«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] del Manzoni, cit., pp. 283 seg.
68 A.G. Roncalli-Giovanni XXIII, Edizione nazionale dei diari, a cura di A. Melloni, L. Butturini, M. Faggioli et al., VI, 2, Pace e Vangelo 1956-1968, a cura di E. Galavotti, p. 770. Il passo è ripreso molte volte da ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] più significativa fu la dedica che nel 1964 Pier Paolo Pasolini fece del suo film Vangelo secondo Matteo «alla cara, lieta, familiare memoria diGiovanni XXIII» e il fatto che all’uscita della pellicola venisse organizzata, con successo nonostante ...
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FIGURAZIONI DEVOZIONALI
P. Skubiszewski
A partire dall'ultimo quarto del sec. 19°, la storia dell'arte distingue nell'iconografia del Tardo Medioevo, considerandole come un fenomeno a parte, quelle [...] e s. Giovanni, opera che di solito viene identificata con una scultura del 1305 ca. (Anversa, Mus. Mayer van den Bergh). Secondo Baum (1921, pp. 45, 47, 70), la meditazione mistica su un evento raccontato nel vangelo trasformò l'antica immagine ...
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Tradizioni, culto e dottrine nel mondo bulgaro
Krassimir Stantchev
Vassja Velinova
Il tema e l’immagine di Costantino entrano nella cultura bulgara con la conversione del primo impero bulgaro (681-1018) [...] al centro, affiancato da Gesù Cristo e dal cronista Manasse, mentre nella raffigurazione dell’Ultimo Giudizio nel Vangelodi Londra (f. 124r) Giovanni Alessandro, ancora vivo e regnante, è ritratto in Paradiso. Poco dopo la sua morte (1371), però ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] una sincera ‘revisione’ della nostra vita alla luce del Vangelo e degli insegnamenti autentici della Chiesa si impone a tutti dalla metà dell’Ottocento, con il pontificato diGiovanni XXIII e poi di Paolo VI assunse via via una fisionomia sempre ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] una parola il prete si ricordi che il vangelo deve essere annunciato ai poveri»8. La preoccupazione di sanare quel divorzio tra i poveri e la valore.
Ripartire dagli ultimi
L’ascesa al pontificato diGiovanni Paolo II nel 1978 apre una fase nuova ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] di quanti erano intervenuti: nell'Impero bizantino il decreto non era stato ancora promulgato, ma il pontefice ricordava come il vangelo Felice V le nomine cardinalizie dello stesso Amedeo di Savoia e diGiovanni d'Arsy, Ludovico de la Palud e ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] un insieme del tutto nuovo, si è formato un corpo di dottrine più differente dal Vangelo che non l’Alcorano. Basta dire che si è potuto e proposte diverse, che assumono il pontificato diGiovanni XXIII e ilconcilio Vaticano II come la risposta ...
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I Seminari
Cristina Sagliocco
Maurizio Sangalli
I seminari italiani postunitari, tra continuità e cesure1
A Firenze, nel 1873, in previsione del primo congresso cattolico, che si sarebbe tenuto l’anno [...] divengano un giorno capaci di essere Sacerdoti, cioè missionari del Vangelo, continuatori dell’opera di Gesù Cristo»38.
Via dopo la morte diGiovanni XXIII; non ultimo, in quella stessa data cadde il quarto centenario del concilio di Trento che nella ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] dite che io sia?», più che suscitare riscritture diVangeli – che Borges diceva sempre sfiorite rispetto all’
28 D. Giuliotti, L’ora di Barabba, Roma 1982, p. 99.
29 Bibliografia degli scritti diGiovanni Papini, a cura di A. Aveto, J. Lovreglio, ...
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vangelo
vangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος «messaggero, annuncio»]. – 1. a. Nome...
vangelista
s. m. (pl. -i). – Variante ant. o pop. di evangelista (nel sign. 1): Di voi pastor s’accorse il Vangelista (Dante), qui per antonomasia s. Giovanni come autore dell’Apocalisse.