Arcivescovo di Cartagine (m. Eucheta 563). Dopo la sconfitta dei Vandali a opera dell'esercito bizantino di Belisario, indisse a Cartagine un concilio dei vescovi africani per riorganizzare la chiesa cattolica [...] (aprile-maggio 535) e dotarla di nuovo dei beni e delle chiese possedute dalla chiesa ariana organizzata dai Vandali. Più tardi, in un altro concilio dei vescovi d'Africa a Cartagine (550), rifiutò di condannare i cosiddetti Tre capitoli, negando ...
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GIULIA di Cartagine, santa
Luigi Giambene
Vergine e martire. Distrutta Cartagine dai Vandali, fu dal mercante pagano Eusebio condotta schiava nelle Gallie. Sbarcata in Corsica durante una sosta non [...] volle prendere parte a una festa pagana, sicché fu crocefissa. Il suo corpo fu sepolto nell'isola di Gorgona e poi trasferito a Brescia. Nella Corsica è venerata come patrona. Festa il 22 maggio ...
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Re degli Ostrogoti; sotto la sua guida gli Ostrogoti (340 circa) riportarono sui Vandali una grande vittoria che permise loro di estendersi nella Dacia. ...
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Sorella di Teodorico, re degli Ostrogoti, data in sposa a Trasamondo, re dei Vandali (500 circa), gli recò in dote il Lilibeo. Morto il marito (523), fu soppressa dal successore Ilderico. ...
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Generale romano (m. nel 432 d. C.); al servizio di Onorio, combatté contro i Vandali in Spagna (422) e contro i Mauri in Africa. Qui, alla morte di Onorio (423), si schierò a favore del figlio Valentiniano, [...] rifiutò d'obbedire e, per difendersi dalle forze inviategli contro, avrebbe chiamato in Africa Genserico, re dei Vandali. Riconciliatosi successivamente con la corte, tentò invano di respingere l'invasione (429). Tornato in Italia, nominato magister ...
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Ammiraglio dell'Impero d'Oriente (m. 484). Inviato con una grande flotta contro i Vandali dell'Africa, forse comprato dall'oro di Genserico, fu battuto (468). Perdonato e reintegrato nella carica, lottò [...] contro Zenone proclamato imperatore (474) alla morte del figlio Leone II, nipote di Leone I, e lo costrinse ad abbandonare Costantinopoli (475). Rivestita la porpora, suscitò malcontento per il favore ...
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Scrittore ecclesiastico (secc. 4º-5º), discepolo di s. Agostino, fu fra i primi che, poco dopo il 391, gli si raccolsero intorno nel monastero da lui fondato a Ippona. Vescovo di Calama nella Numidia proconsolare, [...] ), alla conferenza fra cattolici e donatisti (411), e al Concilio di Milevi contro i pelagiani. In seguito all'invasione vandala, costretto a lasciare la sua sede episcopale, si rifugiò a Ippona presso s. Agostino (428); caduta Ippona, P., rientrato ...
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Persecuzioni d’Africa, Libro delle
Francesco Bausi
Con il titolo Libro delle persecuzione d’Africa per Enrico re de’ Vandali l’anno di Cristo 500 e composto per san Vittore vescovo d’Utica M. designa [...] dell’impero e la nascita dei regni romano-barbarici (Istorie fiorentine I i, ii, iii e v, dove si ricordano anche i Vandali e la loro conquista dell’Africa). Nel cap. v del libro I delle Istorie, in particolare, M. tratta della rovina delle province ...
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Re goto (m. 406); nel 405 invase l'Italia con un'orda di Barbari (Goti, Alamanni, Vandali, Svevi, Burgundi); divisi i suoi in tre schiere, iniziò l'assedio di Firenze, ma sopravvenne Stilicone, che l'obbligò [...] a ritirarsi sulle colline fiesolane. Fallito un tentativo di fuga, fu fatto prigioniero e decapitato ...
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L'Africa settentrionale tra il IV e il VII secolo
Enrico Zanini
Noël Duval
Raimondo Zucca
Pier Giorgio Spanu
Danila Artizzu
Francesca Romana Stasolla
Giuseppina Alessandra Cellini
Rosa Maria Carra [...] metà del III sec. d.C., fu coinvolta nel IV e nel V secolo nella controversia donatista. Nel 455 fu conquistata dai Vandali. Prosperò dopo la riconquista bizantina, ma negli anni 642/3 cadde in mano degli Arabi e fu colpita dall'assedio dei Berberi ...
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vandalico
vandàlico agg. [der. di vandalo] (pl. m. -ci). – 1. Dei Vandali, antica popolazione germanica orientale che all’inizio del 5° sec. invase e devastò la Gallia, passando quindi nella penisola iberica e nell’Africa settentrionale e...
vandalismo
s. m. [der. di vandalo, sull’esempio del fr. vandalisme]. – Tendenza a rovinare, distruggere, guastare senza necessità e senza ragione, per gusto perverso o per sciocca e malintesa ostentazione di forza, o anche per incapacità a...