno, che qui ha nome Merwede e si divide in tre bracci: Noord, Oude Maas e [...] , sculture, rilievi in rovere. Il museo di pittura vanta una bella collezione di quadri ottocenteschi olandesi ed esteri (VanGogh, Israels, ecc.). La posizione della città, dove convergono quattro larghi corsi d'acqua, spiega la sua atmosfera di ...
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RESNAIS, Alain
Simone Emiliani
Regista francese, nato a Vannes il 3 giugno 1922 e morto a Parigi il 1° marzo 2014. Tra i più importanti cineasti francesi del dopoguerra, si è formato nel clima della [...] sua carriera di documentarista con cui ha esordito e in cui spiccano soprattutto i suoi lavori sull’arte (come VanGogh, 1948) e Nuit et brouillard (1955; Notte e nebbia) sui campi di sterminio nazisti. Sperimentatore nel cercare continuamente nuovi ...
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Koons, Jeff
Giovanna Mencarelli
Artista statunitense, nato a York (Pennsylvania) il 21 gennaio 1955. K. si è formato (1972-1976) al Maryland Institute College of Art di Baltimora e alla School of the [...] archeologico nazionale, a cura di M. Codognato, E. Geuna, Napoli 2003; Blumen mythos. Flower myth. Von Vincent vanGogh bis Jeff Koons, hrsg. D. Ciuha, R. Bouvier, Louisiana Museum for Moderne Kunst Humlebæk, Fondation Beyeler, Riehen-Wolfratshausen ...
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Festa, Tano
Simona Ciofetta
Festa, Tano (propr. Gaetano)
Pittore, nato a Roma il 2 novembre 1938, morto ivi il 9 gennaio 1988. Si formò presso l'Istituto d'arte di Roma, diplomandosi in fotografia artistica [...] più pittorici e inquietanti: dalla serie di Omaggi al colore, degli anni Settanta, che presenta i nomi di Degas, Renoir, vanGogh o Picasso su sfondi di nuvole fatte di pennellate veloci, alla serie Coriandoli o alle opere degli anni Ottanta, dense ...
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van1
van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...
islamofobico
agg. Derivato da ostilità pregiudiziale nei confronti dell’islam. ◆ Sono state pugnalate inflitte ai valori più profondi dell’Olanda quelle che hanno tolto la vita a Theo van Gogh. […] Ma qualche avvisaglia islamofobica si è fatta...