Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] È in forza di questa natura giuridica propria della Chiesa che essa ha diritto alla pace e alla libertà di annunciare il Vangelo, che è il compito proprio della Chiesa; ed è su questa natura giuridica che si fonda il diritto della Chiesa alla libertà ...
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Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] alla base di tanti nostri giudicati, che cioè la parte in giudizio è generalmente se non addirittura sempre menzognera» (Il Vangelo della Giustizia, a cura di M. Cecilia, 2009, p. 272). Dedicò quindi una parte cospicua dei suoi lavori scientifici ad ...
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Notevole scrittore arabo cristiano di setta nestoriana. Visse a Baghdād (onde l'epiteto d'al-Baghdādī, che talora gli vien dato) e a Seleucia di Mesopotamia (sulla riva occidentale del Tigri, di rimpetto [...] ecclesiastiche: p. es. un commento in quattro volumi all'Antico e Nuovo Testamento, commenti speciali ai Salmi e al Vangelo, e un Nomocanone della chiesa nestoriana, nel quale compendiò tutti i cànoni dei concilî da essa chiesa riconosciuti e tutti ...
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Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Il termine secolarizzazione indica due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita sociale. Il primo consiste nell'autonomizzazione [...] della vita religiosa del 16° sec. a opera della Riforma protestante, che contrappose il ritorno diretto al Vangelo e il valore della coscienza individuale all'autorità della gerarchia ecclesiastica, l'esercizio dei doveri civili al ritiro ...
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Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò [...] le comunità israelitiche di raccogliere gli insegnamenti rabbinici e i commenti alla Legge (e tale dovette apparire agli inizî lo stesso Vangelo) sotto forma di appunti e note e cioè non in edizioni vere e proprie - che, nei termini antichi, sarebbe ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] tutta la sua vita tumultuosa, di disfide temerarie, finché quella contro l'arcivescovo di Treviri, grossa impresa in nome del "vangelo", gli scatenò contro una coalizione di nemici e gli costò la vita (1523). E accanto ai cavalieri, altro motivo di ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] democratico addottata fra di noi, o dilettissimi fratelli, non è in opposizione colle massime fin qui esposte, né ripugna al Vangelo; esige anzi tutte quelle sublimi virtù, che non s'imparano che alla scuola di Gesù Cristo e le quali, se saranno ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] vita religiosa in cui trovano sfogo e appagamento tante tendenze d'incerta e inquieta ortodossia, quel suo quasi nuovo vangelo che colora di sè per un secolo tutta la religiosità italiana quei suoi uomini rappresentativi, primo fra essi S. Francesco ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] per Selvaggia. Dante, invece, nel quarto del Convivio e nel terzo della Monarchia è rimasto «legista merus»; e se dal Vangelo ha appreso qualcosa, è proprio questo, che alla Chiesa fu interdetto da Cristo ogni dominio terreno. E questo gli accade non ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] Bozza, L'illuminazione dello Spirito Santo, Roma 1968, pp. 21-30, cf. Margherita Morreale, Fuan de Valdés come traduttore dei Vangeli ed il Nuovo Testamento di Erasmo, "Atti dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti", 135, 1976-1977, pp. 507 ...
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vangelo
vangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος «messaggero, annuncio»]. – 1. a. Nome...
vangele
vangèle (o evangèle) s. f. pl. [dal lat. evangelia, pl. di evangelium «vangelo»]. – Antica forma di plur. di vangelo, limitata alla formula giurare alle sante V., o alle sante die V., per il santo vangelo di Dio (lat. ad sancta Dei...