Sociobiologia
DDavid P. Barash
di David P. Barash
SOMMARIO: 1. Cenni storici: a) etologia; b) ecologia evoluzionistica; c) genetica evoluzionistica; d) genetica comportamentale; e) la nuova sintesi. [...] dopo la nascita, un periodo di allattamento di lunghezza variabile prolunga l'investimento iniziato con l'uovo. L' di coppia. Ma nonostante l'usuale connotazione linguistica di casualità od occasionalità, da un punto di vista sociobiologico la ...
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Metodo e tecniche nelle scienze sociali
Giancarlo Gasperoni
Alberto Marradi
Metodo
di Alberto Marradi
Il termine 'metodo' è di origine greca, ed è formato dal sostantivo ὁδόϚ (strada) e dalla preposizione [...] ai gruppi sperimentale e di controllo in modo casuale (randomizzazione).
La sperimentazione si distingue anche per il fatto che si prefigge di acquisire conoscenze unicamente sulle relazioni tra variabili, non sulla distribuzione dei casi rispetto a ...
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Il calcio: un fenomeno non solo sportivo
Alessandro Cavalli
Antonio Roversi
Un'antica festa crudele
Nella fisicità naturale del corpo umano i piedi, destinati all'equilibrio e al movimento, sono governati [...] chiuso da due squadre composte ciascuna da un numero di giocatori variabile tra i trenta e i cinquanta. Il secondo, denominato hurling over dire che non costituisce un aggregato sociale di tipo casuale. A parte la massa dei telespettatori, di cui ...
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Parentela
Adam J. Kuper
di Adam J. Kuper
Introduzione
"La parentologia è la disciplina centrale dell'antropologia", affermava una trentina d'anni fa l'antropologo R. Fox (v., 1967, p. 10); "essa rappresenta [...] sua importanza strategica e il matrimonio è in larga misura casuale dal punto di vista delle relazioni di parentela. Questo schema in considerazione, il ruolo del padre è estremamente variabile. Gli antropologi distinguono di solito il genitor, ossia ...
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Formazioni economico-sociali
Luciano Gallino
Significato, origini ed evoluzione del concetto di formazione economico-sociale
Al concetto di 'formazione economico-sociale' è sotteso fin dalle origini, [...] , e il bisogno di riproduzione socioculturale, nell'ordine casuale in cui sono stati sin qui richiamati. La storia molto meno della metà negli stadi più avanzati. A tali esigenze variabili si deve provvedere con una scuola pubblica di massa, via via ...
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Sapere
Nico Stehr
L'approccio sociologico alla conoscenza: la Wissensoziologie
La disciplina che si è occupata della natura della conoscenza in generale è stata tradizionalmente la filosofia. Le principali [...] contenuti dell'intelligenza, prescindendo da complicazioni del tutto casuali, non conoscono la gelosa esclusività che i contenuti uno squilibrio intrinseco tra i costi fissi e i costi variabili nella produzione (e riproduzione) di tale bene. Nella ...
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Azione sociale
Raymond Boudon
Introduzione
Eliminiamo innanzi tutto un possibile equivoco: non useremo qui l'espressione 'azione sociale' nel senso politico, che oggi spesso gli viene dato, di mezzo [...] di società studiando le correlazioni fra quei tassi e altre variabili. In tal caso la spiegazione non consiste nel ricondurre il decidono per lo più di prevedere 'testa', in maniera casuale, solo otto volte su dieci. Un simile comportamento è ...
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Identita personale e collettiva
Loredana Sciolla
di Loredana Sciolla
Identità personale e collettiva
La categoria 'identità' al crocevia delle scienze sociali
Il termine 'identità', che deriva dal [...] usato il termine identità una sola volta e in maniera del tutto casuale a proposito dell''identità ebraica' (v. Erikson, 1968; tr. .
L'insistenza da parte delle scienze sociali sulla variabilità storica e sociale dell'identità solleva due questioni. ...
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Disastri
Enrico L. Quarantelli
Introduzione
Nel linguaggio quotidiano la parola 'emergenza' indica generalmente una situazione subitanea e imprevista che rende necessaria un'azione immediata. Negli [...] stati ostacolati dal fatto che i dati sono di qualità assai variabile e che solo raramente si è cercato di riprodurli. Molti ' agli osservatori esterni appaia erroneamente caotico, confuso e casuale. Per esempio, la maggior parte dell'opera di ...
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Tabu
Carmela Pignato
Origini e significati del concetto
Approdato a Tongatapu (isole Tonga) nel corso del suo primo viaggio nel Pacifico (1768), il capitano James Cook si era imbattuto nell'insolito [...] contatti, ecc.) non agiscono dunque isolatamente e in modo casuale, ma "sono collocati nella mappa a intervalli, in modo il timore della contaminazione sessuale è diffuso ma assume forme variabili a seconda delle società. Per esempio, tra gli Arapesh ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
attesa
attésa s. f. [der. di attendere]. – 1. L’attendere, e il tempo che si attende: l’a. del treno; sala d’a., d’aspetto; fare una lunga attesa. Anche, lo stato d’animo di chi attende, cioè il desiderio, l’ansia con cui si attende un evento:...