Gene
Guido Modiano
Gene viene dal tedesco Gen, termine coniato, nel 1909, dal botanico e genetista danese W.L. Johannsen, che lo trasse dal tema greco di γένεσις, "origine, generazione". Le definizioni [...] : tutte queste variazioni riguardano in molti casi esoni e introni di uno stesso gene. La lunghezza complessiva risulta, quindi, notevolmente variabile, con geni lunghi soltanto poche centinaia di coppie di basi (pb), altri (molto più numerosi) di ...
Leggi Tutto
Selezione
JJohn M. Thoday
di John M. Thoday
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Tipi di selezione. □ 3. Selezione naturale e artificiale e idoneità biologica. □ 4. Selezione in un singolo locus genico. [...] = qv. Se invece la selezione è operante, l'equilibrio è più complesso, perché in questo caso abbiamo sia la perdita di geni A per mutazione e ciò significa che vi è di solito una variabilità genetica nell'ambito della quale la selezione può operare ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Biotecnologie
Antonio De Flora
Biotecnologie
Le biotecnologie sono generalmente definite come l'utilizzazione progettuale di sistemi biologici per ottenere beni e servizi. I sistemi [...] ivi residenti; in zootecnia, per lo studio analitico della variabilità genetica di specie da allevamento; in botanica, per di trascrizione del DNA in una cellula), 'proteoma' (il complesso delle proteine in una singola cellula o in un singolo sistema ...
Leggi Tutto
Pietro Francia
Cuore
«If I can stop one heart from breaking,I shall not live in vain» (Emily Dickinson)
Lo stato dell’arte della cardiologia
di Pietro Francia
13 febbraio
Il presidente della Repubblica [...] rieccitato. La membrana del miocardiocito, costituita da una complessa stratificazione di protidi e lipidi, è diversamente permeabile agli di ogni cellula muscolare). Il rischio di morte improvvisa è variabile dall’1% al 6-7% annuo, a seconda della ...
Leggi Tutto
Idrobiologia
di Livia Tonolli
Idrobiologia
sommario: 1. Introduzione. 2. La produzione biologica delle acque interne. 3. Struttura e dinamica di un ecosistema lacustre. 4. Conclusioni. □ Bibliografia.
1. [...] ospita.
A questo punto, il discorso si fa più complesso, in quanto si cominciano a mettere le basi della dire con una velocità di corrente non trascurabile, anche se variabile a seconda della morfologia della regione, portando con sé un patrimonio ...
Leggi Tutto
W. Wayt Gibbs
Biodiversità
C'è il rischio di una nuova
estinzione di massa?
Un pericolo per il futuro della Terra
di W. Wayt Gibbs
26 agosto-4 settembre
Si tiene a Johannesburg, in Sudafrica, il Vertice [...] Ottanta Thomas Lovejoy prevedeva la scomparsa di una percentuale variabile dal 15 al 20 di tutte le specie allora cui, nel corso dei tempi, sono poi derivati quelli più complessi, i quali sono quindi i naturali discendenti dei primi. Le specie ...
Leggi Tutto
Perceptron: passato e presente
Gérard Dreyfus Léon Personnaz
(Laboratoire d'Électronique, École Supérieure de Physique et de Chimie lndustrielles, Parigi, Francia)
Gérard Toulouse
(Laboratoire de Physique, [...] mostrare che ogni rete neurale con retroazione, comunque complessa, si può porre in una forma canonica ( 12]
y(k) = ψ[x(k)], [13]
dove le x(k) sono le variabili di stato con componenti, è in genere più 'parsimoniosa' della forma input-output (Levin ...
Leggi Tutto
Ecologia
Raimondo Strassoldo
Introduzione
L'ecologia è una scienza naturale, derivata dalla biogeografia e più precisamente dalla geografia delle piante, che studia le relazioni tra gli organismi viventi [...] componenti può di volta in volta essere considerata variabile dipendente o indipendente nelle analisi di ecologia umana. senso di una rinuncia a una vera e propria teoria complessa, in favore di un modello tipologico accattivante ma primitivo. ...
Leggi Tutto
Pelle
Rosadele Cicchetti
Gian Carlo Fuga
Red.
Johanna Vennemann
La pelle, o cute, costituisce l'involucro che riveste tutto il corpo (v. cap. Tegumentario, apparato). È il più grande e il più versatile [...] classi di Vertebrati riguardano il numero e la complessità delle ghiandole, il grado di specializzazione dello profondi; per cheratosi, l'ispessimento dello strato corneo di grandezza variabile, da quella di un grano di miglio fino a interessare le ...
Leggi Tutto
Elaborazione neuromorfa dei segnali sensoriali con circuiti VLSI analogici
Giacomo Indiveri
(Institut für Neuroinformatik Universität Zürich/ETH Zurigo, Svizzera)
Christoph Rasche
(Institut für Neuroinformatik [...] . Uno dei primi esempi di retina di silicio complessa è la retina sensibile alla velocità costruita da Delbriick digitali stereotipati, e gli intervalli tra gli eventi sono variabili analogiche. Ogni evento è una parola digitale, che rappresenta ...
Leggi Tutto
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....