RADICALI LIBERI
John M. C. Gutteridge e Francesco Minisci
Biologia e patologia di John M. C. Gutteridge
Sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni di storia e di chimica dell'ossigeno: a) l'ossigeno e i suoi [...] (III), rame (I), ferro (II) (v. Walling, 1982) o cobalto (II) (v. Gutteridge e Bannister, 1986). Anche alcuni complessi del vanadio, del rame e del nichel possono generare •OH da H2O2 (v. Quinlan e altri, 1992; v. Sunderman, 1987). Tutte queste ...
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Ecologia
PPaul Duvigneaud
di Paul Duvigneaud
SOMMARIO: 1. Introduzione e definizioni. □ 2. L'ecologia agli inizi del XX secolo. □ 3. Metabolismo dell'individuo e della popolazione. □ 4. La popolazione: [...] di specie concentratrici: uno dei più tipici è dato dalle Ascidie, che accumulano nelle proprie cellule sanguigne il vanadio.
4. Ecomorfologia. È lo studio dell'influenza dei fattori ambientali sulla struttura morfologica e anatomica dei vegetali ...
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Solidi, fisica dei
JJacques Friedel
di Jacques Friedel
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Principali proprietà macroscopiche delle fasi condensate: a) struttura macroscopica; b) onde macroscopiche. □ 3. [...] sono anche gli ossidi degli elementi di transizione alla sinistra della tavola periodica, come ad esempio gli ossidi del vanadio, e altri composti, i quali sembrano capaci di passare, per effetto di piccole variazioni di temperatura, pressione e ...
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L'arma è uno dei più antichi strumenti dell'uomo; si può teoricamente concepire che essa sia stata preceduta da utensili che non servivano per la lotta, quali sarebbero bastoni per abbattere la frutta, [...] vi sono inoltre speciali congegni.
La canna è un tubo d'acciaio (generalmente acciaio speciale al nichelio, al volframio o al vanadio) per mezzo del quale il proietto può ricevere la spinta dei gas e col moto di traslazione assumere anche una ...
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La chimica come corpo di scienza è relativamente recente, ma è antica come arte. Nell'antichità la chimica si riduceva a una tecnica più o meno rudimentale disseminata in tutte le arti. Fra le antiche [...] Vauquelin), l'uranio nel 1798 (Klaproth isolò un ossido che fu creduto il metallo: il metallo fu poi isolato da Péligot); il vanadio fu segnalato nel 1801 da Del Rio e studiato poi sicuramente nel 1867 da Roscoe. Ai primi dell'800 furono segnalati, e ...
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GOMMA ELASTICA (fr. caoutchouc; sp. caucho; ted. Kautschuk; ingl. India-Rubber)
Raffaele ARIANO
Fabrizio CORTESI
Giuseppe BRUNI - Tullio Guido LEVI
Sostanza ottenibile dal lattice di numerose specie [...] 1891 notarono l'effetto in questo senso di piccole quantità di sali di metalli pesanti (sali di rame, cloruro di vanadio, nitrato d'argento, ossido di manganese). Queste osservazioni furono poi confermate da G. Bruni e C. Pelizzola (1921). Kirchoff ...
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Materiali
Mario Collepardi
Antonio Cocco
Gernot Kostorz
Antonio Paoletti e Arnaldo D'Amico
Paolo Corradini e Luigi Nicolais
Materiali cementizi di Mario Collepardi
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. [...] o dalle proprietà o dall'impiego particolare cui l'acciaio è destinato: si parla, per esempio, di ‛acciaio al cromo-vanadio', di ‛acciaio resistente al calore', di ‛acciaio per valvole', ecc.
Per i metalli non ferrosi esistono principî di ...
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Ricerca archeologica. Lo studio dei reperti
Lanfredo Castelletti
Laura Cattani
Barbara Wilkens
Antonio Tagliacozzo
Loretana Salvadei
Anna Maria Bietti Sestieri
Maria Cristina Molinari
Lo studio [...] . Zinco, rame, ferro e selenio sono usualmente associati con le proteine animali; stronzio, bario, magnesio, manganese, vanadio sono presenti in quantità maggiori negli alimenti vegetali. I metodi utilizzati per il dosaggio sono la spettrometria di ...
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Catalisi
Herbert Gutfreund
Alessandro Cimino
Jack Halpern
Catalisi enzimatica, di Herbert Gutfreund
Catalisi eterogenea, di Alessandro Cimino
Catalisi omogenea, di Jack Halpern
Catalisi enzimatica
di [...] riferito recentemente da Shilov e dai suoi collaboratori, secondo i quali, in presenza di ioni magnesio, i sali di vanadio(II) riducono, in soluzione acquosa, l'N2 a idrazina (come anche ad ammoniaca). Questa riduzione sembra possa essere causata ...
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vanadio
vanàdio s. m. [lat. scient. Vanadium, dal nome antico nordico della dea della bellezza, Vanadīs, identificata poi con la dea Freia]. – Elemento chimico di simbolo V, peso atomico 50,94, numero atomico 23, valenze 2, 3, 4 e 5, appartenente...
vanadato
s. m. [der. di vanad(ico), col suff. -ato]. – In chimica, nome dei sali dell’acido vanadico, dei quali i più comuni derivano dall’acido metavanadico, come il v. o metavanadato (v.) di ammonio.